Forca di Presta – Rifugio Zilioli – Monte Vettore
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 941 m
Tempo: 2.45 – 3.15 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2014
È la via più breve e facile per salire sul Monte Vettore, signore dell’Appennino Umbro-Marchigiano. La salita è lunga e un po’ monotona, su un battuto sentiero per vaste praterie e ghiaioni, ma offre panorami assolutamente sconfinati ed attraversa ambienti molto suggestivi.
Accesso
a) Raggiunto Ascoli Piceno, si prosegue lungo la strada statale della Forca Canapine fino ad Arquata del Tronto, dove si svolta a destra (direzione Castelluccio di Norcia) salendo alla Forca di Presta.
b) Raggiunta Norcia, si imbocca la strada statale per la Forca Canapine, poi si devia a sinistra per Castelluccio di Norcia. Poco prima del paese si imbocca a destra la diramazione che attraversa la piana e sale alla Forca di Presta (1536 m).
Importante valico sullo spartiacque principale della catena appenninica, che interrompe a sud il massiccio dei Monti Sibillini: le cime a meridione sono decisamente meno elevate e hanno una morfologia nettamente più dolce.
Itinerario
Si segue il segnavia 101. Dal valico si imbocca l’ampio sentiero sassoso indicato dalla palina segnavia; si sale decisamente per ampie praterie, tenendosi nei pressi della cresta spartiacque e aggirandone i dossi in genere sul versante umbro. La salita si fa poi più ripida, con alcuni tornanti; un dosso più cospicuo viene contornato sul versante marchigiano con un lungo traversone. Si giunge così ad una selletta (quota 1923), dove sorgeva la Croce Zilioli.
Al momento della mia ricognizione (luglio 2014), della croce non c’era alcuna traccia.
Si aggira il Monte Vettoretto sul lato umbro, con alcuni tratti abbastanza ripidi, poi si sbuca sull’ampia sella pianeggiante subito a monte.
L’arrotondata cima del Monte Vettoretto (2051 m), segnalata da una piramide di pietre, può essere raggiunta con una brevissima deviazione a destra.
Il sentiero prosegue in salita dolce in diagonale lungo un ripidissimo versante di erba e ghiaie. Più in alto la traccia si impenna improvvisamente e supera alcune rampe molto ripide in cui scalini di legno aiutano la salita. Dopo un altro tratto in diagonale non molto ripido, si piega a sinistra e si raggiunge il Rifugio Zilioli, posto sull’ampia Sella delle Ciáule (2254 m).
Il rifugio è dedicato all’alpinista Tito Zilioli, che perse la vita su questi versanti il 30 marzo 1958. Può essere utilizzato richiedendo le chiavi alle sezioni CAI di Ascoli Piceno e Perugia, nel periodo compreso tra il 1° maggio ed il 30 ottobre. Nei pressi del rifugio crescono le stelle alpine di varietà appenninica.
Trascurando i sentierini per la Cima del Redentore ed il Lago di Pilato si imbocca l’ampio sentiero segnalato che si dirige verso l’evidente cupolone sommitale del Monte Vettore. Si attraversa in piano la Sella delle Ciàule, poi si risale direttamente un faticoso costone di ghiaie e rocce rotte. Il sentiero poi prende quota con vari tornanti, portandosi nei pressi di una grande croce; la si lascia a destra e, risalendo per ghiaiette ancora qualche decina di metri, si raggiunge la vetta del Monte Vettore (2477 m).
Torna a: Monti Sibillini