Torri di Fraele – Forte Monte Scale – Monte delle Scale

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 590 m alla vetta; 567 m alla croce
Tempo: 1.20 – 1.40 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2019

Si tratta di un percorso molto suggestivo, se non spettacolare, che si svolge lungo l’antica mulattiera militare d’accesso al Forte Monte Scale. Visto che il dolce versante nord della montagna era ben visibile dalle postazioni austriache presenti intorno al Passo dello Stelvio, la mulattiera venne realizzata sul dirupato versante sud. Un percorso ardito e notevole, che si sviluppa tra cenge, canaloni e spuntoni, in mezzo alla grande parete rocciosa. Oggi alcuni tratti della mulattiera sono franati; in realtà non ci sono mai passaggi particolarmente esposti, ma è necessaria un po’ di prudenza. Nei punti più esili sono state poste catene a facilitare il passaggio. Giunti al forte, bisogna percorrere la galleria che collega i due versanti del Monte delle Scale: per questo è meglio avere con sé un casco e una torcia.

Accesso

In automobile, salendo da Bormio o scendendo dal Passo del Foscagno, si raggiunge il paese di Premadio. Qui si imbocca la diramazione (a pedaggio; costo 5€ ad agosto 2019) che, con innumerevoli tornanti, sale al Passo delle Scale, difeso dalle Torri di Fraele. Si parcheggia nello spiazzo subito oltre (1930 m).

Le due Torri di Fraele vennero costruite nel 1391, a controllo del valico che dava accesso alla Val Fraele. Questo valico è ancora oggi chiamato “delle Scale” per via delle traversine in legno che venivano poste sull’antico sentiero per facilitarne la percorrenza. In caso di pericolo, le traversine venivano rimosse, rendendo il sentiero di fatto impercorribile. Attraverso il Passo delle Scale fin dal Medioevo transitava la cosiddetta “Via Imperiale d’Alemagna”. Si tratta di una via secondaria che, da Bormio, svalicava attraverso il Passo di Fraele e la Val Mora, per poi dirigersi verso la Val Monastero e l’Austria. All’inizio del XVI secolo, le Torri furono teatro di un’aspra battaglia tra le truppe di Bòrmio e gli invasori grigionesi. La battaglia causò gravissime perdite, tanto che la parete sottostante le torri è ancora nota come Burrone dei Morti. Oggi le torri sono state in parte restaurate.

Itinerario

Si imbocca la stradina sterrata ex-militare contrassegnata dal segnavia CAI 197.1, che si dirige verso est entrando nel bosco di pini. La stradina sale con regolari svolte lungo l’uniforme pendio dominato dalla cima nord-ovest del Monte delle Scale; in alcuni punti si hanno bellissime viste sulla Valdidentro e sulla Cima Piazzi. Giunti su un ripiano (quota 2200 circa), si lascia a sinistra la diramazione per la cappella di Santa Maria Regina dei Martiri e si passa accanto ad una croce in legno.

La cappelletta è dedicata a Giulio Rocca, missionario che nel 1992 venne brutalmente ucciso in Brasile dai guerriglieri di Sendero Luminoso.

Poco più avanti, quando il pendio coperto dai mughi si estingue contro i bastioni rocciosi superiori, la mulattiera militare si sposta sul versante meridionale della montagna. Si taglia in piano ai piedi di una parete verticale, quindi con una svolta si guadagna un aereo dosso. Si prosegue salendo in diagonale tra i torrioni e i canaloni della parete sud del Monte delle Scale, doppiando alcuni contrafforti; presto appare alla vista la cima sud-est del Monte delle Scale, recante la grande croce di vetta.
Man mano che si va avanti, la mulattiera appare sempre più rovinata ed esile; i brevi tratti franati, leggermente esposti, sono attrezzati con catene. Attraversati alcuni ripidi canaloni detritici, si giunge sulla verticale del sovrastante Forte Monte Scale. Si effettua un tornante ripido e malagevole (catene), poi si traversa in direzione ovest lungo un’esile traccia in parte attrezzata. Effettuato un altro tornante, ricompare l’ampia mulattiera che guida in breve al Forte Monte Scale (2430 m).

Il forte venne realizzato tra il 1911 e il 1912 sul dirupato versante sud del Monte delle Scale, in modo da risultare nascosto alle postazioni austriache sulla frontiera del Passo dello Stelvio. Nel 1915 vi furono trasferiti cannoni da 120 mm in cupola d’acciaio, precedentemente posizionati al Forte di Oga; essi vennero puntati in direzione dello Stelvio, in modo da sbarrare un eventuale sfondamento austriaco. Nello stesso anno, il forte venne visitato dal re Vittorio Emanuele III in persona.

Si entra nel forte, in parte restaurato e ricco di interessanti pannelli esplicativi, e si percorre la galleria che passa attraverso la cresta del Monte delle Scale. In breve si sbuca sull’ampio pianoro tra le due vette (quota 2434; tavoli e panche), dove si incontra il sentiero proveniente dal Lago delle Scale. Qui l’itinerario si biforca.

a) Alla cima sud-est (croce): Si prosegue verso destra lungo l’ampio sentiero, che presto riprende a salire in diagonale. Attraversate alcune brevi roccette, si raggiunge la Croce delle Scale (2497 m), posta sull’aerea cima sud-est della montagna.

b) Alla cima nord-ovest: Si imbocca a sinistra una mulattiera, che procede in piano tra resti di trincee. Quando la traccia termina, si attraversa in piano un prato, portandosi sul dorso ghiaioso della cima sovrastante. Si gira a sinistra risalendo il dorso, per vaghe tracce con ometti, giungendo in pochi minuti sulla vetta culminante del Monte delle Scale (2520 m).

Discesa

Spesso, in discesa viene utilizzato il sentiero per il Lago delle Scale, che è leggermente più agevole rispetto all’antica mulattiera del forte. In questo modo si effettua un bellissimo anello, osservando in discesa il panorama sulla Val Fraele e sui suoi laghi artificiali.

Le Torri di Fraele (5 agosto 2019)
L’inizio del percorso sotto alla parete del Monte delle Scale (5 agosto 2019)
Tratti franati lungo la mulattiera militare (5 agosto 2019)
Il Forte Monte Scale (5 agosto 2019)
La cima sud-est e Bòrmio visti dalla cima nord-ovest del Monte delle Scale (5 agosto 2019)

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