Sestri Levante – Sant’Anna – Monte Capenardo
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 690 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2016
Si risale l’ampio e dolce contrafforte sud-ovest del Monte Capenardo, prima in una rada pineta un po’ rovinata dagli incendi, poi in boschi misti di latifoglie. Nella parte iniziale, l’itinerario ricalca un’antica strada romana (la Via Aurelia), di cui si sono conservati i ponti in pietra.
Accesso
In treno fino alla stazione ferroviaria di Sestri Levante (4 m).
Itinerario
Si esce a monte della stazione ferroviaria lungo la via Antica Romana Occidentale, che si rimonta verso sinistra in piano. Giunti al termine della strada asfaltata si svolta a destra e, trascurando una mulattiera che sale direttamente ai ruderi di Sant’Anna, si imbocca la vera e propria antica via romana (segnavia: tre punti rossi), che si tiene sul fondo dell’ombrosa Valle del Fico. Si piega poi a sinistra e si sale con alcuni tornanti tra gli arbusti, superando alcune vallecole grazie agli antichi ponti in pietra. Si giunge così ad un crocevia, nelle vicinanze dei ruderi della chiesetta di Sant’Anna (100 m).
La chiesa si trova in splendida posizione panoramica su Sestri Levante e sul Golfo del Tigullio, sull’apice di una bastionata rocciosa nota come Rocche di Sant’Anna. Venne edificata probabilmente nel XVI secolo, lungo il tracciato dell’antica via Aurelia; secondo la tradizione, fu realizzata da parte di un nobile che si era salvato da una caduta da cavallo. Nell’Ottocento, con la realizzazione dell’attuale strada carrozzabile che passa le Rocche di Sant’Anna con una galleria, la chiesetta conobbe un progressivo declino e andò in rovina. Secondo la tradizione, fu realizzata da parte di un nobile che si era salvato da una caduta da cavallo.
Si piega a destra (segnavia: quadrato rosso vuoto) lungo un ampio sentiero che sale tra i pini diradati, seguendo il filo di un costolone poco marcato. Man mano che si sale, incrociando varie tracce (tra cui una pista per mountain bike), il costone si fa più marcato e a tratti pianeggiante, mentre i pini lasciano lentamente spazio ai lecci. Giunti nei pressi di una casa isolata, si imbocca a destra una stradetta sterrata che taglia in piano nel bosco; si giunge così alla selletta della Selva (478 m).
La località, non nominata sulle carte, si trova subito a sud-est rispetto alla vetta poco pronunciata del Monte Costello. Da qui il panorama si apre sulla catena del Monte Porcile e dell’Alpe di Maissana. Se si devia a destra lungo una stradetta sterrata si giunge in poche decine di metri ad un’area picnic con tavoli e panche.
Si gira a sinistra lungo una carrareccia che contorna il Monte Costello a est, poi percorre un panoramico tratto di crinale. La stradetta piega quindi sul boscoso versante orientale salendo dolcemente con qualche svolta. Giunti al suo termine, si piega a destra lungo un sentiero che sale prima ripido, poi più gradualmente, andando a riprendere il crinale. Si percorre il costone in lieve salita, tra alberi e arbusti, quindi si giunge ad un bivio; andando a sinistra, con una salita più decisa si arriva in breve alla piccola vetta del Monte Capenardo (693 m).
Ritorna a: Appennino Spezzino