Colla di San Giacomo – Cascata del Ferraia – Diga del Ferraia
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 200 m circa
Dislivello in discesa: 150 m circa
Tempo: 1.30 – 2 ore
Ultima ricognizione: Febbraio 2014
Percorso molto interessante che si svolge sul lato destro idrografico della Val Pennavaira. Nel primo pezzo si transita in un ripido bosco alla base di aspre pareti di bianche rocce calcaree e dolomitiche. Raggiunta la Cascata del Ferraia si risale la valletta dell’omonimo torrente fino ad un ameno laghetto artificiale.
Accesso
Si esce al casello di Albenga e si seguono le indicazioni per Pieve di Teco, percorrendo per un breve tratto la superstrada per Alassio e poi deviando a destra per infilarsi in Valle Arroscia. Giunti a Ranzo si imbocca a destra la diramazione che sale ad Aquila d’Arroscia, poi si sale in direzione di Leverone. Dopo un breve tratto si gira a destra e si sale alla Colla di San Giacomo (755 m).
Ampia sella sullo spartiacque tra Arroscia e Pennavaira, su cui si trova l’omonima cappella. Dalla sella si gode un ottimo panorama, specialmente sull’imponente Monte Galero e sulla piramide del Castell’Ermo.
Itinerario
Si segue la strada asfaltata in direzione di Caprauna, salendo dolcemente. Superati una valletta ombrosa, un contrafforte (che più in alto forma le verticali pareti rocciose della Rocca del Bozzero) e un’altra valletta, si trova il cartello di legno che indica la Cascata del Ferraia. Si imbocca quindi un sentiero che scende dolcemente nel bosco fino ad un bivio; si lascia a destra una diramazione che conduce al Belvedere della Giera e all’omonima grotta per andare a sinistra.
Il sentiero scende ripidissimo lungo un canalone boscoso racchiuso tra verticali pareti calcaree, poi taglia ai piedi di una falesia con brevi saliscendi (alcuni tratti che sarebbero esposti sono protetti con una ringhiera di legno). Lasciata a destra la diramazione per l’Arma da Porta, si inizia a salire, passando accanto all’Arma della Ravinella e raggiungendo un punto panoramico sulla confluenza tra il Rio Pennavaira e il suo affluente Ferraia. Si piega a sinistra in discesa tra gli alberi (ringhiere in legno) e si raggiunge il fondo della valletta del Rio Ferraia; la si risale sul sentiero della condotta forzata proveniente dalla diga. Si giunge quindi ad un bivio; si va a destra e si arriva in breve alla spettacolare Cascata del Ferraia.
Il Rio Ferraia compie un salto unico verticale alto circa 25 di metri, atterrando in un’ampia pozza dalle acque limpide. Purtroppo, a causa della costruzione della diga, nei periodi di siccità tutta l’acqua viene convogliata nelle condotte forzate e la cascata rimane a secco.
Dalla cascata un breve sentiero sale alla sovrastante Arma do Cüppà, un’ampia caverna dall’imboccatura alta 13 metri e larga 32. Nella caverna sono stati trovati resti di uomini, animali e ceramiche di epoca preistorica. Sulla parete destra della grotta, nei periodi di piena, scende una cascata che ha colorato in modo singolare le rocce calcaree.
Si ritorna al bivio precedente e si sale a sinistra, lungo un sentiero che prende quota a svolte in un canalone, per poi spianarsi e raggiungere nuovamente la strada asfaltata che collega la Colla di San Giacomo a Caprauna. La si segue verso destra per pochi minuti, fino a trovare una diramazione sterrata che si stacca a destra. Si imbocca la sterrata, che scende con due tornanti nel bosco e raggiunge la Diga del Ferraia (780 m circa).
La diga, alta 10 metri, è stata costruita nel 1998 per irrigare i comuni di Ranzo, Aquila d’Arroscia e Borghetto d’Arroscia, che da sempre soffrono di carenza d’acqua nei mesi estivi. Il lago artificiale, posto in una bella valletta coperta da folti boschi, è frequentato dai pescatori.
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