Lago della Rovina – Bacino del Chiotàs – Rifugio Genova-Figari – Lago Brocan

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 500 m circa
Dislivello in discesa: 30 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2009

Dal Lago della Rovina un ripido sentiero risale un’alta bastionata di rocce e cespugli fino ad immettersi nell’ampia conca del Chiotàs, oggi occupata dall’omonimo lago artificiale. Si prosegue poi quasi in piano fino al Rifugio Genova-Figari e all’adiacente Lago Brocan, specchio d’acqua naturale circondato da una spettacolare cerchia di vette.

Accesso

Da Cuneo si va a Borgo San Dalmazzo, da cui si prosegue per la Valle Gesso. Superato Valdieri si gira a sinistra superando Entracque e continuando in direzione della frazione San Giacomo. Si supera l’ampio bacino artificiale della Piastra e si giunge ad un bivio: si trascura la strada per San Giacomo e si va a destra, risalendo il selvaggio Vallone della Rovina fino al parcheggio sulle sponde del Lago della Rovina (1539 m).

È un bel lago naturale di ampie dimensioni, originato probabilmente dallo sbarramento operato da due antiche frane (da cui deriverebbe anche il nome). Le dimensioni originarie del lago (800×400 m) sono state modificate dai lavori per costruire l’impianto idroelettrico Piastra-Chiotàs, in cui è coinvolto lo stesso Lago della Rovina; oggi esso presenta lunghezza di 550 m e larghezza di 300 m. Le acque del lago sono molto pescose. I lavori hanno coinvolto anche la Cascata delle Rovine: di giorno essa rimane attiva per questione di bellezza, mentre di notte viene chiusa per fare riempire l’invaso del Chiotàs.

​Itinerario

Si costeggia il lago e si raggiunge lo spiazzo posto a monte (quota 1545; tavoli e panche), ai piedi della bella Cascata delle Rovine. Trascurando la sterrata che si dirige verso sinistra (essa sale al Chiotàs con un giro molto più lungo, ed è in vari tratti interrotta da frane), si imbocca a destra il sentiero segnalato per il Rifugio Genova, indicato da un cartello. Si risale a tornanti un pendio erboso, in direzione della sovrastante bastionata rocciosa. Il sentiero poi prosegue con strette svolte, con tratti scavati nella roccia, brevi tratti acciottolati e alcune balzette rocciose attrezzate con ringhiere, cavi e gradini metallici. Con viste man mano più ampie ed aeree sulla sottostante conca del Lago della Rovina, si va a raggiungere la strada sterrata che si aveva trascurato in precedenza (quota 1900 circa). La si segue verso destra, congiungendosi presto con una stradina asfaltata, che va seguita in salita per poche decine di metri. Si imbocca quindi un’altra sterrata a sinistra, che scavalca il Colle di Laura (1982 m), sbarrato da una diga secondaria, e sbuca nell’ampia conca occupata dal Bacino del Chiotàs.

Il lago artificiale si estende per circa 550000 mq ed è sbarrato da due dighe: la principale è ad arco-gravità, ed è alta 130 metri, la secondaria si trova presso la selletta del Colle di Laura ed è alta una trentina di metri. Ha una capacità di circa 30 milioni di mc.

La strada contorna sulla sinistra l’ampio lago artificiale, con brevi saliscendi. Si lascia a sinistra il sentiero per il Colle di Fenestrelle e, con una breve salita tra erba e massi, si raggiunge il dosso dove si trova il Rifugio Genova-Figari (2010 m).

Il rifugio dispone di 65 posti letto e fornisce servizio di alberghetto in estate. Negli altri periodi è aperto un locale invernale che conta di 12 posti. Il rifugio originale, che fu il primo ad essere costruito nelle Alpi Marittime, si trovava nell’ampia conca erbosa che oggi è occupata dall’invaso del Chiotàs. Fu l’ENEL stessa a ricostruire il rifugio più a monte, dopo che l’edificio originale era stato inondato.

Si imbocca il sentiero per il Colle della Rovina e, con una breve discesa, ci si porta sulle sponde del Lago Brocan (2002 m).

È un bellissimo lago di origine glaciale posto in un’ampia conca circondata da alte vette rocciose. Si estende per circa 100000 mq ed è profondo al massimo 13 m. L’emissario si attiva solo in periodi di piena; generalmente l’acqua filtra attraverso il materiale morenico che chiude la conca a valle.

Il Lago della Rovina visto dall'alto
Il Lago della Rovina visto dall’alto (8 settembre 2009)
Il Rifugio Genova-Figari
Il Rifugio Genova-Figari (8 settembre 2009)

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