San Lorenzo – Passo della Valletta – Monte Baussetti – Cima Robert – San Lorenzo

Caratteristiche

Difficoltà: EE la salita dal Passo della Valletta al Monte Baussetti; E il resto del percorso
Dislivello in salita: 900 m circa
Tempo: 5.30 – 6.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Maggio 2022

Si tratta di un percorso ad anello piuttosto lungo, monotono nella parte iniziale e finale su strada sterrata, ma molto suggestivo nella parte centrale. All’andata si percorre il versante orientale del Monte Baussetti, poi si sale per un appartato vallone fino al terrazzo sospeso dei Lamazzi, piccoli specchi d’acqua stagionali. Una breve cresta rocciosa, che richiede un minimo di attenzione, porta alla vetta del Monte Baussetti. Si scende per l’amplissima dorsale nord, che nella tarda primavera è caratterizzata da spettacolari fioriture di rododendri.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Niella Tanaro, da cui ci si porta a San Michele Mondovì. Si gira a sinistra e si sale per la Val Casotto, passando accanto a Pamparato. Giunti a Valcasotto si prende a destra una diramazione che scende ripida a destra (indicazioni per Rifugio Simonetti). Attraversato il Torrente Casotto, la stradina si innalza con vari tornanti fino alle Case Selvatico, dove diventa sterrata. Proseguendo si giunge in breve alla chiesetta di San Lorenzo e, circa 300 metri più avanti, si giunge ad un bivio dove si lascia l’auto (quota 1250).

La strada prosegue fino alla Colla della Navonera, dove sorge il Rifugio Simonetti.

Itinerario

Si imbocca la diramazione di sinistra (segnavia C02), che passa sotto a due case (Stalle del Nascio) ed entra nella faggeta. Si sale lungamente a mezza costa, tagliando le pendici orientali della Cima del Nascio e della Cima Suriot. In una zona di bosco diradato la sterrata effettua due tornanti, poi si doppia un contrafforte e si giunge ad un bivio con paline a margine di un boschetto (quota 1563); da qui si ha una bella vista sulla testata della Val Casotto, con i monti Grosso e Antoroto.
Si lascia a destra l’indicazione per la Cima Robert, che si seguirà al ritorno, per proseguire a sinistra. La stradina rientra nel bosco e sale in diagonale; usciti all’aperto, si raggiunge un gias (1689 m), dove la stradina termina. Bisogna quindi rintracciare un sentiero che si abbassa verso sinistra (segni bianco-rossi) e, attraversato un rio, rientra nella faggeta. Si perde quota tra boschetti e radure, superando alcuni tratti fangosi un po’ scomodi e contornando una curiosa conca prativa. Attraversato un rio, si prosegue a mezza costa con vari saliscendi. Procedendo tra boschetti e radure, si attraversa il vallone dell’Alpe di Frere, quindi si riprende a salire contornando a nord il rilievo del Briccazzo.
Dopo un lungo traverso quasi in piano, si attraversa una radura e si esce all’aperto ai piedi della parete quarzitica della Rocca dell’Aquila. Si attraversa un rio e si giunge ad un bivio (quota 1608); curiosamente la palina è posta alcune decine di metri più avanti. Si abbandona il sentiero principale, diretto al Rifugio Manolino, e si piega a destra lungo una pista che attraversa il rio e porta ad un baitello. Contornata la costruzione sulla sinistra, si procede tra piante invadenti, si riattraversa il rio e si rintraccia una pista (ometti di pietre) che rimonta il valloncello verso le imponenti pareti della Cima Ciuaiera.
Poco più avanti si devia ancora a sinistra lungo un sentiero segnalato che effettua alcune svolte tra radi larici, erba e massi. Ritrovata la pista, si sale ripidamente fino al ripiano successivo, dove tende a perdersi. Appoggiando sulla sinistra la si ritrova: si sale ripidamente fino ad una curiosa conca chiusa, quindi si piega a destra in diagonale. Si rimonta infine il valloncello che porta ai primi specchi d’acqua dei Lamazzi.

