Dolmen di Motorra

Vista la sua vicinanza con la SS125 Orientale Sarda, tra l’altro poco al di fuori del paese di Dorgali, il Dolmen di Motorra è uno dei più noti di questa parte di Sardegna (anche se, come succede spesso nell’isola, la notorietà non corrisponde ad una grande valorizzazione e a indicazioni chiare per raggiungerlo). La tomba megalitica si trova su un piccolo altopiano basaltico poco a nord-ovest di Dorgali, presso l’estremità sud-occidentale dell’affilata cresta calcarea del Monte s’Ospile; la zona immediatamente circostante è ricchissima di resti archeologici, tra cui il Nuraghe di Motorra e i dolmen di Neulé, Mariughia, Cucché e Campu de Pistiddori.
Il Dolmen di Motorra è particolarmente importante, perchè si tratta di un raro esempio di dolmen a corridoio relativamente ben conservato. Il vano funerario è poligonale, sormontato da un gigantesco lastrone basaltico pentagonale di circa 3×3 metri e di 30 cm di spessore. Il vano era preceduto appunto da un corridoio, la cui copertura è oggi rimossa, ma di cui rimangono i quattro lastroni laterali (due per parte). Tutta la struttura si trova all’interno di un peristalite (un recinto) di forma ellittica, che probabilmente aveva la funzione di sostenere il tumulo che ricopriva la tomba.
«I materiali recuperati a Motorra documentano diverse fasi di uso della tomba nel tempo. I più antichi e significativi, soprattutto per l’alta cronologia che suggeriscono per la costruzione del dolmen, sono quattro frammenti fittili riferibili alla Cultura di Ozieri, mentre altri reperti ceramici decorati sono stati attribuiti dal Lilliu a contesti vicini alla cultura francese di Saint Véredéme. Fra gli altri materiali rinvenuti sono da segnalare due perline in calcedonio, una singolare testina umana in osso (…) con valore di amuleto, un piccolo brassard a tre fori in arenaria (…) ed altre ceramiche della Cultura di Bonnanaro» (A. Moravetti, Serra Orrios e i monumenti archeologici di Dorgali, pag. 92).

Accesso

Da Dorgali si imbocca la SS125 in direzione di Orosei. Dopo circa 800 metri si nota a destra l’imbocco di una mulattiera tra due muretti a secco (segnale in vernice rossa per “dolmen”); qui si parcheggia e si prosegue a piedi. Seguendo i segnali rossi lungo la mulattiera, si arriva ad un cancelletto; qui si gira a sinistra e, dopo 150 metri quasi in piano tra gli arbusti, si raggiunge il dolmen (10 minuti circa; difficoltà: T).

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