Sestri Levante – Telegrafo di Punta Manara – Sestri Levante

Discese a mare: Ciappa du Lü

Caratteristiche

Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 300 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore
Ultima ricognizione: Gennaio 2019

Percorso classicissimo, molto frequentato in ogni stagione, probabilmente il più bello sul promontorio di Punta Manara. Con una comoda salita si raggiunge la panoramicissima punta del promontorio, dove si trova un’antica torre di avvistamento. In seguito si gira intorno al rilievo del Monte Castello per ritornare a Sestri Levante. Lungo tutto l’itinerario sono poste varie panchine. Dal percorso principale sono possibili alcune discese a mare; per ora descrivo solo la più conosciuta, alla caratteristica scogliera della Ciappa du Lü. Questa discesa si svolge su un sentierino ripido e più impegnativo rispetto al percorso principale, ma comunque privo di sostanziali difficoltà.

Accesso

In treno fino alla stazione di Sestri Levante (4 m).

Itinerario

Si esce dalla stazione ferroviaria e si prosegue dritti lungo Viale Roma, che presto incontra la via Aurelia. La si segue verso sinistra fino alla rotonda presso la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio; qui si imbocca la seconda uscita a destra (corso Colombo) e si prosegue nel centro storico di Sestri Levante, seguendo via XXV Aprile. Ad un certo punto si nota sulla sinistra un sottopasso con indicazioni per Punta Manara; lo si percorre e si continua lungo una creusa mattonata stretta tra alti muri (segnavia bianco-rossi del Sentiero Verdeazzurro, “due quadrati rossi pieni”). Su sentiero si sale tra villette isolate, orti e lembi di bosco e macchia mediterranea, percorrendo un piccolo costone collinare. Il panorama si apre in direzione ponente, mentre con due tornantini si passa accanto alla Casa Mandrella (111 m).

Accanto alla casa più moderna si trovano costruzioni decisamente più antiche, di aspetto suggestivo. Secondo alcuni, il luogo sarebbe stato insediato fin dall’epoca preromana.

Con un breve tratto in piano si giunge ad un crocevia; si trascura a sinistra la diramazione per Ginestra (la si seguirà al ritorno) e a destra quella per la scogliera dei Forni, e si continua dritti lungo il Sentiero Verdeazzurro. L’ampia traccia, a tratti scalinata, sale ripida su fondo roccioso, fino ad un panoramicissimo dosso dove si trova una panca. Poco più avanti si trascura la diramazione che sale alla vetta del Monte Castello per continuare a destra lungo il sentiero principale; si taglia il versante sud-occidentale del monte con brevi saliscendi, tra pini e macchia arbustiva, fino ad un bivio (quota 160 circa).

Discesa a mare: Ciappa du Lü. Si imbocca il sentiero di destra, non indicato dalle paline escursionistiche presenti, ma ben evidente: la traccia taglia in lieve discesa nella fitta macchia, poi, dopo un primo tornante, si fa man mano più ripido e sconnesso. Il sentierino perde quota ripidamente in un bel bosco di lecci, quindi piega a destra e, dopo un tratto con brevi saliscendi, passa alla base di una paretina rocciosa. Un’ultima discesa tra ghiaie e sfasciumi porta alla Ciappa du Lü, enorme lastrone di arenaria debolmente inclinato, che immerge dolcemente in mare. Percorrendo la scogliera verso destra per alcune decine di metri, si può raggiungere una minuscola spiaggetta. Difficoltà: E; tempo: 45 minuti a/r.

Si prosegue a sinistra lungo il Sentiero Verdeazzurro, che sale in diagonale e giunge sul costone meridionale del Monte Castello; qui si incontra il sentiero proveniente da Riva (quota 170 circa). Trascurandolo, si gira a destra, scendendo brevemente fino al Bivacco Punta Manara (153 m).

Il bivacco è stato ricavato dalla ristrutturazione di un’ex-casermetta, nascosta tra gli alberi nei pressi del Telegrafo di Punta Manara. Normalmente è chiuso: se lo si volesse usare, bisogna rivolgersi all’associazione Ekoclub, che lo gestisce.

Si sale una breve ma ripida scalinata in mattoni (corda come corrimano) e si giunge sulla piccola spianata del Telegrafo di Punta Manara (176 m); passati accanto ai ruderi della Torre Saracena, alcuni sentieri portano sui pulpiti rocciosi adiacenti, da cui si osserva un panorama estesissimo.

