Colle della Scala – Rocce della Sueur – Col des Acles – Guglia del Mezzodì – Cima della Sueur

Caratteristiche

Difficoltà: E fino alla Comba della Gorgia, poi EE
Dislivello in salita: 1220 m circa*
Dislivello in discesa: 230 m circa*
Tempo: 4 – 4.55 ore*
Ultima ricognizione: Agosto 2019
*Dislivelli e tempi si riferiscono all’itinerario completo, con salita di entrambe le vette

Escursione lunga e dal tragitto un po’ contorto, che tuttavia attraversa alcuni degli angoli più suggestivi delle intere Alpi Cozie. La prima parte si svolge lungo un sentiero frequentatissimo, un tracciato ex-militare che porta ai bunker e alle postazioni delle Rocce della Sueur, in splendida posizione panoramica. Da qui si prosegue attraversando il vallone della Comba della Gorgia, sovrastata dallo stupendo anfiteatro della Guglia del Mezzodì e della Cima della Sueur. Superato il costone della Tour Jaune de Barabbas, irto di spuntoni, guglie e torrioni di tutte le forme e dimensioni, si perviene agli ameni dossi del Col des Acles. Da qui i più esperti possono salire lungo la via normale alle due cime: la Guglia del Mezzodì è relativamente facile, mentre la Cima della Sueur obbliga ad un traverso scomodo ed esposto.

​Accesso

a) Usciti dall’autostrada a Bardonecchia, si imbocca la strada per il Colle della Scala e la Valle Stretta, superando Melezet. Si lascia a destra la diramazione che continua in Valle Stretta e si sale al Colle della Scala; si parcheggia all’inizio del lungo corridoio del valico, nella località detta Mauvais Pas.
b) Proveniendo da Briançon, si segue per un breve tratto la strada del Colle del Monginevro, poi si gira a sinistra per risalire la Val de la Clarée in direzione di Nevache. Poco prima di Roubion si devia a destra salendo al Colle della Scala; si percorre l’intero corridoio del valico e si parcheggia all’estremità settentrionale (località Mauvais Pas; 1779 m), subito prima dei tornanti che scendono verso Bardonecchia.

Il Colle della Scala, posto tra le Rocce della Sueur e l’Aiguille Rouge, è il valico più basso dell’intera displuviale alpina tra il Colle San Bernardo di Mendatica (Alpi Liguri) e il Passo di Resia (Alpi Retiche). È superato dalla strada asfaltata che collega Roubion (in Val de la Clarée) con Bardonecchia (in Val di Susa). Ha una conformazione molto particolare: un lungo corridoio rettilineo e pianeggiante posto tra dirupati versanti montuosi.
Vi si trovano due diversi valichi: quello posto all’estremità settentrionale è detto Mauvais Pas sulle carte francesi, ed è il più elevato, mentre quello posto all’estremità meridionale è nominato Col de l’Echelle ed è leggermente più basso (1765 m). Questa conformazione si deve ad un fenomeno di cattura fluviale. Il Rio di Valle Stretta, in epoche geologiche passate, fluiva attraverso il corridoio andando a confluire nella Clarée, ma poi è stato catturato dalla Dora di Bardonecchia. Il toponimo deriva dalla vecchia mulattiera che saliva al valico dal versante italiano: per superare la bastionata finale c’era una vera e propria scala, in forme diverse presente ancora oggi.

Itinerario

Si imbocca il sentiero segnalato sul versante sud-orientale del valico (GR5B), che attraversa un pianoro di erba e radi larici, poi diventa una vera e propria mulattiera ed inizia a salire con regolari tornanti. Il vecchio tracciato militare prende velocemente quota nel bosco, offrendo a tratti belle viste sull’Aiguille Rouge e sulla Valle Stretta; si riceve da sinistra una traccia poco evidente, proveniente dall’opera militare del Ricovero XX.
Man mano che si sale gli alberi si diradano; ad un certo punto l’ampia traccia si sposta sul versante orientale del costolone per aggirare un dosso. Tagliando tra erba, rocce e ghiaie, il panorama si apre sul piccolo massiccio della Guglia del Mezzodì e della Cima della Sueur, sulla Punta Charrà e sulla conca di Bardonecchia. Si è ormai sul dorso delle Rocce della Sueur, e su entrambi i lati del sentiero si notano le prime postazioni militari in rovina, raggiungibili con brevi deviazioni.