I Lamazzi sono un gruppetto di cinque specchi d’acqua posti su un ripiano sospeso ai piedi della parete nord della Cima Ciuaiera. Assumono l’aspetto di veri e propri laghi solo durante il disgelo o nei periodi piovosi; per il resto dell’anno si presentano come piccoli stagni e torbiere.

Costeggiando i primi due stagni, finalmente compare alla vista il Monte Baussetti, che da qui assume il profilo più elegante. Giunti ad un bivio, si lascia a sinistra il sentiero principale diretto alla Colla dei Termini, per puntare alla cresta del Monte Baussetti. Si contorna a monte il più grande dei Lamazzi, quindi si sale per ampi prati al Passo della Valletta (1839 m).

L’ampia sella erbosa separa la Cima Ciuaiera dal Monte Baussetti. Sul versante opposto, una traccia scende nell’appartato Vallone di Borello, tributario dell’alta Val Corsaglia.

Si gira a destra per attaccare la rocciosa cresta sud del Monte Baussetti. Aggirato il primo roccione sulla sinistra, si giunge ai piedi di un risalto più ripido; mantenendosi sul filo si superano alcune facili roccette, quindi si aggirano sulla destra i tratti più impervi. La cresta si fa quindi più dolce e agevole, mentre il panorama si amplia sulle cime più alte delle Alpi Liguri. Superata una pietraia, un’ultima ripida salita conduce sulla cresta sommitale del Monte Baussetti​ (2002 m; 3 – 3.30 ore da San Lorenzo).

Percorsa tutta la cresta sommitale, il sentiero si abbassa seguendo il contrafforte nord della montagna. Superato il primo tratto ripido, la dorsale diventa molto ampia e dolce, coperta da rododendri che a fine primavere si tingono di spettacolari fioriture. Si lascia a destra una prima diramazione per San Lorenzo, una breve risalita porta alla poco individuata Cima Robert (1819 m).

L’area immediatamente a nord della Cima Robert è nota come Pian dell’Accampamento; vi si notano numerosi resti di trincee e postazioni militari, risalenti alla guerra tra i francesi e gli austro-piemontesi negli ultimi anni del XVIII secolo.

Si lascia a sinistra il sentiero principale, diretto alla Colla Navonera, per seguire a destra una traccia non segnalata, posta sul ciglio del versante est della dorsale. Dopo un tratto in dolce discesa, la traccia gira ancora a destra e scende lungo la massima pendenza in direzione della sottostante conca. In breve si sbuca su una strada sterrata, che, con due tornanti, si porta al Gias della Valletta (1660 m; fonte). La strada prosegue in discesa con ampi tornanti tra erba e radi faggi. Ad un bivio si va a destra, tagliando pressochè in piano. Si riprende poi a scendere e si ritorna al bivio di quota 1563 già incontrato all’andata. Da qui si piega a sinistra e, seguendo il percorso già noto, si rientra a San Lorenzo (2.30 – 3 ore dal Monte Baussetti).

Lungo la sterrata nella prima parte del percorso
Lungo la sterrata nella prima parte del percorso (21 maggio 2022)
Il baitello sovrastato dalla parete della Rocca dell’Aquila
Il baitello sovrastato dalla parete della Rocca dell’Aquila (21 maggio 2022)
Il più grande dei Lamazzi
Il più grande dei Lamazzi (21 maggio 2022)
Le cime più alte delle Alpi Liguri viste dal Monte Baussetti
Le cime più alte delle Alpi Liguri viste dal Monte Baussetti (21 maggio 2022)
Scendendo dal Monte Baussetti verso nord
Scendendo dal Monte Baussetti verso nord (21 maggio 2022)
Lungo l’ampio dorso verso la Cima Robert
Lungo l’ampio dorso verso la Cima Robert (21 maggio 2022)

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