Statale – Passo Brocchéie – Monte Porcile

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 653 m
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2021

Si tratta di un percorso piuttosto diretto, che sale al Monte Porcile per l’ampio versante occidentale.

In origine esisteva un sentiero FIE segnalato con un rombo rosso vuoto, che si teneva più a nord del percorso descritto di seguito, sbucando al piede nord del Monte Porcile nei pressi della Colla de Faie. Questo sentiero, dismesso negli anni ‘80 è oggi sconsigliabile, difficile da trovare a causa del rigoglio della vegetazione.

Accesso

Usciti dall’autostrada a Lavagna, si gira a destra in direzione di Carasco, poi si devia ancora a destra seguendo le indicazioni per la Val Graveglia. Si rimonta la valle superando Conscenti, Frisolino e Pian di Fieno, quindi si gira a destra lungo la diramazione per Statale (596 m).

Il paese di Statale, situato in bella posizione alle pendici occidentali del Monte Porcile, è uno dei più grandi della Val Graveglia. Ha origini antichissime: in questa località già in epoca romana esisteva un nucleo abitato, di cui sono stati ritrovati alcuni resti. Oltre che per le miniere di manganese, Statale è noto anche per la presenza dello stabilimento dell’acqua minerale “Santa Rita”, ad oggi inattivo.

Itinerario

Dal parcheggio all’estremità settentrionale di Statale, s’imbocca una stradina pianeggiante che si dirige verso sud-est entrando nel paese (segnavia rossi e azzurri). Si attraversa il centro abitato percorrendone la via principale in dolce discesa. Passati nei pressi della chiesa, i segnavia guidano a sinistra in un viottolo secondario in salita. Si passa sotto ad un archivolto, quindi si esce dal paese e, con una breve scalinata, si sbuca in una stradina asfaltata. Si sale lungo la rotabile, effettuando un’ampia curva e raggiungendo il nucleo abitato di Coletta (630 m).
Qui si abbandona la stradina, diretta al Colle d’Arena e si devia a sinistra, seguendo i segnavia e le indicazioni per il Passo Broccheie e il Monte Porcile. Si segue un ripido viottolo cementato che contorna a monte le case, quindi si gira a sinistra lungo una vecchia mulattiera un po’ infrascata, delimitata da muretti a secco. Si sbuca su una strada sterrata pianeggiante e la si segue verso destra, trascurando una diramazione chiusa dal cancello che si stacca a sinistra. La sterrata effettua una curva da cui si ha una bella vista sui monti Porcile e Capra, quindi attraversa il Rio Coniale e inizia a salire con una lunga serie di tornanti.
Presso l’ultimo tornante (quota 800 circa), una sbiadita freccia arancione indica di svoltare a destra lungo un ampio sentiero che passa accanto ad un rudere. Il sentiero sale in diagonale in un castagneto cosparso di massi, poi supera una recinzione e giunge ad una piccola sorgente al limitare del bosco. Si gira a destra salendo tra gli arbusti e, in breve, si raggiunge un edificio in rovina (quota 957).

Nei pressi dell’edificio si apriva la Miniera delle Brocchéie, una minuscola miniera di rame di cui rimangono poche tracce; un ingresso parzialmente franato è visibile sulla destra del sentiero, poche decine di metri più avanti.

Si costeggia l’edificio a monte, poi si attraversa un minuscolo rio e ci si congiunge con un sentiero più evidente, che sale brevemente ed incontra una recinzione. Piegando a sinistra la si costeggia, e si giunge sullo spartiacque tra Val Graveglia e Val di Vara un centinaio di metri a nord rispetto al Passo Brocchéie (quota 988). Si attraversa una recinzione e si confluisce nell’ampia pista dell’Alta Via delle Cinque Terre (AV5T), proveniente dal Passo di Bargone. Si gira a sinistra e la si rimonta, salendo verso l’imponente cupola sommitale del Monte Porcile. Sfruttando un cancello divelto si riattraversa la recinzione, quindi s’imbocca una dissestata pista che sale in diagonale verso sinistra. Superata una terza recinzione, si giunge ad un crocevia di strade sterrate (quota 1057).

In quest’area si aprivano i numerosi ingressi della Miniera di Monte Porcile, una delle più importanti miniere di manganese della Val Graveglia, comprendente almeno una dozzina di gallerie e numerosi scavi a cielo aperto. Tutt’intorno, sull’intero versante meridionale del Monte Porcile, si notano i segni della passata attività estrattiva: ghiaioni di materiale di scarto, trincee, stradine ed edifici di servizio ormai diroccati. La miniera venne dismessa alla fine degli anni ‘40 del Novecento, poiché lo sfruttamento del materiale era diventato antieconomico.

Si abbandona l’AV5T, che aggira il Monte Porcile, e si piega a destra su una sterrata che sale dolcemente. Si lascia a destra una diramazione che guida ad alcuni ripetitori e ci si innalza con due lunghi tornanti. La stradina termina presso uno spiazzo a quota 1146; qui si piega a sinistra su un sentiero che sale più decisamente, costeggiando una grande trincea mineraria (vecchi segnavia “triangolo rosso pieno”). Con alcuni tornanti tra erba, ghiaie rossastre e rocce affioranti, il sentiero guadagna un dosso dove sorge un piccolo ripetitore. Qui si piega a sinistra e, con l’ultima breve salita, si guadagna la calotta sommitale del Monte Porcile (1249 m).

Scorcio di Statale
Scorcio di Statale (9 maggio 2021)
Lungo la strada sterrata nella parte mediana del percorso
Lungo la strada sterrata nella parte intermedia del percorso (23 maggio 2021)
Il Monte Capra visto dai pressi del Passo Brocchéie
Il Monte Capra visto dai pressi del Passo Brocchéie (23 maggio 2021)
Panorama dal Monte Porcile verso nord; sullo sfondo il Monte Penna
Panorama dal Monte Porcile verso nord; sullo sfondo il Monte Penna (23 maggio 2021)

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