Pian del Colle – Col des Acles – Pas des Rousses – Guglia del Mezzodì – Cima della Sueur

Caratteristiche

Difficoltà: E fino al Col des Acles, poi EE
Dislivello in salita: 1370 m circa*
Dislivello in discesa: 150 m circa*
Tempo: 4 – 4.45 ore*
Ultima ricognizione: Agosto 2019
*Dislivelli e tempi si riferiscono all’itinerario completo, con salita di entrambe le vette

Bella camminata, relativamente poco frequentata. Si percorre il Vallone Guiaud per stradine sterrate e buoni sentieri, fino ai bellissimi altopiani di erba, massi e larici del Col des Acles. Da qui i più esperti possono avventurarsi sul sentierino che porta al Pas des Rousses e alle cime della Guglia del Mezzodì e della Cima della Sueur. La Guglia del Mezzodì è relativamente agevole; per arrivare alla Cima della Sueur invece bisogna superare un traverso piuttosto esposto.

Accesso

a) Usciti dall’autostrada a Bardonecchia, si imbocca la strada per il Colle della Scala e la Valle Stretta, superando Melezet. All’inizio dell’ampia conca di Pian del Colle, presso il campeggio, si nota sulla sinistra l’imbocco di una strada sterrata; qui si parcheggia.
b) Proveniendo da Briançon, si segue per un breve tratto la strada del Colle del Monginevro, poi si gira a sinistra per risalire la Val de la Clarée in direzione di Nevache. Poco prima di Roubion si devia a destra scavalcando il Colle della Scala e scendendo al Pian del Colle; si attraversa la conca e, presso il campeggio, si nota sulla destra una sterrata. Qui si parcheggia (1432 m).

Itinerario

Si imbocca la sterrata (segnavia CAI 710, tacche rosa e blu), lasciando subito a sinistra una diramazione e procedendo accanto all’alveo della Comba della Gorgia. Attraversando il rio, si aggira sulla sinistra una massiccia diga in pietrame (si tratta di una cassa di espansione per limitare le disastrose piene del torrente) e si entra nel bosco di larici. Con un’ampia curva verso sinistra, la stradina sterrata abbandona il vallone della Comba della Gorgia e sale decisamente alla Grangia Teppa (1640 m; fonte). Poco dopo si incontra un bivio e si continua a destra, salendo ripidamente con alcune svolte.
Con alcuni tratti in piano alternati a ripide rampe, la pista entra nel Vallone Guiaud, e ne rimonta il fianco sinistro idrografico tra bosco e piccole radure. Oltrepassata la Grangia Guiaud (1786 m), si piega ancora a destra passando accanto ad un cartello di divieto d’accesso. Si lascia a destra una diramazione per la Tour Jaune de Barabbas e, proseguendo in dolce salita tra i larici, si giunge ad un altro bivio (quota 1850 circa). Si trascura la pista principale per prendere a destra il sentiero per il Col des Acles, che sale decisamente nel bosco man mano più rado. Contornato un piccolo avvallamento, si attraversa il rio che lo percorre (in genere in secca: l’acqua sgorga copiosa pochi metri sotto). In alto a destra iniziano a comparire gli irregolari e suggestivi pinnacoli intorno alla Tour Jaune de Barabbas, e il castello roccioso della Guglia del Mezzodì.
Si attraversa un altro rio, quindi si taglia in diagonale fino all’imbocco di una piccola conca prativa pianeggiante, che si contorna sulla destra. Giunti al suo termine si piega a destra e si sale dolcemente con belle viste sulla parete della Guglia del Mezzodì e sulla Punta Charrà. Ad un primo bivio si va a destra, quindi si giunge ad un secondo bivio con paline escursionistiche; si abbandona il segnavia 710, diretto all’intaglio orientale del Col des Acles e al Passo della Mulattiera, e si prosegue a destra (segnavia GR5B, indicazioni per il Colle della Scala). In poche decine di metri si giunge all’intaglio occidentale del Col des Acles (o Col de la Pertusa; 2217 m).

Si tratta di un’amplissima sella posta sulla cresta di confine, tra la piramidale Punta Charrà e il blocco della Guglia del Mezzodì e della Cima della Sueur. Ci sono due intagli principali: quello occidentale, più basso, è di scarsa importanza; quello orientale, più elevato, è invece attraversato dall’antica mulattiera che collega il Vallone Guiaud con il Vallon des Acles ed è presidiato da postazioni militari in rovina.

