Eremo di Sant’Alberto – Monte Contessa – Pian di Croce – Eremo di Sant’Alberto
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 300 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Febbraio 2021
Partendo dall’Eremo di Sant’Alberto, è possibile effettuare un breve percorso ad anello, percorrendo il dorso sommitale del Monte Contessa, e poi ritornando per una comoda stradina che ne taglia il versante est.
Accesso
a) In treno fino alla stazione di Genova Sestri Ponente-Aeroporto, quindi con l’autobus n. 52 fino al capolinea presso il cimitero di Sestri (156 m). Da qui si continua a piedi lungo la strada asfaltata che sale ripida fino all’Eremo di Sant’Alberto (20 – 25 minuti dal cimitero).
b) Si esce dall’autostrada a Genova Pegli e si svolta a sinistra in direzione di Sestri Ponente. Dopo poco più di 1 km si imbocca ancora a sinistra la strada per l’Eremo di Sant’Alberto (indicazioni). Trascurando le varie diramazioni, si segue la strada principale che sale al cimitero di Sestri, quindi prosegue più stretta e ripida fino all’Eremo di Sant’Alberto (314 m).
L’Eremo di Sant’Alberto sorge sulla dorsale spartiacque tra la bassa Val Varenna e il vallone del Rio Molinassi. Costruito tra XIV e XV secolo, l’edificio incorpora al suo interno il riparo sotto roccia dove si rifugiò il Santo durante il suo eremitaggio.
Itinerario
Si continua a piedi lungo la stradina asfaltata che costeggia l’edificio religioso sul lato destro. Dopo pochi metri si trova un bivio: si abbandona la stradina asfaltata, che inizia a scendere, e si imbocca a sinistra una “strada privata” dal fondo in cemento. La strada diventa sterrata e sale in diagonale verso nord-ovest, passando tra le case sparse della località Peucan. Si entra nel bosco e, passato un valloncello, si incontra un’ultima costruzione; si prosegue lungo un buon sentiero che sale ripido tra gli alberi e guadagna il contrafforte sud-occidentale del Monte Contessa (quota 406). Si piega a destra rimontando il contrafforte e, dopo due ripidi tornanti, si esce all’aperto su un ripiano erboso. Salendo tra radi pini, ci si inserisce nel percorso di un oleodotto e si raggiunge una grande croce metallica (quota 523).
La croce si trova alcune decine di metri sotto al dorso sommitale del Monte Contessa, in splendida posizione panoramica sui centri di Sestri Ponente e Pegli, sulla costa e sul Mar Ligure.
La salita si fa man mano più dolce, poi il contrafforte spiana definitivamente: siamo ora sul dorso sommitale del Monte Contessa (552 m; 40 – 45 minuti dall’Eremo di Sant’Alberto), che si percorre con impercettibili saliscendi, ricevendo da destra un sentiero proveniente da Pian di Croce. Man mano che si va avanti, la pineta si fa più fitta e il contrafforte si fa meno definito, trasformandosi in un vero e proprio altopiano. Ad un certo punto il sentiero piega a destra e scende rapidamente ad una selletta, quindi sale per scavalcare un’anticima (549 m). Sul lato opposto, la pista dell’oleodotto scende con una rampa sassosa ripidissima e malagevole, che può essere in parte evitata tenendosi sulla destra, lungo un sentierino che scende a tornanti. Giunti alla base della rampa si entra nel bosco, e si prosegue più comodamente fino alla sella del Coppo (434 m), dove si trova un crocevia.
Continuando dritti, la pista segnalata con due quadrati rossi pieni prosegue alla volta di Fossa Luea e del Santuario della Guardia.
Si piega decisamente a destra, seguendo una stradina asfaltata che taglia il versante orientale del Monte Contessa; ricevuta da sinistra la diramazione per Gneo, si attraversano alcuni valloncelli rocciosi. Rientrati nel castagneto, con una breve salita si giunge alla selletta di Pian di Croce (419 m), situata subito a nord del Canile Municipale del Monte Contessa. Si abbandona l’asfalto e si prende a destra una pista che attraversa la selletta; lasciando a sinistra un cancello del canile, si continua dritti in discesa lungo un sentiero marcato dal segnavia “cerchio rosso con pallino al centro”.
Nel primo tratto il sentiero è in comune con una pista MTB (“Trail dei Freschi”). Dopo alcune curve la pista MTB si stacca a sinistra, mentre il sentiero pedonale prosegue dritto in ripida discesa. Sorpassato un tratto assai malagevole, molto rovinato dall’erosione, si confluisce in una mulattiera più ampia, che taglia a mezza costa verso destra. In breve la mulattiera porta ad una casa abbandonata (Villa Pace; 327 m) dove si incontra una stradina asfaltata. Seguendo la stradina ancora verso destra, si taglia in lieve discesa la testata del vallone del Rio Molinassi, incontrando altre costruzioni isolate. In ultimo, con una breve risalita, si ritorna all’Eremo di Sant’Alberto.
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