Réchy – Gorge de la Rèche – Itravers – Réchy
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 450 m circa
Tempo: 2.30 – 3.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2023
Si tratta di un breve percorso ad anello che si svolge nella parte inferiore della Val de Réchy. La salita si svolge nella gola del torrente, dove si trovano una miniera ed una spettacolare cascata (purtroppo inaccessibile al momento del mio sopralluogo). Il ritorno invece si snoda attraverso boschi misti di latifoglie e vigneti, con bei panorami sul Vallese centrale.
Accesso
a) Si esce dall’autostrada a Sion Est, quindi si seguono le indicazioni per Bramois. Aggirato Bramois, si prosegue dritti lungo la strada principale, che passa nei pressi di Grône e Granges. Si devia poi a destra per Réchy.
b) Usciti dall’autostrada a Sierre Ouest, si seguono le indicazioni per Chalais. Si attraversa il ponte sul Rodano, poi si gira a destra. Si prosegue lungo la strada principale fino a trovare sulla destra la deviazione che porta a Réchy (524 m).
Il paese è stato edificato sul conoide alluvionale formato dalla Rèche, che in questo punto sbuca nell’ampio fondovalle del Rodano.
Itinerario
Dalla piazza centrale di Réchy si imbocca Rue des Moulins, che costeggia la Rèche sulla sponda destra idrografica. Dopo pochi minuti, ad un bivio, si va a destra, attraversando la Rèche su un ponticello. Si prosegue a sinistra in salita, uscendo dal paese e affiancando il torrente; si passa accanto ad una briglia per smorzare l’effetto delle piene, quindi si effettua un tornante. Poco dopo (quota 570 circa) si abbandona la stradina asfaltata per imboccare a sinistra una carrareccia indicata da numerose paline.
La carrareccia, caratterizzata dalle stazioni di una via crucis, porta ad una piccola edicola sacra con croce di legno. Ci si addentra quindi nella Gorge de la Rèche, ombrosa e boscosa: si lascia a sinistra un ponticello e si prosegue su un largo sentiero che costeggia la Rèche. Si passa sotto ad una parete verticale dove si trovano alcune prese dell’acqua, quindi si giunge all’ingresso della Mine de Grône (620 m circa).
Si tratta di una miniera di carbone, attiva tra il 1858 e il 1957. Nel momento di massimo splendore, intorno agli anni ’20, era tra i principali poli di produzione di carbone del cantone Vallese. Negli anni ’80 ci furono progetti, poi abbandonati, di riaprirla.
Lasciata a sinistra un’altra diramazione che attraversa il torrente, si prosegue quasi in piano per alcune decine di metri fino ad un altro bivio (639 m).
Sulla sinistra si diparte il sentiero che porta al punto panoramico sulla Chute de la Rèche, una delle cascate più spettacolari del Vallese, che precipita per circa 100 metri da una balza verticale di dolomie. Al momento del mio sopralluogo (novembre 2023) il sentiero era interrotto a causa di una frana, e la cascata era irraggiungibile.
Si va quindi a destra in ripida salita nel bosco misto, inerpicandosi per il fianco sinistro idrografico del vallone. Dopo alcuni tratti lungo la massima pendenza il sentiero taglia a sinistra, attraversa alcuni valloncelli, e guadagna un costone pianeggiante (855 m).
Andando brevemente a sinistra si può salire su un piccolo dosso, che si affaccia a picco sulla parete da cui precipita la Chute de la Rèche. La cascata è comunque invisibile, ma si ha una vista aerea sul fondovalle e un bel panorama sul versante opposto della valle del Rodano, con Crans-Montana e il Mont Bonvin.
Si gira a destra seguendo il costone boscoso, che subito si impenna. La ripida salita porta fino ad un prato dove sorgono due cascine. Qui si gira a sinistra a mezza costa, su una traccia un po’ incerta che costeggia a valle la proprietà privata delle cascine. Dopo poco più di 100 metri si piega a destra e si incontra una strada sterrata. La si segue verso sinistra per alcune decine di metri, quindi si svolta a destra. Un breve sentiero che porta alla sovrastante strada asfaltata, che collega Itravers a Vercorin (località les Moulins; 955 m). Si attraversa la strada e, pochi metri più a destra, si riprende il sentiero segnalato che sale nel bosco. In breve si raggiunge un canale artificiale (Bisse de Grône) e lo si segue verso destra.
Il Bisse de Grône è già citata in un documento del 1398. Nel corso dei secoli ha subito numerosi lavori di restauro e rinnovamento, in particolare tra la fine del XIX secolo e la seconda metà del XX secolo. Ad oggi, la prima parte dell’acquedotto è coperta dalla strada che collega Itravers e Vercorin.
Dopo alcune centinaia di metri, il sentiero che costeggia la canaletta diventa una stradina. Si incontrano quindi le prime case di Itravers (950 m circa). Ad un bivio si abbandona il Bisse de Grône per scendere a destra su una stradina tra case sparse. Si ritrova la strada asfaltata principale in corrispondenza di una fermata dell’autobus (quota 927). Sul lato valle della strada, si imbocca il Chemin d’Itravers, che all’inizio è uno stradello asfaltato. Si incontrano quindi due crocevia, dove si va sempre dritti lungo una pista sterrata.
La pista attraversa un lembo di bosco, quindi giunge presso alcuni frutteti, dove si biforca. Si piega a destra e si rientra nel bosco, quindi si effettua un tornante e si incontra una rotabile asfaltata. Si segue l’asfalto verso destra per circa 600 metri, fino ad un tornante (località Cornillon; 736 m), quindi si imbocca ancora a destra una stradina sterrata. La sterrata scende in diagonale, incrocia un’altra pista, poi raggiunge la sella a monte di un’altura conica sormontata da una croce (quota 700 circa).
Appoggiando a destra, si scende tra i vigneti, poi si effettua un ampio semicerchio verso sinistra per contornare l’altura conica. La stradina scende con un lungo tornante, poi diventa asfaltata. Con altri due tornanti si entra nel bosco, e si raggiunge il bivio di quota 570 già incontrato all’andata. Da lì in breve si scende nuovamente a Réchy.




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