Sentiero delle Creste di Piana Crixia
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 200 m circa
Tempo: 1.20 – 1.40 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Maggio 2024
Il Parco Naturale di Piana Crixia è caratterizzato da grandi estensioni di calanchi, i più vasti dell’intera Liguria. Le affilate creste biancastre, scavate dall’erosione delle acque di ruscellamento su tenere rocce argillitiche, caratterizzano a fondo il paesaggio di questa parte di Val Bórmida. I calanchi più estesi e scenografici sono situati sul versante sud-est del Monte Bergone, poco a nord della frazione Ponte Vecchio di Piana Crixia. Uno dei sentieri segnalati del parco, chiamato “Sentiero delle Creste”, gira intorno ai calanchi, permettendo di effettuare un brevissimo ma suggestivo anello.
Accesso
a) In treno fino a Piana Crixia; dalla stazione ferroviaria si attraversa il Fiume Bórmida di Spigno, poi si segue a destra la strada statale raggiungendo in pochi minuti la frazione Ponte Vecchio.
b) In automobile, usciti dall’autostrada al casello di Altare, si gira a destra in direzione di Cairo Montenotte, Dego e Piana Crixia. Si parcheggia in frazione Ponte Vecchio, presso il bivio per Cortemilia e Alba.
c) In automobile, da Acqui Terme si risale la Val Bórmida fino a Bistagno. La strada principale prosegue a sinistra lungo la Val Bórmida di Spigno, superando Montechiaro Piana, Spigno, Merana e arrivando a Piana Crixia. Si parcheggia in frazione Ponte Vecchio (267 m), presso il bivio per Cortemilia e Alba.
Itinerario
In corrispondenza del bivio, sul lato nord della strada, si imbocca la stradina per la località Rossi (segnavia 1, “Sentiero delle Creste”, percorso MTB “Manlio Franza”). Salendo lungo la stradina, si giunge ad un bivio presso un muro. Si abbandona l’asfalto e si prosegue dritti lungo una carrareccia, poi al bivio successivo si va a sinistra in salita tra boschetti, radure e filari di alberi da frutto. Dopo un tratto ripido, l’ampia traccia monta su una cresta calanchiva, che offre uno spettacolare panorama sui calanchi circostanti e sul fondovalle della Bórmida di Spigno.
Lasciando in basso a sinistra un piccolo stagno e il podere Valgiberta, si giunge ad un bivio (quota 359). Si trascura la pista che scende verso il podere e si giunge subito ad un altro bivio. Trascurando il segnavia 2, che sale alla volta del Bric Roncaste, si continua a destra lungo la pista principale, indicata dal segnavia 1. La pista sale dolcemente nel bosco, contornando il ciglio della grande area calanchiva, fino a guadagnare il contrafforte est del Monte Bergone (quota 390 circa). Si abbandona la sterrata per deviare a destra lungo un sentiero che scende lungo il contrafforte. In breve si esce dal bosco, percorrendo l’ampia cresta, , caratterizzato da bei calanchi su entrambi i versanti. Oltrepassata una selletta, si prosegue con dolci saliscendi tra boschetti e radure, fino ad un altra sella dove si trova un bivio (354 m).
Continuando lungo la cresta per una pista inerbita, e piegando a destra appena oltre una piccola area calanchiva, si può salire in cima al Bric Toduc (387 m). Dalla cima si ha un bel panorama circolare sulla media Val Bórmida di Spigno e sui crinali collinari circostanti.
Il percorso segnalato piega decisamente a destra, lungo una sterrata che scende sul versante di Pontevecchio. Con alcune svolte, si perde quota tra boschetti, radure e aree denudate, fino alla prima casa della località Chiazze (290 m). Poco oltre la seconda casa si confluisce in una stradina asfaltata che, poco più in basso, si congiunge con la strada provinciale che collega Piana Crixia a Spigno Monferrato. Seguendo la provinciale verso destra per circa 300 metri si ritorna a Ponte Vecchio, da cui si era partiti.





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