Qui, invece che proseguire lungo il sentiero segnalato, che ritorna verso nord in direzione del Vallone Guiaud, si prende a sinistra una diramazione (ometti) che attraversa l’intaglio, portando sul versante francese. Appena oltre l’intaglio si trova un altro bivio; si lascia a sinistra la traccia che scende verso i Chalets des Acles e si imbocca a destra un sentierino (ometti) che contorna un piccolo dosso, poi scende brevemente ed attraversa una piccola pietraia. Procedendo tra massi e radi alberi, il sentierino si fa più evidente e si porta sul versante meridionale della Guglia del Mezzodì; lo si percorre con brevi saliscendi, attraversando alcuni ripidi colatoi ghiaiosi.

Ad inizio stagione, quando le ghiaie sono più mobili e i canaloni sono più incisi a causa dello scioglimento delle ultime nevi, l’attraversamento di essi può essere difficoltoso. Durante la mia ricognizione, invece, non si è presentato alcun problema.

Dopo un tratto esile su pendio ghiaioso ai piedi di balze rocciose, il sentiero entra in un vallone più marcato, che scende direttamente dal sovrastante Pas des Rousses. Si attraversa il fondo ghiaioso del vallone e, subito oltre, si trova un bivio (quota 2256). Si gira a destra, si rimonta il fondo del vallone per pochi metri, poi lo si riattraversa e si inizia a salire in diagonale su un versante di ghiaie ed erba. Il sentiero prende quota con lunghi e regolari tornanti; all’inizio c’è ancora qualche tratto esile, poi il versante si fa man mano più dolce e la traccia più larga. Ci si sposta progressivamente a ovest, poi, con un ultimo traverso verso destra tra ghiaie giallastre e rossastre, si arriva al Pas des Rousses (2518 m).

Si tratta del punto più basso del lungo crinale di rocce rotte e ghiaie che unisce la Cima della Sueur alla Guglia del Mezzodì. Tutto intorno si trovano resti di trincee e reticolati, risalenti all’ultimo conflitto mondiale. Il toponimo si riferisce al colore delle ghiaie e dei torrioni rocciosi che si trovano intorno al valico: si tratta di brecce e carniole, che, con il loro colore giallastro o rossiccio, contrastano con il grigio e il biancastro delle dolomie circostanti.

Qui il percorso si biforca nelle “vie normali” alle due vette.

Via normale alla Guglia del Mezzodì

Si prosegue a destra (est) sul sentiero principale, che si mantiene nei pressi del crinale. Passando accanto ad alcuni curiosi torrioni (di cui uno bucato), la pendenza aumenta, e il sentiero si sposta in diagonale sul versante francese. Raggiunte le roccette sommitali, si passa accanto ad una trincea marcata da un paletto. Pochi metri su elementari roccette portano alla vetta dell Guglia del Mezzodì (Rocher de Barabbas; 2621 m; 10 – 15 minuti dal Pas des Rousses), marcata da una curiosa croce.

Via normale alla Cima della Sueur

Si abbandona il sentiero principale e si svolta bruscamente a sinistra (ovest) seguendo il crinale. Si aggira un dosso rossastro sul versante francese, poi si scende brevemente ad una selletta. Da qui si imbocca una traccia che sale molto ripida tra ghiaie e lastroni, poi gira a destra e, passando tra alcune roccette, si riporta sul crinale. Il successivo tratto roccioso viene aggirato nuovamente a sinistra: in questo traverso un po’ esposto il sentiero è ridotto ai minimi termini (traccia larga a malapena come uno scarpone) e richiede molta attenzione.
Dopo poche decine di metri il versante ritorna più dolce e riappare alla vista la Cima della Sueur; il sentiero, ora ben marcato, sale in diagonale e si porta sulla cresta sud della montagna. Si piega a destra e, in pochi metri, si sale al segnale di vetta della Cima della Sueur (Sommet du Guiau; 2657 m; 30 –40 minuti dal Pas des Rousses).

La Grangia Teppa e l'Aiguille Rouge
La Grangia Teppa e l’Aiguille Rouge (25 agosto 2019)
La Tour Jaune de Barabbas
La Tour Jaune de Barabbas (25 agosto 2019)
La Guglia del Mezzodì vista dai pressi del Col des Acles
La Guglia del Mezzodì vista dai pressi del Col des Acles (25 agosto 2019)
La Cima della Sueur vista dal Pas des Rousses
La Cima della Sueur vista dal Pas des Rousses (25 agosto 2019)
Il Vallon des Acles visto dalla Cima della Sueur
Il Vallon des Acles visto dalla Cima della Sueur (25 agosto 2019)

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