Pegazzano – Biassa – Sant’Antonio
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 1.15 – 1.30 ore
Ultima ricognizione: Marzo 2018
Percorso facile e piacevole, lungo antiche mulattiere scalinate nell’incassata valle del Fosso Canivella. La prima parte, fino a Biassa, incrocia più volte una stradina asfaltata; la seconda parte si svolge invece nel folto di un castagneto, e guida alla chiesetta di Sant’Antonio. Qui, si trova un importante crocevia di sentieri tra il Golfo della Spezia e i Tramonti.
Accesso
a) In treno fino alla stazione ferroviaria di La Spezia Centrale, quindi con l’autobus n. 1 fino a Pegazzano.
b) Usciti al casello autostradale di La Spezia si entra nella città e si segue il lungomare in direzione di Portovénere. Si svolta poi a destra in via Amendola, e la si segue completamente fino ad una rotonda dove si esce a sinistra (via Sauro). Quando questa gira a sinistra, si svolta a destra in via Fabio Filzi, che entra in Pegazzano. Volendo parcheggiare a Pegazzano, bisogna girare ancora a destra in via Damiano Chiesa e poi a sinistra in via Luigi Cozzani. Se invece si segue ancora via Filzi, si sale in automobile fino a Biassa.
Itinerario
Dalla fermata dell’autobus al termine di via Nazario Sauro (quota 15), si imbocca via Fabio Filzi, che entra in Pegazzano. Dopo circa 200 metri si svolta a destra in via Damiano Chiesa (segnavia CAI 504), che attraversa il Fosso Canivella su un ponticello. Procedendo dritti, si abbandona l’asfalto per entrare in una graziosa piazzetta piastrellata. Subito oltre si lascia a destra il segnavia 523 e si prende a sinistra via Vecchia di Biassa, bella mulattiera chiusa tra alti muri.
La viuzza taglia tra le case, poi attraversa una strada asfaltata (via Luigi Cozzani) e inizia a salire dolcemente nel bosco. Superati alcuni tratti sorretti da muretti a secco, con vista sulle cave del Monte di Santa Croce, ci si congiunge alla strada asfaltata che sale verso Biassa (quota 123). La si segue per un breve tratto, fino ad un tornante dove, sulla destra, riprende la mulattiera scalinata; si sale ripidamente nel bosco (alcuni alberi caduti) attraversando numerose volte la rotabile, quindi si effettua un tratto in piano tra gli orti e si entra nel paese di Biassa (303 m).
Il suggestivo borgo di Biassa è situato alla testata della valle del Fosso Canivella, in posizione molto appartata. Nonostante il mare sia vicinissimo, rimane praticamente nascosto dai contrafforti boscosi dei monti circostanti. Spunta solo uno spicchio del Golfo di La Spezia, con i monti del crinale tosco-emiliano sullo sfondo.
Si taglia verso destra su asfalto, passando accanto alla Locanda del Gallese, quindi si trova un bivio dove si sale a sinistra. Poco più in alto si gira ancora a sinistra (sempre segnavia 504) entrando in un gruppo di case lungo una stradina pianeggiante. Quasi subito si abbandona la stradina, diretta a Campiglia, e si svolta a destra seguendo i segnavia su una mulattiera scalinata. Si esce in fretta dal paese e si entra nel castagneto, incontrando un altro bivio.
Andando a destra e poi subito a sinistra (segnavia 537) si può salire direttamente al Colle del Telegrafo (513 m); tuttavia questo sentiero è assai malagevole a causa della vegetazione invadente.
Si va a sinistra e si effettua un lungo diagonale nel bosco, fino a sbucare sul crinale presso la chiesetta di Sant’Antonio (509 m).
Accanto alla chiesetta si trova un importante crocevia. Vi transita l’Alta Via delle Cinque Terre, nella sua tratta tra Campiglia e il Colle del Telegrafo, e vi partono il sentiero per Schiara e Monesteroli (segnavia 504) e quello per Fòssola (segnavia 534).
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