Grotte di Toirano – Vallone del Vero – San Pietro dei Monti – Monte Ravinét
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 960 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2019
Salita faticosa ma molto suggestiva, in ambiente selvaggio ed alpestre. Partendo dalle note Grotte di Toirano, si risale il selvaggio vallone del Rio del Vero, chiuso da imponenti pareti rocciose. Con alcuni tratti impervi si guadagnano i pianori adiacenti alla chiesa di San Pietrino; da qui il percorso si fa più comodo, lungo l’antica mulattiera che collega Boissano alla chiesa di San Pietro dei Monti.
Accesso
Si esce dall’autostrada a Borghetto Santo Spirito, quindi si svolta a destra per Toirano. Si continua in direzione di Bardineto per un breve tratto, quindi si imbocca a destra la diramazione che sale alle Grotte di Toirano (142 m).
Le Grotte di Toirano sono le più importanti e conosciute grotte turistiche della Liguria. Si tratta di quattro cavità: la Grotta della Bàsura, la Grotta di Santa Lucia Inferiore, la Grotta di Santa Lucia Superiore e la Grotta del Colombo. Di queste, le prime due sono collegate nel percorso turistico di visita alle grotte; la terza ospita il caratteristico santuario semi-ipogeo di Santa Lucia, visitabile tutte le domeniche dell’anno, mentre la quarta è chiusa al pubblico.
Itinerario
Si prosegue lungo la stradina pedonale che, lasciata a destra la diramazione per le due Grotte di Santa Lucia, porta alla biglietteria per la visita guidata presso l’ingresso della Grotta della Bàsura (187 m). Si continua dritti lungo il Sentiero Terre Alte (segnavia giallo-rossi), che effettua una breve discesa e si addentra nel Vallone del Vero, in ambiente alpestre e severo caratterizzato da alte pareti calcareo-dolomitiche. La vecchia mulattiera, accompagnata dal tubo di un acquedotto, procede in salita parallelamente al sottostante ruscello; alcune diramazioni laterali guidano alle circostanti falesie. Entrati in un boschetto si trova un importante bivio (quota 261).
A sinistra si diparte il Sentiero dei Daini, un difficile percorso che risale il contrafforte sud-occidentale del Monte Varatella, superandone direttamente le balze rocciose (difficoltà: EE/F). Il Sentiero dei Daini si ricongiunge al percorso qui descritto poche decine di metri prima della vetta.
Si prosegue a destra, su traccia a tratti poco evidente, quindi si attraversa un piccolo affluente del Rio del Vero (Rio Cà dei Prati, in genere in secca) e si inizia a salire ripidamente su terreno roccioso, ai piedi di un ardito spigolo calcareo. Giunti alla base delle rocce si traversa a sinistra, si supera un intaglio e si ritorna nel vallone principale.
Tra gli alberi e gli arbusti, sulla sinistra, si può vedere la spettacolare Cascata del Vero, di portata generalmente esigua (poco più che uno stillicidio), ma di altezza considerevole, superiore ai 50 metri. L’acqua, che cade come pioggia dalla balza rocciosa, spesso porta alla formazione di arcobaleni. La cascata è visitabile con una deviazione segnalata da ometti.
Il sentiero segnalato sale nella macchia, facendosi man mano più ripido. Superati alcuni passaggi di elementare arrampicata, si sbuca presso un intaglio sul contrafforte che divide i due rami del vallone (quota 440 circa). Si lascia a sinistra una diramazione poco evidente e si taglia a destra con alcuni brevi tratti in discesa. Attraversato il Rio Cà dei Prati, si riprende a salire lungo la massima pendenza, in una zona di vecchie terrazze invase dal bosco. Facendo attenzione a seguire i segnavia in un groviglio di tracce poco evidenti, si sbuca infine su un bel ripiano prativo, nei pressi dei ruderi delle Case Fossäe (da qui non visibili; 512 m). Qui si trova un crocevia.
Proseguendo dritti, si può raggiungere in una decina di minuti la chiesa di San Pietrino, in bella posizione panoramica sopra al paese di Boissano.
Si gira a sinistra salendo per pochi metri tra pini e arbusti; si piega quindi ancora a sinistra innestandosi sulla mulattiera di un acquedotto (segnavia: Sentiero Liguria e “uguale rosso”). Con lunghi tratti quasi pianeggianti alternati a brevi rampe più ripide, si contorna tutta la testata del Vallone del Vero, per lo più immersi nel bosco. Giunta sul versante sud-orientale del Monte Varatella la mulattiera inizia a salire in maniera più costante, iniziando una lunga serie di tornanti. Il bosco man mano si apre, lasciando spazio a rocce affioranti e radi arbusti, mentre il panorama si fa man mano più ampio. Ricevuta da sinistra la poco evidente traccia del Sentiero dei Dani, gli ultimi tornanti guidano all’ampia sommità del Monte Varatella (890 m), dove sorge la chiesetta di San Pietro dei Monti.
Si scende in direzione nord-est, giungendo in breve alla marcata sella che separa il Monte Varatella dal Monte Ravinét (quota 851); qui si individua una scritta gialla che indica l’inizio del sentiero per quest’ultimo. Si imbocca una traccia poco evidente, ma ben segnalata da strisce gialle e ometti, che piega a sinistra e sale dolcemente in diagonale per aggirare una paretina rocciosa. Ad un certo punto si gira a destra e si sale lungo la massima pendenza per alcune decine di metri, quindi si piega ancora a destra salendo in diagonale.
Il sentierino si sposta quindi sul versante a mare, e sale tra alberi e rocce affioranti, attraversando alcuni piccoli impluvi. Giunti su un bel praticello inclinato, con vista su Borghetto Santo Spirito, si piega a sinistra risalendolo; si passa accanto ad una “casella” e si giunge su un ripianetto. Seguendo ancora gli ometti si gira a destra e, risalendo l’ultimo boschetto, si sbuca sulla cresta sommitale del Monte Ravinét (1057 m).