Passo del Sillara – Groppo Albero – Monte Borgognone

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 370 m circa
Dislivello in discesa: 170 m circa
Tempo: 1.45 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2020

Con numerosi saliscendi, si percorre la dolce dorsale spartiacque tra Parma e Baganza, caratterizzata da folte faggete e radure panoramiche. In ultimo si abbandona il sentiero segnalato per seguire la traccia poco evidente che porta sul Monte Borgognone.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Berceto, quindi si sale a sinistra portandosi nel paese. Subito oltre si gira a destra e poi a sinistra, seguendo le indicazioni per Lagdei e per il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Si scende fino ad un ponte sul Torrente Baganza, poi si devia ancora a destra e si sale al Passo del Sillara (o Silara; 1207 m).

Si tratta di una vastissima sella in gran parte boscosa, posta sullo spartiacque tra le valli Baganza e Parma, a sud dell’ampia dorsale pascoliva del Monte Polo. Subito a nord rispetto al valico si innalza il curioso “groppo” roccioso del Monte Sillara, costituito da serpentiniti, che contrasta decisamente con i dolcissimi versanti circostanti. Il toponimo “sillara” indica un luogo boscoso, e deriva dal latino silvanus con il suffisso -ara.

Itinerario

Dal valico si segue la strada provinciale in direzione di Bosco di Corniglio per alcune decine di metri, fino a trovare sulla destra (sud-ovest) l’imbocco del sentiero CAI 741, con indicazioni per il Passo del Cirone. Si prende una larga strada sterrata, che procede verso meridione in lievissima salita; contornata la poco rilevata cima del Monte Castagnole, la strada inizia a scendere dolcemente e, in poche decine di metri, giunge ad una sella dove si trova un bivio (quota 1237).

La strada, da qui indicata dal segnavia 731a, prosegue in discesa alla volta della dorsale dei Groppi Rossi e del Lago Bozzo.

Si abbandona la sterrata per piegare a sinistra lungo una pista forestale che entra nella faggeta. Procedendo con brevi saliscendi, si sorpassano alcuni tratti fangosi, quindi si attraversa una zona di bosco diradato e si giunge alla cappelletta della Maestà Fegna (1223 m). Si abbandona la traccia principale, diretta a Marra, e si piega bruscamente a destra seguendo il segnavia 741. L’ampio sentiero, rovinato dall’erosione, si innalza su un costone boscoso con qualche tratto ripido; la faggeta è a tratti diradata, e permette alla vista di spaziare fino all’Alpe di Succiso e al Monte Cusna.
Salendo la pendenza diminuisce, e si giunge all’inizio del lungo crinale ondulato del Groppo Albero. Procedendo tra faggeta e piccole radure, si scavalca una prima impercettibile gobba (1366 m), quindi si scende dolcemente fino ad una piatta sella caratterizzata da un boschetto di abeti. Si attraversa una recinzione e si gira a destra, riprendendo a salire fino al secondo dosso del crinale (1376 m). Il sentiero passa immediatamente a sinistra del culmine, attraversando alcune piccole radure panoramiche. Superata un’altra ampia sella, una ripida salita tra faggi e rocce affioranti porta alla vera cima del Groppo Albero (1386 m); il sentiero taglia a destra, pochi metri sotto al culmine, poi riprende a scendere.
Costeggiando una recinzione, si sbuca in un’ampia radura, da cui compaiono alla vista il Monte Fontanini, il poco evidente Monte Borgognone e l’imponente Monte Orsaro. Rientrati nel bosco, si lascia a sinistra una diramazione che guida ad una fonte, segnalata a 700 m di distanza. Si riceve da destra la pista sterrata con segnavia 731, proveniente dal Lago Bozzo; si prosegue dritti con una ripida rampa in discesa e si giunge ad un importante crocevia (quota 1315), posto poco sotto al crinale sul versante orientale.

Il sentiero segnalato (segnavia 731), prosegue dritto, tagliando con alcuni saliscendi il versante est del Monte Borgognone. Guadagnata la sella che separa la vetta dall’anticima sud-est, si incontra il sentiero 00 di crinale. Se lo si segue verso sinistra si può scendere al Passo del Cirone (30 minuti circa dal crocevia di quota 1315).

Si abbandona il sentiero segnalato e si sale a destra, lungo una sterrata che in pochi metri si porta ad una sella sul crinale. Si attraversa un cancello metallico (da richiudere) e, subito dopo, si trascura la strada per girare a sinistra lungo il crinale. Dopo alcune decine di metri le vaghe tracce di passaggio si riuniscono in un sentierino, che rimonta il costone alberato fiancheggiando una recinzione. Si supera un primo tratto ripido, poi si giunge ad una radura quasi pianeggiante dove il sentierino si perde. Qui conviene staccarsi dalla recinzione e salire sulla destra nella faggeta, seguendo alcuni vaghi sentierini. Appena possibile si ritorna a sinistra, riprendendo la recinzione e ritrovando il sentiero che la costeggia. In ultimo si esce dal bosco e si sbuca sulla cima del Monte Borgognone (1400 m), marcata da un antico cippo di confine.

L’alta Val Parma, vista salendo al Groppo Albero
L’alta Val Parma, vista salendo al Groppo Albero (23 agosto 2020)
Percorrendo il crinale boscoso del Groppo Albero
Percorrendo il crinale boscoso del Groppo Albero (23 agosto 2020)
Il Monte Fontanini visto da nord-est
Il Monte Fontanini visto da nord-est (23 agosto 2020)
Panorama dal Monte Borgognone verso nord; sullo sfondo il Monte Cervellino
Panorama dal Monte Borgognone verso nord; sullo sfondo il Monte Cervellino (23 agosto 2020)

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