Squarci – Foce dei Tre Confini – Monte Góttero
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 900 m circa
Tempo: 2.40 – 3 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2022
Si tratta del percorso più breve e comodo per salire al Monte Góttero dal versante nord. Seguendo una pista forestale, ci si addentra nell’appartata Val Gotra, coperta da foltissime faggete. Raggiunto lo spartiacque appenninico, si segue l’Alta Via dei Monti Liguri fino alla vetta.
Accesso
a) In automobile si esce dal casello di Carrodano o dal casello di Brugnato dell’autostrada Genova-Livorno e, passando per San Pietro Vara e Varese Ligure, si sale verso il Passo di Cento Croci. Poco prima di giungervi, si gira a destra: si svalica al Passo della Cappelletta, e si scende fino a Montegroppo. Qui si imbocca a destra la deviazione che sale a Squarci.
b) Usciti dall’autostrada Parma-La Spezia a Borgotaro, si sale a Borgo Val di Taro e a Gotra, dove si gira a sinistra per Albareto e Montegroppo. Qui si devia ancora a sinistra salendo a Squarci (776 m).
Itinerario
Lasciando a destra la piazza di Squarci, si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata che si innalza in diagonale a monte delle case. In corrispondenza del terzo tornante si abbandona l’asfalto per imboccare a destra una strada sterrata sbarrata da un cancello (cartelli di divieto d’accesso e regolamento per la raccolta funghi); da qui il percorso è marcato come CAI 847, ma i segnavia sono radi e sbiaditi. La sterrata scende brevemente, attraversa il Torrente Schiena, e sale tra arbusti e detriti in un’area di cava ai piedi di una parete stratificata (Cava Zalloni). Si lasciano a sinistra due piste che si addentrano nella cava e si prende a destra una stradetta che si innalza nella boscaglia. Dopo alcune centinaia di metri, un cartello a sinistra segnala il Pràa dell’Atàa (Prato dell’Altare; 910 m).
Si tratta di una piccola radura, al centro della quale giace un enorme masso squadrato sormontato da una croce. La radura è luogo di culto da tempi molto antichi.
La stradina prosegue in salita nella faggeta, passando accanto ad una presa dell’acquedotto (fonte). Attraversato il Rio Vallana, si incontra un bivio dove si va a sinistra nel folto bosco. A quota 1148 si trova un secondo bivio: si lascia a sinistra la sterrata principale, indicata da frecce rosse, per imboccare a destra la diramazione indicata dai segnavia CAI. Si effettuano due tornanti, poi si sale in diagonale fino ad uno spiazzo (quota 1280 circa); dopo una breve discesa si attraversa il Rio del Bosco, poi si riprende a salire nella suggestiva foresta. Costeggiata una macchia di abeti, l’ultima rampa in diagonale porta alla Foce dei Tre Confini (1408 m); sul valico si incontrano vari sentieri, tra cui: l’Alta Via dei Monti Liguri proveniente da Casa Biagi e la variante AV2 proveniente dal Passo dei Due Santi.
La sella, posta sullo spartiacque principale appenninico a dividere il Monte Góttero dal Monte Teccio al Sole, è un crocevia di vari sentieri e mulattiere. Il toponimo deriva dal fatto che, fin da tempi molto antichi, questo valico ha fatto da punto d’incontro tra i confini di tre stati diversi. Un tempo qui si incontravano la Repubblica di Genova il Granducato di Toscana e il Ducato di Parma e Piacenza, e a segnalare questi tre stati si trovano ancora alcuni bellissimi cippi confinari in arenaria. Al giorno d’oggi, invece, qui si incontrano i limiti amministrativi tra Toscana, Liguria ed Emilia-Romagna.
Si gira a destra lungo il crinale (segnavia AV2), seguendo un sentiero ripido e sconnesso. Raggiunta una spalla erbosa, si piega a destra e si attraversa l’ultima macchia di faggi. Si rimonta infine il panoramicissimo crinale erboso che conduce in vetta al Monte Góttero (1639 m).
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