La Torre di Punta Manara era una delle varie torri di avvistamento a pianta circolare che ritroviamo sui promontori e sui costoni affacciati sul Mar Ligure; dalle rocce di Punta Manara è ben visibile un’altra torretta molto simile, situata sull’adiacente costone di Punta Baffe. Per un certo periodo è stata utilizzata come mulino a vento (sorte comune a numerose altre torri d’avvistamento), mentre nel secolo scorso fece da base per un telegrafo (da ciò deriva il toponimo). Oggi ne rimangono pochi ruderi.

Si ritorna indietro scendendo la scalinata e passando accanto al Bivacco Punta Manara, quindi si ritrova il bivio per Riva (quota 170 circa). Lo si imbocca a destra (segnavia: Sentiero Verdeazzurro e due triangoli rossi vuoti), salendo tra gli arbusti in direzione del sovrastante Monte Castello. Poco più avanti (quota 205) si lasciano a sinistra i due triangoli rossi, che scavalcano la cima del monte, e si taglia a destra lungo il Sentiero Verdeazzurro, che offre bellissime viste sulla baia di Riva.

Il percorso che scavalca la cima del monte è meno suggestivo di quello che taglia a mezzacosta, ma costituisce una variante un po’ più breve. Scavalcata la boscosa vetta del Monte Castello (266 m), dove si trovano alcuni ruderi, si trova un bivio e si scende a destra, raggiungendo un panoramico crinale. Qui si continua sulla sinistra, aggirando ad ovest il Colle Ginestra ed entrando nel bosco (segnavia: due pallini rossi). Con una ripida discesa si raggiunge la selletta di quota 180 circa, dove si incontra il percorso principale.

Lasciata a sinistra un’altra diramazione, si inizia a scendere in direzione di Riva. Superato un panoramico tratto in piano che contorna dall’alto un ripetitore, si scende a destra e si raggiunge un bivio (quota 147), poco a monte delle case di Ginestra.

Il Sentiero Verdeazzurro continua a destra, dividendosi poi in due rami che conducono rispettivamente a San Bartolomeo e a Riva.

Si gira a sinistra lungo un sentiero segnalato (segnavia bianco-rossi) che all’inizio taglia in piano, poi sale in diagonale fino ad una selletta (quota 180 circa); qui si incrocia il segnavia “due pallini rossi”, che collega Sestri Levante al Monte Castello, e si hanno due possibilità:

a) Lo si trascura per proseguire dritti, lungo il sentiero che, con vari saliscendi, percorre il versante settentrionale della piccola montagna. Attraversata un’ombrosa e umida valletta, si taglia in una pineta un po’ rovinata fino a ricongiungersi con il percorso dell’andata nei pressi di Casa Mandrella. Da qui si ritorna al punto di partenza seguendo il percorso dell’andata.

b) Si imbocca a destra il sentiero segnalato con due pallini rossi, che sale brevemente per scavalcare il poggio su cui si trova l’edicola della Madonna della Neve (195 m). Si prosegue in ripida discesa nel bosco misto, quindi si piega a destra e, in piano, si contornano le case di Madonnetta (109 m) sul lato orientale. Con un’ulteriore breve salita si giunge ad un bivio in cui è indifferente andare a destra o a sinistra: in ogni caso si scavalca il poco marcato Colle della Madonnetta e si giunge ad una seconda edicola sacra (quota 117).
Seguendo una bella mulattiera in discesa, si passa accanto ad una cappella e si raggiunge la piana alluvionale di Sestri Levante nei pressi del Parco Nelson Mandela. Tagliando in piano ci si congiunge con una strada sterrata, che si segue a destra fino a congiungersi con l’asfalto. Piegando a sinistra ci si congiunge con l’Aurelia, che si rimonta rientrando nel centro di Sestri Levante.

Panorama sull’Isola di Sestri dai pressi di Casa Mandrella (29 gennaio 2019)
Il lastrone della Ciappa du Lü; sullo sfondo il Promontorio di Portofino (29 gennaio 2019)
La Torre Saracena a Punta Manara (29 gennaio 2019)
Panorama su Riva Trigoso da Punta Manara (29 gennaio 2019)
Edicola sacra nei pressi della Madonnetta (29 gennaio 2019)

Escursioni nel Promontorio di Punta Manara
Ritorna a: Appennino Spezzino