MONTE CORRASI – 1463 m

Isola: Sardegna
Gruppo: Gruppo del Supramonte

Descrizione

Il Monte Corrasi (1463 m) è la vetta più alta del “Supramonte Montano”, e la seconda più alta di tutto il gruppo montuoso in cui il Supramonte è incluso, dopo il Monte Genziana. Si eleva con forme massicce sull’asse principale di questa sottocatena, quasi a metà strada tra Oliena e Orgòsolo, e delimita a sud il desolato altopiano carsico di Pradu.
Il Corrasi presenta fianchi abbastanza asimmetrici: il lato orientale è dolce, generalmente poco pendente, costituito da un classico “deserto” di rocce carbonatiche, che affiorano continuamente costituendo tavolati e campi solcati; il versante occidentale, che si affaccia sulla valle del Cedrino tra Oliena e Orgòsolo, è invece un enorme bastionata dall’aspetto dolomitico, alta circa 300 metri: essa sovrasta un ripido e severo versante di boscaglie che scende per ancora varie centinaia di metri.
Per questo, il Corrasi si presenta maestoso ed imponente solo se visto da ovest: da Dorgali è invece pochissimo appariscente, e si riconosce solo perchè le dolomie che lo formano hanno un colore grigio che contrasta col bianco candido dei calcari delle vicine punte sos Nidos e Cusidore. Dalla piana basaltica del Cedrino neanche si vede, coperto dalla spettacolare bastionata della Punta sos Nidos e della Punta Ortu Camminu.
La vetta è formata da vari torrioni e spuntoni rocciosi di dolomie, che si affacciano anche strapiombanti sulla grande parete occidentale. Sul più alto si trovano alcuni ometti di pietre ed una piccola targa (sempre in pietra) con inciso il nome e la quota della montagna. Vista la posizione dominante, il Corrasi è un punto panoramico straordinario: se si è fortunati la vista spazia fino ai monti del Gennargentu, al Mar Tirreno che spunta dietro ai rilievi dei monti Tului, Bàrdia e Irveri, alla Piana del Cedrino e al Monte Ortobene, al Monte Albo e alle Baronie, alle catene del Marghine e del Goceano. Se la giornata è davvero limpida si può arrivare a scorgere il massiccio vulcanico del Monte Ferru e la piana di Oristano.
Grazie alla posizione non troppo isolata e alla via d’accesso facile e segnalata, il Monte Corrasi è probabilmente la vetta più frequentata del Supramonte. Il periodo migliore è ovviamente quello primaverile, oppure quello autunnale; tuttavia, visto che la “via normale” è totalmente esposta a ovest, si può affrontare la salita anche in estate senza dover temere troppo il caldo: partendo dal Rifugio Monte Maccione prima delle 8 di mattina, si sale completamente in ombra, e si arriva a Scala ‘e Pradu prima che il sole riesca a sorgere da dietro la Punta Ortu Camminu.
È diffusa la denominazione secondo la quale con “Monte Corrasi” si indica l’intero massiccio comprendente anche le punte Carabidda, Ortu Camminu, sos Nidos e Cusidore, mentre con “Punta Corrasi” si indica l’effettivo punto culminante. Qui ho preferito non usarla perchè secondo me genera solo confusione.

Vie d’accesso

  1. Dal Rifugio Monte Maccione
Il versante dolce del Monte Corrasi visto dal Cuile Vilitzi
Il versante dolce del Monte Corrasi visto dal Cuile Vilitzi (3 settembre 2016)

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