San Lorenzo (Sorli) – Castello di Sorli – Monte Ronzone – San Lorenzo (Sorli)

Caratteristiche

Difficoltà: T (E la deviazione al castello)
Dislivello in salita: 180 m circa
Tempo: 1.10 – 1.25 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2018

Si tratta di un breve e piacevole percorso ad anello che, per carrarecce e comode mulattiere, porta a percorrere i crinali sommitali del Monte Ronzone. Una breve deviazione permette di visitare anche il castello medievale di Sorli, i cui ruderi sorvegliano il paesaggio da un’anticima della montagna.

Accesso

Si esce al casello autostradale di Vignole-Arquata e, girando a destra, si prosegue in direzione di Borghetto Borbera. Poco dopo il paese, si prende a sinistra la deviazione per Molo Borbera. Al bivio successivo si sale ancora a sinistra in direzione di Sorli. Oltre alcuni tornanti, si incontra la strada provinciale proveniente da Stazzano, e la si segue verso destra; in pochi minuti si è a San Lorenzo, la chiesa parrocchiale di Sorli (562 m). Qui si parcheggia.

Della chiesa parrocchiale di Sorli si hanno notizie fin dal 1532. Si trattava allora di una chiesa a singola navata, che precedentemente era appartenuta a monaci. La chiesa attuale è stata invece ultimata nel 1646.

Itinerario

Dai pressi della chiesa, sul lato monte della strada provinciale, si diparte una sterrata con indicazioni per il sovrastante Castello di Sorli. La si imbocca, ma poco più avanti la si lascia per prendere a destra un sentiero che sale più direttamente. Ripresa la sterrata, si sbuca su una sella dello spartiacque tra Borbera e Predasso (quota 596). Da qui vale la pena effettuare la breve deviazione al Castello di Sorli: si svolta a sinistra, imboccando un sentierino che si innalza verso ovest su un ripido contrafforte. Superate alcune roccette gradinate, si raggiunge il Castello di Sorli (655 m).

Il castello di Sorli, di cui rimangono le rovine di alcuni edifici all’interno della cinta muraria e di una torretta di avvistamento posta al di fuori, risale al XII secolo. Fu di proprietà delle famiglie Visconti e Lunati di Milano e Pavia, ma poi fu abbandonato dopo il 1753, anno in cui il territorio venne annesso al Regno di Sardegna.

Ritornati alla sella di quota 596, si trovano due carrarecce che si dipartono verso est. Si imbocca quella che si tiene più in alto, lungo il crinale (segnavia CAI 200), e procede quasi in piano passando accanto ad un serbatoio dell’acqua. Con una breve discesa si è ad un’altra selletta, dove si gira a destra lungo una stradina sterrata che taglia in lieve discesa sul lato della Val Borbera. Quando la stradina diventa acciottolata la si abbandona e si imbocca a sinistra un sentiero che sale in diagonale.
Prendendo dolcemente quota tra erba e radi alberi, con vasti panorami sulla Val Borbera, ci si riporta sul crinale presso una terza selletta (quota 640), dove si trova un crocevia di stradine. Trascurando temporaneamente i segnavia, si continua dritti lungo il crinale lungo una ripida stradetta a tratti asfaltata. Con una curva a sinistra ed un’ultima breve salita, si raggiunge la cima del Monte Ronzone (714 m; 35 – 45 minuti dalla chiesa di San Martino).

Ritornati alla sella di quota 640, si scende a sinistra (est) seguendo il segnavia 200. Si percorre una stradina che perde quota rapidamente, passando in un piccolo intaglio roccioso. Con due ampie curve ci si porta sulla strada provinciale che collega Sorli a Garbagna, in corrispondenza delle case di Cervari (576 m). Seguendo la provinciale verso destra, prima in lieve discesa, poi con una breve risalita, si ritorna comodamente alla chiesa di San Martino.

Parte del Castello di Sorli
Parte del Castello di Sorli (23 dicembre 2018)
Panorama verso la bassa Val Borbera
Panorama verso la bassa Val Borbera (23 dicembre 2018)
Dalla vetta del Monte Ronzone: tramonto e mare di nuvole sulla Pianura Padana
Dalla vetta del Monte Ronzone: tramonto e mare di nuvole sulla Pianura Padana (23 dicembre 2018)

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