SP8 per Vobbia – Sentiero dell’Acquapendente – Colletto del Reopasso – Crocefieschi

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 480 m circa
Dislivello in discesa: 120 m circa
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Marzo 2018

Il Sentiero dell’Acquapendente è il vero e proprio “sentiero segreto” del Reopasso: parte dalla strada provinciale della Val Vóbbia, risale il vallone del Rio delle Scabbie (uno dei luoghi più selvaggi ed appartati dell’intero Appennino Ligure) per poi attraversare il versante orientale delle Rocche, altrimenti privo di passaggi praticabili. Si tratta di un sentiero sconosciuto ai più, neanche segnalato sulle carte; strano, perchè il suo imbocco da monte (cioè dal Colletto ai piedi della Biurca) è evidentissimo. Nonostante la segnaletica lasci a desiderare, il sentiero è quasi sempre evidente, e non è neanche particolarmente impervio: le difficoltà sono concentrate nel tratto iniziale, e sono causate dalla mancanza di manutenzione (piccole frane, tronchi caduti…).
Il sentiero ha numerosi motivi di interesse, come l’ambiente selvaggio e solitario, lo spettacolare orrido del Rio delle Scabbie o il belvedere sul Castello della Pietra. La principale attrattiva è la Cascata dell’Acquapendente, che precipita con un salto verticale di 40 metri. C’è però l’inghippo: quando la cascata è al massimo della portata, il guado iniziale sul Torrente Vóbbia è impraticabile. Se si vuole vedere la cascata al massimo dello splendore conviene quindi percorrere l’itinerario in senso inverso, partendo da Crocefieschi; in questo caso si consiglia di non scendere fino all’orrido del Rio delle Scabbie che, con terreno fangoso e rocce umide, può diventare pericoloso.

Accesso

Si esce al casello autostradale di Isola del Cantone, da cui si imbocca la strada per Vòbbia. Superato il parcheggio per il Castello della Pietra si prosegue ancora per 1,2 km fino a trovare uno spiazzo sulla destra. Qui si parcheggia (quota 440 circa).

Itinerario

Nei pressi dello spiazzo si trova l’indicazione, spesso abbattuta, per l’Acquapendente, e si rintraccia un sentierino che scende in breve nel greto del Torrente Vóbbia (quota 421). Si guada il torrente (guado praticabile a piedi nudi o con gli stivali, a meno che il torrente non sia particolarmente in secca) e si giunge allo sbocco del Rio delle Scabbie. Sulla sinistra si trova l’imbocco del sentiero, qui nuovamente segnalato (tacche bianche), che si innalza ripido tra gli alberi. Si gira poi a destra e si effettua un lungo traverso, alti sulla destra idrografica del rio. Qui si incontrano alcuni tratti difficoltosi a causa di tronchi caduti e passaggi franati. Superati due brevi tratti attrezzati con cavo metallico, il sentiero scende in diagonale fino al Rio delle Scabbie, che si guada subito a monte di un pittoresco orrido (quota 470 circa).

Da un punto panoramico con ringhiera pochi metri prima del guado si possono osservare le bellissime marmitte e altre forme di erosione scavate dal torrente.

Attraversato il rio, il sentiero risale sul versante opposto, che all’inizio è ripidissimo e in parte roccioso, poi si fa lievemente più dolce. Ci sono numerosi tratti scalinati, ma non bisogna fidarsi ciecamente dei cedevoli gradini in legno. Con un tratto in obliquo verso destra si giunge su una spalla che offre una bellissima vista frontale sul Castello della Pietra. Si ritorna poi a sinistra in ripida salita. Più in alto il sentiero spiana, tagliando verso sud-ovest, ingombro di altri tronchi caduti che in alcuni casi obbligano a scomodi aggiramenti. Superati alcuni piccoli impluvi, si giunge su un costone un po’ più marcato, dove si trova un ometto di pietre.

Scendendo a sinistra lungo il costone per alcune decine di metri si raggiunge il belvedere sulla Cascata dell’Acquapendente. Quando il torrente è ricco d’acqua lo spettacolo è indescrivibile, ma anche nei periodi di secca vale la pena ammirare l’impressionante salto verticale di 40 metri. Il continuo passaggio dell’acqua (un velo d’acqua c’è sempre, anche quando la cascata sembra in secca) ha depositato sulla parete un’enorme concrezione calcarea panciuta.

Continuando sul sentiero, si costeggiano alcune paretine di conglomerato. In breve si giunge in breve presso il primo dei due rii che pochi metri più in basso si uniscono a formare la Cascata dell’Acquapendente (quota 575).

Se la deviazione per il belvedere fosse stata persa, basta arrivare fin qui e poi tornare indietro per circa 100 metri, fino sul costone che si deve scendere.

Si guadano i due ruscelli, quindi si inizia a risalire abbastanza ripidamente tra i castagni, con molti tornanti. Si raggiunge quindi il filo del costone che delimita a sud-est il vallone del Rio delle Scabbie. Seguendo il costone, si supera un tratto in piano, poi si prosegue in ripida salita. A tratti il bosco si apre lasciando spazio a vedute aeree sulla Val Vóbbia. Ad un bivio si gira a sinistra, quindi si arriva ai piedi di un dirupo. Si taglia in diagonale alla sua base e ci si porta ad un bel punto panoramico con panchina in legno (quota 825).
Da qui ha inizio il cosiddetto “Sentiero del Benomo“, che taglia tutto il versante orientale delle Rocche del Reopasso. Dal traverso si hanno bellissimi panorami sulla Val Vóbbia e viste inconsuete sui versanti “nascosti” della Carega do Diao, della Biurca e del Grillo. Il sentiero è sempre piuttosto ampio e mai esposto, e procede in piano tra boschetti, selvaggi canaloni e zone rupestri. Al suo termine, una breve discesa porta al Colletto (815 m), tra la Biurca Sud e il Grillo. Qui si trovano tavolo e panche in legno.

Qui si incontra il segnavia “quadrato giallo vuoto“, che collega Crocefieschi alla Carega do Diao. Seguendolo verso destra si può raggiungere la cima della Biurca Nord (940 m) in circa mezz’ora, e la Carega do Diao (958 m) in tre quarti d’ora.

Si segue il quadrato giallo vuoto verso sinistra, su un sentiero quasi pianeggiante che aggira il Grillo sul versante occidentale. Superata la selletta successiva, si aggira ad ovest anche il Monte Castello, andando a confluire in una comoda strada sterrata. La strada scende dolcemente, gira verso sinistra e conduce alla Cappella della Madonna della Guardia (768 m). Da qui, su strada asfaltata, si scende in breve nel centro di Crocefieschi, e lo si attraversa fino alla strada provinciale per Busalla e Vóbbia (742 m).

L’orrido del Rio delle Scabbie
L’orrido del Rio delle Scabbie (13 marzo 2018)
Panorama sul Castello della Pietra
Panorama sul Castello della Pietra (13 marzo 2018)
La Cascata dell’Acquapendente
La Cascata dell’Acquapendente (13 marzo 2018)
Panorama sulla Val Vóbbia dal “Sentiero del Benomo”
Panorama sulla Val Vóbbia dal “Sentiero del Benomo” (13 marzo 2018)

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