Uno dei primi edifici che si notano è posto sulla sinistra del sentiero, poche decine di metri più in basso; si tratta dell’antica stazione di arrivo di una teleferica che partiva da Pian del Colle, per rifornire tutte le opere militari qui presenti, facenti parte del Caposaldo Sueur. Dopo la fine della II Guerra Mondiale, queste postazioni militari prima in territorio italiano passarono alla Francia e furono in gran parte demolite. Oggi il confine, infatti, non passa sul dorso del costone, ma poco più in basso del sentiero, sul versante orograficamente italiano.
Dai dossi del crinale (il più alto è quotato 2271 m) si osservano bellissimi panorami, comprendenti le Alpi Cozie Settentrionali e il maestoso Massiccio degli Écrins.

Aggirati alcuni dossi, si scende brevemente ad una sella (quota 2237), poi si riprende a salire aggirando un’altra gobba sul lato italiano. Si lasciano a destra alcune piccole diramazioni che tagliano sul versante francese, poi si trascura la mulattiera che scende a sinistra verso i ruderi della Caserma XIX. Si attraversa un bel prato e si giunge al Colletto del Gui (2253 m; 1.30 – 1.45 ore dal Colle della Scala), da cui la mulattiera si affaccia sulla testata della Comba della Gorgia.

Il Colletto del Gui è un bellissimo pianoro erboso, che si trova ai piedi della cresta nord della Cima della Sueur. È sovrastato da una spettacolare schiera di appuntiti torrioni grigiastri, alti varie decine di metri. Il toponimo “gui” è un termine dialettale che indica il vischio; in alcune pubblicazioni è erroneamente trascritto “guy”.

Il sentiero scende ripidamente in diagonale tra i ghiaioni, portandosi al centro del grande anfiteatro della Comba della Gorgia; sulla destra si innalzano le creste grige della Cima della Sueur e il tormentato crinale giallastro irto di torri e spuntoni della Guglia del Mezzodì. In breve si giunge ad un bivio.

La traccia di destra è ciò che resta di un antico sentiero militare, che valica il contrafforte della Tour Jaune de Barabbas più in alto dell’attuale sentiero segnalato. Il sentiero è percorribile con molta attenzione solo dagli escursionisti più esperti: l’erosione e le frane lo hanno praticamente cancellato al di là della Tour Jaune.

Si attraversa l’alveo secco del torrente che percorre la comba, poi si lascia a sinistra una diramazione per Pian del Colle e si continua in piano dirigendosi verso la Tour Jaune de Barabbas. Il sentiero si fa esile, e transita al di sotto di verticali pareti rocciose e di spettacolari torrioni. Tagliando in orizzontale si valica il contrafforte della Tour Jaune presso una sella tra spuntoni rocciosi (quota 2253), quindi si scende ripidamente in un erto canalone erboso, effettuando vari tornanti.
Il sentiero piega poi a destra, e prosegue quasi in piano attraversando alcuni malagevoli canaloni ghiaiosi. Si entra poi in un rado bosco di larici e si riprende a salire dolcemente, sulla traccia che ritorna agevole; con un tornante si giunge ad un bivio, dove si riceve da destra il vecchio sentiero militare trascurato in precedenza. Si continua a sinistra e, procedendo in piano ai piedi della grande parete della Guglia del Mezzodì, si giunge nei pressi dell’intaglio occidentale del Col des Acles​ (o Col de la Pertusa; 2217 m; 2.20 – 2.45 ore dal Colle della Scala). Qui si trova un bivio.

Il Col des Acles è un’amplissima sella posta sulla cresta di confine, tra la piramidale Punta Charrà e il blocco della Guglia del Mezzodì e della Cima della Sueur. Ci sono due intagli principali: quello occidentale, più basso, è di scarsa importanza; quello orientale, più elevato, è invece attraversato dall’antica mulattiera che collega il Vallone Guiaud con il Vallon des Acles ed è presidiato da postazioni militari in rovina.

Qui, invece che proseguire lungo il sentiero segnalato, che piega a sinistra rimanendo sul lato italiano, si prende a destra una diramazione (ometti) che attraversa l’intaglio, portando sul versante francese. Appena oltre l’intaglio si trova un altro bivio; si lascia a sinistra la traccia che scende verso i Chalets des Acles e si imbocca a destra un sentierino (ometti) che contorna un piccolo dosso, poi scende brevemente ed attraversa una piccola pietraia. Procedendo tra massi e radi alberi, il sentierino si fa più evidente e si porta sul versante meridionale della Guglia del Mezzodì; lo si percorre con brevi saliscendi, attraversando alcuni ripidi colatoi ghiaiosi.

Ad inizio stagione, quando le ghiaie sono più mobili e i canaloni sono più incisi a causa dello scioglimento delle ultime nevi, l’attraversamento di essi può essere difficoltoso. Durante la mia ricognizione, invece, non si è presentato alcun problema.

