MONTE IRVERI – 616 m
CÓDULA MANNA – 413 m
Isola: Sardegna
Gruppo: Gruppo del Supramonte
Descrizione
Ultima propaggine settentrionale del Supramonte prima dei tavolati basaltici del Monte Conca de Janas, il Monte Irveri (616 m), detto in dialetto Ghirveri, è una montagna massiccia e isolata, dalla forma vagamente a parallelepipedo. Su praticamente tutti i lati è sorretto da una grande fascia di imponenti pareti calcaree verticali, che sorreggono un vasto altopiano ondulato sommitale; i versanti alla base dei paretoni sono coperti da fitte leccete, mentre l’altopiano sommitale è in gran parte roccioso e sassoso, e vi vegetano piccoli arbusti della macchia mediterranea. Il versante sud-orientale della montagna è affacciato direttamente sul mare: la sua porzione inferiore è una vera e propria falesia verticale, alta in media un centinaio di metri, e a tratti quasi 200 metri. Viene chiamata localmente Falesia di Biddiriscóttai; all’interno di essa, ben visibili percorrendo la costa in barca, si aprono i giganteschi grottoni di Biddiriscóttai e dei Colombi.
La vetta del Monte Irveri è un ampio gobbone arrotondato che emerge dall’altopiano sommitale; il suo punto culminante è segnalato da una grande piramide di pietre. Nonostante la quota sia relativamente modesta, la posizione isolata della montagna, periferica rispetto al resto del Supramonte, garantisce un panorama vastissimo e circolare: si vede tutto il Supramonte, tutta la costa sarda dalle Baronie al Capo di Monte Santu, la piana del Gollei, dove scorre il Fiume Cedrino, i monti Conca de Janas e Tuttavista, il massiccio del Monte Albo; più lontano si scorgono addirittura le vette poco pronunciate dei Monti di Alà.
È particolarmente interessante il versante meridionale del Monte Irveri, affacciato su Cala Gonone. Qui una piccola frattura crostale di età plio-pleistocenica, connessa con l’apertura del Mar Tirreno, ha permesso la fuoriuscita di magmi basaltici; essi hanno formato il piccolo edificio vulcanico della Códula Manna (413 m) e il retrostante tavolato della Nurra. Vista da Cala Gonone, la Códula Manna appare come un’evidente cima trapezoidale, che contrasta con il resto del Monte Irveri sia per il colore scuro delle sue rocce basaltiche, sia per la presenza di una macchia arbustiva molto più fitta e continua. La cima di questo piccolo vulcano è costituita da una lunga cresta orizzontale di basalti colonnari, a tratti parecchio esile; all’estremità occidentale (412 m) si trovano le rovine di un nuraghe monotorre; il punto culminante è l’estremità orientale (413 m), affacciata sul mare, da cui si gode di un’impressionante vista aerea.
Qui di seguito descrivo una traversata dalla Bocca d’Irghiriai alla splendida spiaggia di Cala Cartóe, che permette di scavalcare l’ampia cima del Monte Irveri. Non è un sentiero particolarmente difficile ma, come sempre sul Supramonte, è da evitarsi assolutamente in caso di nebbia: la segnaletica (ometti di pietre) non è evidente, e l’altopiano sommitale può trasformarsi in una trappola.
Vie d’accesso
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