Colle San Bernardo di Garessio – Bocchino delle Meraviglie – Monte Galero

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 760 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore
Ultima ricognizione: Ottobre 2016

Seguendo il percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri, si risale il boscoso versante nord-est del Monte Galero, poi si segue un panoramicissimo crinale di erba e rocce fino alla vetta della montagna. È la via più breve e frequentata per salire alla vetta.

Accesso

a) Si esce al casello autostradale di Albenga, da cui si continua in direzione di Garessio fino al Colle San Bernardo.
b) Dal casello autostradale di Ceva si seguono le indicazioni per Imperia, risalendo la bassa Val Tànaro. Giunti a Garessio si svolta a sinistra in direzione di Albenga, salendo in breve al Colle San Bernardo di Garessio (961 m).

Ampia sella posta sullo spartiacque principale alpino, attraversata dalla strada asfaltata che collega Albenga e Garessio. Nei pressi del valico si trovano numerose pale eoliche.

Itinerario

Si imbocca una strada sterrata che sale dolcemente verso sud-ovest, passando per un ampio spiazzo accanto ad una pala eolica (segnavia dell’Alta Via dei Monti Liguri). Si aggira nel bosco a tratti diradato un’altura tondeggiante, quindi si sale più decisamente con due tornanti. Lasciata a destra una diramazione diretta alla Cappella di Sant’Anna, la rotabile si porta sul versante marittimo dello spartiacque per aggirare il boscoso Monte Pennino. Si passa poco sotto ai ruderi delle Case Pamparino, quindi si prende quota in diagonale fino alla marcata sella del Bocchino delle Meraviglie (1191 m), dove si trova un bivio.

Prendendo la sterrata di destra si scende in pochi minuti alla Fontana delle Meraviglie, che sgorga nei pressi di un tornante. Parte della sorgente è captata ed è ad uso potabile, ma è ancora attivo lo sbocco principale, che fuoriesce da una specie di grotta in miniatura. Esso conserva ancora la caratteristica intermittenza che dà il nome alla sorgente: in un tempo di circa 6 minuti la sorgente pian piano diminuisce di portata, fino quasi ad asciugarsi, per poi riprendere improvvisamente vigore e riniziare il ciclo da capo.

Si imbocca la sterrata di sinistra, che scende brevemente per attraversare una valletta, poi si innalza con un tornante. Subito dopo si abbandona la rotabile per imboccare a sinistra la mulattiera dell’AVML, che si addentra nella faggeta. L’antica mulattiera, a tratti sorretta da muretti a secco in rovina, sale ripida con alcuni tornanti tra gli alberi, quindi scavalca un contrafforte e continua in diagonale. Dopo un breve tratto in piano si incontra un bivio.

La mulattiera principale, ancora segnalata con le bandierine dell’AVML, taglia con vari saliscendi, anche ripidi, verso sud-est. Ridottasi a sentiero, raggiunge lo stretto intaglio del Passo delle Caranche (1396 m), dove si incontrano i vari sentieri provenienti da Nasino, Martinetto e Cerisola.

Si abbandona l’AVML per girare a destra lungo un sentiero più diretto (segnavia A01b), che si innalza ripido tra i faggi con alcune svolte. Attraversato un boschetto di abeti, si sbuca all’improvviso sul contrafforte sud-est del Monte Galero in corrispondenza di una selletta (quota 1527). Qui si ritrova l’AVML, proveniente dal Passo delle Caranche, e la si segue verso destra salendo lungo il crestone, spoglio e dirupato sul versante sinistro e boscoso sulla destra. Si supera un tratto ondulato, poi si giunge ad un bel prato pianeggiante ai piedi del cono sommitale della montagna; un ripido sentierino risale tra erba e rocce l’ultimo tratto del costolone e porta alla croce di vetta del Monte Galero (1709 m).

Panorama verso la Val Tánaro dalla prima parte del percorso
Panorama verso la Val Tánaro dalla prima parte del percorso (2 ottobre 2016)
Salita nella faggeta verso il Monte Galero
Salita nella faggeta verso il Monte Galero (2 ottobre 2016)
Risalendo il cono sommitale
Risalendo il cono sommitale (2 ottobre 2016)
La croce di vetta del Monte Galero
La croce di vetta del Monte Galero (2 ottobre 2016)

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