Vallone di Roccia Bianca – Monte Merdenzone – Cima Artesinera – Vallone di Roccia Bianca
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 460 m circa
Tempo: 3 – 3.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2020
Percorso ad anello relativamente breve ma molto panoramico, sulle cime minori a sud di Prato Nevoso. Non ci sono particolari difficoltà, a parte la ripida salita fuori sentiero alla Cima Artesinera, dove i segnavia sono poco visibili.
Accesso
Si esce dall’autostrada a Mondovì e, seguendo le indicazioni per gli impianti sciistici, si supera Villanova Mondovì e si giunge a Frabosa Sottana. Si continua a destra risalendo la Val Maudagna, poi si sale a sinistra fino a Prato Nevoso. Giunti al tornante presso il Colle del Prel, quasi in cima al paese, si abbandona la strada principale che svolta a sinistra verso il Monte Malanotte e si imbocca dritti la stretta diramazione per Bossea. La stradina entra nel vallone del Rio di Roccia Bianca tagliando in discesa; dopo circa 2,2 km si attraversa il fondo del vallone e, subito oltre, si trovano degli spiazzi in cui parcheggiare (quota 1566).
Itinerario
Poco più avanti rispetto agli spiazzi, sul lato a monte della strada, si trova l’imbocco di una pista sterrata che sale verso sud-ovest. In breve la pista guida ad una casetta isolata, dove si devia a sinistra. Salendo per tracce di bestiame lungo l’aperto versante erboso, si raggiunge la Colla di Mezzarina (1695 m).
Si tratta di un’ampia sella erbosa tra il vallone del Rio di Roccia Bianca e il vallone del Rio Camperi, tra la cupola sassosa del Monte Merdenzone e il rilievo erboso della Trucca delle Prè.
Girando a sinistra e rimontando il filo arrotondato del contrafforte verso la vetta del Merdenzone, si rintraccia un sentierino poco evidente segnalato con ometti di pietre. Il sentierino si sposta sul versante meridionale, procedendo a zigzag tra erba, massi e arbusti, poi piega a sinistra e sale lungo la massima pendenza. In pochi minuti si sbuca sulla cima del Monte Merdenzone (1764 m; 30 – 40 minuti dal parcheggio).
Tornati alla Colla di Mezzarina, si rimonta l’ampio spartiacque erboso in direzione sud-ovest. Dopo una breve salita, si supera un tratto pianeggiante, quindi si segue una traccia inerbita che si sposta sul versante meridionale; attraversato un pianoro, si giunge alla bella casetta in pietra in località le Prè (1720 m circa). Si continua dritti per prati in salita, quindi si prende una traccia di bestiame che taglia in piano, contornando la Trucca delle Prè sul versante meridionale.
Da qui è anche possibile salire lungo la massima pendenza per prati fino alla vetta della Trucca delle Prè (o Trucca delle Piè; 1797 m), sormontata da una grande croce in legno già ben visibile dal basso. Scendendo lungo il versante opposto per tracce, si scende alla sella di quota 1715 dove si ritrova il percorso principale descritto di seguito.
Tagliando in piano, ci si congiunge con un sentiero più marcato, proveniente da Bossea e indicato dal segnavia E08. Con una breve discesa il sentiero raggiunge l’ampia sella erbosa (quota 1715) che separa la Trucca delle Prè dalla ben più elevata Cima Artesinera. Qui si incontra una stradetta sterrata, che va seguita verso sinistra in salita. Con un tornante, la pista si porta sullo spartiacque tra Corsaglia e Maudagna, presso la sella di Pian dei Gorgh (1758 m).
Senza raggiungere la strada sterrata che collega Prato Nevoso alla Balma, si svolta a sinistra in direzione della Cima Artesinera. Si scavalca un dosso, quindi si percorre un tratto quasi pianeggiante e si giunge ad una dolina cosparsa di massi ai piedi del pendio sommitale. Lo si risale senza via obbligata, per vaghe tracce tra erba, rocce affioranti e radi arbusti, appoggiando prima leggermente a destra. Ci si tiene poi a sinistra per superare un varco attraverso una piccola balza rocciosa che attraversa tutto il pendio.
Infine si taglia verso destra fino al sovrastante crinale. Seguendolo verso destra si sorpassa una selletta, poi si continua per tracce che si mantengono sul lato destro per evitare alcune roccette (segnavia giallo-rossi dell’Itinerario Carsologico). La pendenza man mano diminuisce e si raggiunge la croce di vetta della Cima Artesinera (1922 m; 0.50 – 1.10 ore dal Monte Merdenzone).
Si scende lungo il crinale opposto, in direzione sud-ovest, fino alla successiva selletta. Qui si abbandona il crinale e si scende a destra nell’avvallamento erboso che separa la Cima Artesinera dalla Punta Alpet, quest’ultima riconoscibile per la presenza di una seggiovia. In pochi minuti si è sulla strada sterrata che collega Prato Nevoso alla Balma (quota 1845). La si segue verso destra, in direzione di Prato Nevoso, scendendo in diagonale sul versante nord della Cima Artesinera. Dopo poco più di 1 km si è nuovamente al Pian dei Gorgh (1758 m), dove si imbocca a destra la diramazione già percorsa all’andata.
Si scende alla sella di quota 1715 ai piedi della Trucca delle Prè, dove si abbandona il percorso dell’andata per continuare a sinistra sulla sterrata. Giunti all’Alpe Mezzarina (1702 m) la stradina termina. Si scende allora sul fondo del valloncello antistante e, dopo alcune decine di metri, sul lato destro idrografico, si rintraccia un vecchio sentiero sconnesso. Il sentiero supera il tratto incavato del valloncello, poi taglia sulla destra per pendii più aperti. In breve si raggiunge la casetta isolata già incontrata all’andata; con un ultimo tratto di strada sterrata si ritorna al punto dove si aveva lasciato l’automobile.
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