San Terenzo – Falconara – Pozzuolo – Solaro – San Terenzo

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 250 m circa (escluse le deviazioni)
Tempo: 2.45 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2020

Percorso ad anello facile, che si sviluppa sui colli intorno al grazioso paese di San Terenzo, nei pressi di Lérici. Vista la fittissima rete di sentieri segnalati, si tratta in realtà di una delle moltissime possibilità di percorso ad anello in zona. Vengono inoltre proposte due deviazioni: la prima, difficile, allo spettacolare promontorio di Punta Galeria; la seconda, facile, al Forte Canarbino.

Accesso

a) In treno fino a La Spezia Centrale, quindi con il bus (autolinee ATC) fino a San Terenzo.
b) Si esce dall’autostrada a La Spezia e si imbocca lo svincolo in direzione di Lerici. Sbucati sulla SP331, la si segue verso destra; sorpassata una galleria si devia ancora a destra per entrare in San Terenzo.

Il borgo di San Terenzo, citato già in epoca medievale, è sovrastato dal suo imponente castello; venne costruito verso la fine del XIV secolo per autonoma decisione degli abitanti del paese. Il toponimo deriva da una leggenda, secondo la quale il monaco Terenzio approdò qui nel suo viaggio verso Roma. Quando il monaco venne ucciso da alcuni briganti, gli abitanti del paese ne trattennero la salma, che poi venne sepolta a San Terenzo Monti, nei pressi di Fosdinovo.

Itinerario

Dalla piazza del paese si imbocca una scalinata che si innalza verso ovest, marcata dai segnavia del Sentiero Liguria. Con alcune svolte si sorpassano le ultime case, quindi si prosegue lungo una mulattiera tra orti e muretti. Si piega due volte a destra e si giunge presso un grande parcheggio, sul pianoro in località Falconara (89 m).

Su questa gobba pianeggiante affacciata sul mare sorgeva il Forte Falconara, facente parte dell’arsenale di difesa al porto di La Spezia. Il 28 settembre 1922 un fulmine colpì la polveriera del forte, facendolo esplodere e causando numerosissime vittime.

Deviazione n. 1: Discesa a mare a Punta Galera. Attraversando un cancello si entra nel parco della Falconara e si costeggia il campo sportivo sul lato sinistro. Si imbocca quindi un comodo vialetto pianeggiante che ad un certo punto curva a destra. Presso la seconda curva a destra si individua sul lato sinistro (direzione mare) l’imbocco di un sentierino non segnalato che si addentra in un boschetto di lecci passando accanto ad alcuni ruderi. Il sentiero si fa più marcato e scende molto ripidamente tra radi pini, ormai in vista mare.
Si aggira un affioramento roccioso sulla sinistra, quindi si scende un breve salto verticale attrezzato con corde (senza sarebbe un passo di II) e si giunge sul culmine del lastrone roccioso che sovrasta Punta Galera. A questo punto, è possibile scendere il lastrone (I+) oppure trovare una malagevole via a destra, su una catasta di rami di pino e quindi su rocce più facili; in ogni caso si raggiunge il mare (10 minuti dal parcheggio; difficoltà: EE). 

Si attraversa il parcheggio e si prosegue su una stradina asfaltata che giunge ad una rotonda. Si imbocca la prima uscita a destra, procedendo lungo una stradina pianeggiante che passa tra le case della località Pozzuolo. Superato un breve cavalcavia, si giunge davanti ad una chiesetta (quota 63), da cui si prosegue dritti seguendo le indicazioni per Pugliola e Pitelli. La rotabile sale in diagonale nel bosco, aggirando il Monte Castiglione, quindi raggiunge un altro gruppetto di case dove si biforca (località Tre Strade, 90 m).
Si prosegue ancora dritti, lungo la diramazione per Pitelli, ma dopo poche decine di metri la si abbandona per imboccare una stradina che si innalza a destra. Si prosegue in ripida salita nel bosco lungo una mulattiera scalinata, che a tratti costeggia alcune villette. Infine, si sbuca sulla strada asfaltata che collega Pitelli al Forte Canarbino (quota 170). Si segue la strada verso destra fino alla prima curva, dove si prende a sinistra un sentiero con tacche bianco-rosse (segnavia 413) che taglia con brevi saliscendi nel bosco. Ad un bivio si sale a destra, quindi si contorna l’altura poco marcata del Monte Grosso e si sbuca nuovamente sulla strada asfaltata. La si rimonta lungamente fino ad un bivio (quota 223).

Deviazione n. 2: Forte Canarbino. Si prosegue lungo la strada asfaltata principale, che sale con alcuni lunghi tornanti. Ad un bivio si va a sinistra; la stradina diventa sterrata e, con le ultime svolte, porta al Forte Canarbino (290 m), posto sulla pianeggiante e boscosa vetta dell’omonimo colle (15-20 minuti dal bivio; difficoltà: T). Il forte venne costruito tra il 1870 e il 1880 per la difesa del porto di La Spezia; oggi è occupato da un poligono di tiro.

Si imbocca la diramazione di destra, sterrata, che scende dolcemente in diagonale (segnavia dell’Alta Via del Golfo). Dopo un tratto acciottolato si piega a destra lungo una carrareccia che rimonta un costone boscoso. Poco prima di giungere ad una casa semidiroccata (Casa del Colonnello​) si abbandona la pista e si imbocca a sinistra un sentiero che scende in diagonale. Ritornati sul costone si trova un bivio (quota 180).

Vale la pena proseguire pochi metri sull’Alta Via del Golfo, per poi deviare a destra in un prato con rudere e tavoli per il picnic. Da qui si ha una splendida vista su Lérici, su San Terenzo, su Portovenere e le sue isole. Seguendo l’AVG per altri 10-15 minuti si può raggiungere il grazioso borgo di Pugliola, da cui un percorso segnalato scende al lungomare tra Lérici e San Terenzo.

Si imbocca a destra il sentiero con segnavia 456, che scende direttamente tra terrazze e ulivi. Si sbuca su una strada asfaltata, la si attraversa e si prende la breve diramazione che taglia verso destra fino al borgo di Solaro (85 m).

Il toponimo deriva dalla martirizzazione di San Solario, vescovo di Luni, che avvenne in questo luogo nel 304 d.C.

Presso l’entrata del borgo si trova un bivio, dove si scende a sinistra su asfalto (via Vassale; sempre segnavia 456). La stradina costeggia le case, quindi si biforca; si va a sinistra, camminando tra alti muri, quindi si supera su un cavalcavia la strada provinciale che collega San Terenzo a Lérici. Subito oltre si imbocca a destra via XX settembre, che passa accanto al cimitero e riporta in breve sul lungomare di San Terenzo.

Il borgo e il castello di San Terenzo
Il borgo e il castello di San Terenzo (23 gennaio 2020)
Punta Santa Teresa e la Baia Blu viste da Punta Galera
Punta Santa Teresa e la Baia Blu viste da Punta Galera (23 gennaio 2020)
Le lastronate rocciose a Punta Galera
Le lastronate rocciose a Punta Galera (23 gennaio 2020)
Il Forte Canarbino
Il Forte Canarbino (23 gennaio 2020)
Panorama su San Terenzo e le isole di Portovénere
Panorama su San Terenzo e le isole di Portovénere (23 gennaio 2020)

Torna a: Appennino Spezzino