PUNTA SALAVARRÒ – 1034 m

Isola: Sardegna
Gruppo: Gruppo del Supramonte

Descrizione

Posta sulla dorsale spartiacque tra il Riu Flumineddu e la Còdula di Luna, la Punta Salavarrò (1034 m) è un tipico “tacco” formato da dolomie, che poggiano sul sottostante basamento di rocce granitiche; come altri “tacchi”, è difeso su ben tre lati da verticali pareti rocciose, mentre il quarto lato si presenta più dolce e accessibile. Si eleva nei pressi della SS125 Orientale Sarda, da cui è ben visibile e riconoscibile, subito a sud di Ghenna Petta, un piccolo valico secondario che precede la più importante Genna Silana.
La Punta Salavarrò rivolge alla strada statale il suo lato più impervio: una parete verticale allungata, alta varie decine di metri; il versante nord-est, rivolto verso la Còdula di Luna, è invece moderatamente inclinato, coperto da arbusti e radi lecci secolari. Su questo versante, nascosto tra gli alberi un centinaio di metri sotto alla vetta, si trova il Cuile Salavarrò, tipico ovile di montagna sardo, recentemente ristrutturato dal Corpo Forestale dello Stato; un secondo ovile si trova ancora più in basso, sul bordo del pendio che poi scende ripido verso la valletta di Bacu su Palu.
L’area sommitale della Punta Salavarrò è costituita da una cresta allungata, che culmina con varie piccole cime. Dal punto culminante il panorama è vasto e spettacolare, comprendente buona parte del Supramonte, il Golfo di Orosei e la Valle di Oddoene; colpisce in particolare la vista verso ovest dell’impressionante Gola di Gorropu, che incide la cresta del Monte Oddeu, e verso est del Gorropeddu, in certo senso il suo “fratello minore”, che squarcia la dentellata cresta di Serra Oseli con una profonda incisione.
Sulla Carta Tecnica Regionale della Sardegna, la montagna viene chiamata Punta su Moticheddu.

Vie d’accesso

  1. Da Ghenna Petta
Punta Salavarrò vista da sud
Punta Salavarrò vista da sud (28 agosto 2016)

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