St. Moritz-Bad – Lej da l’Ova Cotschna – Piz da l’Ova Cotschna
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 937 m
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2022
Il percorso è in gran parte in comune con la frequentata via normale al Piz Mezdi. Ad un certo punto si imbocca una deviazione che porta al bellissimo Lej da l’Ova Costchna, per poi salire in breve alla panoramica vetta della montagna.
Accesso
a) Proveniendo da Livigno o da Poschiavo, si scavalca il Passo del Bernina e si scende a Pontresina, quindi si gira a sinistra per St. Moritz. Attraversato il paese, si devia ancora a sinistra per St. Moritz-Bad.
b) Si risale l’Engadina fino a Celerina, quindi si prosegue per St. Moritz e, attraversato il paese, si gira a sinistra per St. Moritz-Bad.
c) Proveniendo dalla Val Bregaglia, si supera il Passo del Maloja per entrare in alta Engadina. Si passa accanto ai paesi di Maloja, Sils, Silvaplana e Champfèr, quindi si giunge a St. Moritz. Alla rotonda prima del paese, si svolta a destra per St. Moritz-Bad (1778 m) e si parcheggia in uno dei vari posti disponibili (a pagamento).
St. Moritz-Bad è il “quartiere” di St. Moritz che si è sviluppato intorno alle sorgenti termali. Queste sorgenti, da cui sgorga acqua ricca in ferro e calcio e carbonati, è nota fin da tempi antichissimi: già 3500 anni fa le tribù celtiche del luogo realizzarono una prima captazione. Nel XVI secolo il medico Paracelso portò le sorgenti di St. Moritz ad avere grande notorietà. Tuttavia bisognerà aspettare il periodo tra il XVIII e il XIX secolo per il vero e proprio sfruttamento della sorgente e la nascita dei primi bagni termali. La Prima Guerra Mondiale coincide con la decadenza e l’abbandono di queste attività, che si protrae fino al 1976, anno in cui vengono realizzati gli attuali bagni.
Itinerario
Si segue via Tegiatscha fino al punto in cui, arrivata al piede del versante del Piz Mezdi, piega a sinistra (nord-est). In questo punto si abbandona l’asfalto per imboccare a destra il sentiero segnalato con indicazioni per il Piz Mezdi e il Piz da l’Ova Cotschna, che entra nel bosco. Effettuando due tornanti, si lascia a destra una prima diramazione e a sinistra una seconda. Si prosegue con varie svolte tra abeti e larici, poi si taglia verso destra a mezza costa fino ad un crocevia. Si piega a sinistra e si sale dritti fino a sbucare su una strada sterrata (quota 1920).
La strada sale verso destra effettuando alcuni ampi tornanti tra bosco e piccole radure. A quota 2010 si lascia a destra la diramazione per il Lej dals Chöds e si prosegue lungo la via principale che si innalza in diagonale verso nord-est. Si incontra quindi un bivio, dove si abbandona la pista (che termina poco dopo) per imboccare a destra un sentiero sassoso che sale più ripido. In breve si giunge ad un’altra biforcazione (quota 2058) posta su un piccolo costone.
Trascurando la diramazione per i Muottas da Schlarigna, si piega a destra (indicazioni per Piz Mezdi e Piz da l’Ova Cotschna). Il sentiero si innalza con ripidi tornanti, con alcuni tratti dal fondo sassoso e malagevole. Man mano che si sale, la vegetazione cambia: dal bosco di conifere si passa ad una fitta boscaglia di ontani, poi ad un aperto pendio di rocce ed erba punteggiato da radi larici. Ai nostri piedi, si aprono le prime belle viste aeree su St. Moritz e sul suo lago. A quota 2230 circa il sentiero piega a destra, iniziando a tagliare verso sud-ovest. Si oltrepassa un traverso scavato nella roccia, quindi si prosegue quasi in piano ai piedi di una balza rocciosa, dove un breve tratto è reso esile dal dilavamento.
Il sentiero torna agevole e conduce in breve all’imbocco di un selvaggio vallone, dominato a destra dalla cupola del Piz da l’Ova Cotschna. Al di sopra delle placconate che chiudono il vallone, si intuisce la presenza della conca dove giace il Lej da l’Ova Costchna. Il sentiero si tiene sul lato destro idrografico del vallone, salendo con numerosi tornanti. In ultimo, ci si porta alla base di una balza rocciosa: qui si piega a destra e, superando un brevissimo passaggio esposto attrezzato con catena, si imbocca un’ampia cengia quasi pianeggiante. Proseguendo in salita tra rocce ed erba, si giunge in breve ad un importante bivio (2606 m).
Lasciando a sinistra il sentiero per il Piz Mezdi, si prende a destra la diramazione per il Piz da l’Ova Cotschna. Si sale dolcemente tra erba e rocce, poi si attraversa un rio e si raggiunge il Lej da l’Ova Cotschna (o Lej Rosatsch; 2618 m).
È un bellissimo laghetto di origine glaciale, esteso per circa 5200 mq, adagiato in una severa conca detritica sovrastata dal Piz Rosatsch e dal Piz San Gian. Alla testata della conca, coperto dal detrito, resiste un piccolo ghiacciaio.
Sul toponimo c’è un po’ di confusione. Il termine “Ova Cotschna” (cioè “acqua rossa”) si riferisce alla sorgente termale che sgorga nei pressi di St. Moritz, ai piedi del pizzo omonimo. Quindi, il toponimo è stato trasferito al lago per la presenza dell’adiacente Piz da l’Ova Cotschna, ma non c’entra niente con il lago stesso – la cui acqua, tra l’altro, ha colore turchese chiaro. Sulle versioni più recenti della CNS è comparso il toponimo “Lej Rosatsch”, preso dal sovrastante pizzo; tuttavia questo ha aggiunto ulteriore confusione, perchè c’è già un Lej da Rosatsch sul versante opposto della montagna.
Lasciando il lago a sinistra, si sale dolcemente verso la base del Piz da l’Ova Cotschna, passando tra due pozze temporanee. Il sentiero risale il ripido versante sovrastante con due tornanti, poi taglia verso sinistra fino alla dorsale sommitale della montagna. Si piega a destra e, salendo tra erba e rocce affioranti, si raggiunge la vetta del Piz da l’Ova Cotschna (2715 m).
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