Dopo un tratto esile su pendio ghiaioso ai piedi di balze rocciose, il sentiero entra in un vallone più marcato, che scende direttamente dal sovrastante Pas des Rousses. Si attraversa il fondo ghiaioso del vallone e, subito oltre, si trova un bivio (quota 2256). Si gira a destra, si rimonta il fondo del vallone per pochi metri, poi lo si riattraversa e si inizia a salire in diagonale su un versante di ghiaie ed erba. Il sentiero prende quota con lunghi e regolari tornanti; all’inizio c’è ancora qualche tratto esile, poi il versante si fa man mano più dolce e la traccia più larga. Ci si sposta progressivamente a ovest, poi, con un ultimo traverso verso destra tra ghiaie giallastre e rossastre, si arriva al Pas des Rousses (2518 m; 3.05 – 3.45 ore dal Colle della Scala).

Si tratta del punto più basso del lungo crinale di rocce rotte e ghiaie che unisce la Cima della Sueur alla Guglia del Mezzodì. Tutto intorno si trovano resti di trincee e reticolati, risalenti all’ultimo conflitto mondiale. Il toponimo si riferisce al colore delle ghiaie e dei torrioni rocciosi che si trovano intorno al valico: si tratta di brecce e carniole, che, con il loro colore giallastro o rossiccio, contrastano con il grigio e il biancastro delle dolomie circostanti.
Sul versante nord del valico si nota una traccia in discesa, che sembrerebbe permettere un veloce ritorno alla Comba della Gorgia. In realtà la traccia si perde dopo pochi metri, e per scendere bisogna superare un ripidissimo ed infido canalone, oggettivamente pericoloso. Sconsigliatissimo scendere da questo versante: meglio rifare tutto il giro dal Col des Acles.

Qui il percorso si biforca nelle “vie normali” alle due vette.

VIA NORMALE ALLA GUGLIA DEL MEZZODÌ

Si prosegue a destra (est) sul sentiero principale, che si mantiene nei pressi del crinale. Passando accanto ad alcuni curiosi torrioni (di cui uno bucato), la pendenza aumenta, e il sentiero si sposta in diagonale sul versante francese. Raggiunte le roccette sommitali, si passa accanto ad una trincea marcata da un paletto. Pochi metri su elementari roccette portano alla vetta dell Guglia del Mezzodì (Rocher de Barabbas; 2621 m; 10 – 15 minuti dal Pas des Rousses), marcata da una curiosa croce.

VIA NORMALE ALLA CIMA DELLA SUEUR

Si abbandona il sentiero principale e si svolta bruscamente a sinistra (ovest) seguendo il crinale. Si aggira un dosso rossastro sul versante francese, poi si scende brevemente ad una selletta. Da qui si imbocca una traccia che sale molto ripida tra ghiaie e lastroni, poi gira a destra e, passando tra alcune roccette, si riporta sul crinale. Il successivo tratto roccioso viene aggirato nuovamente a sinistra: in questo traverso un po’ esposto il sentiero è ridotto ai minimi termini (traccia larga a malapena come uno scarpone) e richiede molta attenzione.
Dopo poche decine di metri il versante ritorna più dolce e riappare alla vista la Cima della Sueur; il sentiero, ora ben marcato, sale in diagonale e si porta sulla cresta sud della montagna. Si piega a destra e, in pochi metri, si sale al segnale di vetta della Cima della Sueur (Sommet du Guiau; 2657 m; 30 –40 minuti dal Pas des Rousses).

Vista sulla Valle Stretta e sulla Punta Gaspare dal tratto iniziale del sentiero
Vista sulla Valle Stretta e sulla Punta Gaspare dal tratto iniziale del sentiero (25 agosto 2019)
Bunker del Centro 35 del Caposaldo Sueur
Bunker del Centro 35 del Caposaldo Sueur (25 agosto 2019)
Il costone delle Rocce della Sueur; al centro l'Aiguille Rouge, a destra i Re Magi
Il costone delle Rocce della Sueur; al centro l’Aiguille Rouge, a destra i Re Magi (25 agosto 2019)
I torrioni che sovrastano il Colletto Gui
I torrioni che sovrastano il Colletto Gui (25 agosto 2019)
Il Pas des Rousses e la Guglia del Mezzodì da ovest
Il Pas des Rousses e la Guglia del Mezzodì da ovest (25 agosto 2019)
Panorama dalla Guglia del Mezzodì verso la Cima della Sueur e gli Écrins
Panorama dalla Guglia del Mezzodì verso la Cima della Sueur e gli Écrins (25 agosto 2019)

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