Ponte Vecchio (Piana Crixia) – Valgiberta – Roncaste – Ferrieto – Ponte Vecchio
Caratteristiche
Difficoltà: T
Dislivello in salita: 250 m circa
Tempo: 1.45 – 2.15 ora (intero anello)
Ultima ricognizione: Febbraio 2022
Si tratta di un breve giro ad anello, percorribile in mezza giornata, che si snoda nel cuore del Parco Naturale Regionale di Piana Crixia. Seguendo comodi sentieri per bassi crinali collinari, si visitano alcune suggestive aree calanchive, si osservano bei panorami, e si incontrano i curiosi muriòn, funghetti di pietra dovuti all’erosione.
Accesso
a) In treno fino a Piana Crixia; dalla stazione ferroviaria si attraversa il Fiume Bórmida di Spigno, poi si segue a destra la strada statale raggiungendo in pochi minuti la frazione Ponte Vecchio.
b) In automobile, usciti dall’autostrada al casello di Altare, si gira a destra in direzione di Cairo Montenotte, Dego e Piana Crixia. Si parcheggia in frazione Ponte Vecchio, presso il bivio per Cortemilia e Alba.
c) In automobile, da Acqui Terme si risale la Val Bórmida fino a Bistagno. La strada principale prosegue a sinistra lungo la Val Bórmida di Spigno, superando Montechiaro Piana, Spigno, Merana e arrivando a Piana Crixia. Si parcheggia in frazione Ponte Vecchio (267 m), presso il bivio per Cortemilia e Alba.
Itinerario
In corrispondenza del bivio, sul lato nord della strada, si imbocca la stradina per la località Rossi (segnavia 1, “Sentiero delle Creste”, percorso MTB “Manlio Franza). Salendo lungo la stradina, si giunge ad un bivio presso un muro. Si abbandona l’asfalto e si prosegue dritti lungo una carrareccia, poi al bivio successivo si va a sinistra in salita tra boschetti, radure e filari di alberi da frutto. Dopo un tratto ripido, l’ampia traccia monta su una cresta calanchiva, che offre uno spettacolare panorama sui calanchi circostanti e sul fondovalle della Bórmida di Spigno.
Lasciando in basso a sinistra un piccolo stagno e il podere Valgiberta, si giunge ad un bivio (quota 359). Si lascia a sinistra la pista che scende verso il podere Valgiberta e, in pochi metri, si trova un altro bivio. Si trascura a destra il “Sentiero delle Creste” e si imbocca a sinistra il sentiero con segnavia 2. Dopo una breve rampa molto ripida, si taglia il boscoso versante sud-ovest del Monte Bergone, passando poco sotto alla vetta. Si attraversa una selletta (quota 411), si aggira a destra la gobba successiva, poi si contorna a sud-ovest anche il Bric Roncaste. Salendo dolcemente, si guadagna lo spartiacque tra il vallone del Rio della Madonna e la conca di Merana; a destra, tra gli alberi, si nota il rilievo di San Fermo sovrastato dalla caratteristica torre omonima. Si aggira a nord un piccolo rilievo, poi si percorre l’ampia sella di Roncaste (420 m).
Giunti ai piedi del Bric Rolando, si incontra una strada sterrata; la si segue verso sinistra per pochi metri, poi si gira ancora a sinistra lungo una pista secondaria che taglia in piano nel bosco. In pochi minuti si raggiunge un costone percorso da un metanodotto, e lo si segue verso sud in dolce discesa. La sterrata si abbassa poi a destra con due tornanti tra i pini, quindi ritorna a sinistra doppiando un costone assai panoramico.
In corrispondenza del costone, a monte della strada sorgono alcuni caratteristici muriòn: curiosi funghetti di roccia formati da un “cappello” di conglomerato fine, più resistente all’erosione, e da un “gambo” di arenarie grossolane, che è più tenero e facilmente erodibile. A differenza di molte altri funghi e piramidi di terra, i muriòn hanno forme molto irregolari e caratteristiche.
Scendendo in diagonale con percorso panoramico, si passa a monte di un capannone; la stradina diventa asfaltata e scende tra le case di Ferrieto fino ad un bivio (quota 303; pannello del parco). Si svolta a sinistra di quasi 180 gradi, lungo una sterrata che taglia in piano verso il fondo di un ampio valloncello. Si attraversa il piccolo Rio Lava, poi si procede sul margine destro di un ampio prato a sfalcio. Con una breve salita si guadagna una selletta tra due valloncelli (321 m).
Si piega decisamente a destra lungo una traccia poco evidente, che scende dolcemente passando alla base di alcuni piccoli calanchi. Si contorna la recinzione di una casetta, quindi si confluisce in una strada sterrata. Attraversato un rio, si incontra una sterrata più ampia, che va seguita verso destra. Con una breve discesa, si raggiunge la strada provinciale (località Vignola; 278 m). Seguendola verso sinistra per circa 600 m, si ritorna a Ponte Vecchio.
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