Colla di Praglia – Colle Gandolfi – Monte Penello

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 160 m circa
Dislivello in discesa: 50 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Novembre 2015

È il percorso più comodo e semplice per raggiungere il Monte Penello, anche se è un po’ monotono: si parte già in quota, dagli adiacenti Piani di Praglia, e si segue la sterrata dell’Alta Via dei Monti Liguri.

Accesso

a) Dal casello di Genova Bolzaneto si va a Pontedecimo, da cui si sale alla Colla di Praglia.
b) Dal casello di Masone si gira a sinistra per Campo Ligure, da dove si sale verso le Capanne di Marcarolo. Poco prima delle capanne si svolta a destra attraversando gli altopiani di Marcarolo fino alla Colla di Praglia (881 m).

​Itinerario

Alla Colla di Praglia, dalla strada principale, si diparte verso sud una stradina asfaltata (segnavia dell’Alta Via dei Monti Liguri), che scende dolcemente ad una selletta, poi aggira una gobba sul versante est e diventa sterrata. Si scende alla sella della Colla del Canile (851 m), dove si incontra il segnavia “quadrato rosso vuoto” che sale da San Martino di Paravánico.

Da qui, seguendo il crinale verso sud lungo la traccia di un metanodotto, si può raggiungere in una decina di minuti il Monte Sejeu (959 m). Scendendo dalla sommità verso sud-sud-est ci si ricongiunge all’Alta Via presso la Colla del Proratado.

Si prosegue lungo la stradetta sterrata che aggira ad est anche il Monte Sejeu, sorpassa la selletta erbosa che lo divide dal Monte Proratado e in breve raggiunge la Colla del Proratado (881 m), dove si lascia a sinistra la carrareccia che scende verso Lencisa.

Il Monte Proratado (928 m) può essere salito in una decina di minuti svoltando a sinistra e seguendo un ampio dorso con erba e roccette affioranti.

Continuando dritti lungo la sterrata che sale dolcemente tra erba e rocce affioranti, si raggiunge un ampio costone.

Un sentierino sulla destra, ben segnalato con ometti di pietre, scavalca un ampio dosso e poi sale alla panoramica cima del Bric dell’Orologio (939 m), dove si trovano una panca, una piramide di pietre ed una piccola croce.

La sterrata contorna dall’alto l’ampia conca che separa il Bric dell’Orologio dal Monte Foscallo, poi sale più decisamente fino ad un ripiano. Con un breve saliscendi, si contorna ad oriente la vetta del Monte Foscallo.

Salendo per prati a destra si può raggiungere in pochi minuti la vasta cima del Monte Foscallo (988 m), segnalata da un bastone. Il Foscallo è una poco appariscente cupola erbosa che emerge proprio nel mezzo degli altopiani della Scaggia. È poco frequentato perchè risente della grande notorietà dei vicini Monte Penello e Punta Martín.

La sterrata scende dolcemente, aggirando ad ovest una gobba erbosa e raggiungendo l’ampia sella del Colle Gandolfi (938 m). Qui si abbandona l’AV che scende verso destra diretta al Passo del Turchino e si prosegue lungo un’ampia sterrata un po’ sconnessa che, risalendo un ampio versante erboso, guida in breve sulla cima del Monte Penello (995 m).

Panorama dal Monte Sejeu, con il Monte Proratado e la Madonna della Guardia
Panorama dal Monte Sejeu, con il Monte Proratado e la Madonna della Guardia (3 aprile 2011)
Il Monte Foscallo visto dai pressi del Bric dell'Orologio
Il Monte Foscallo visto dai pressi del Bric dell’Orologio (29 novembre 2015)
Panorama verso nord dal Monte Foscallo
Panorama verso nord dal Monte Foscallo (19 luglio 2011)
Panorama verso est dai pressi del Colle Gandolfi
Panorama verso est dai pressi del Colle Gandolfi (10 febbraio 2016)

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