Difficoltà: E/EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 450 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2025

Si tratta di un percorso ad anello relativamente breve e poco faticoso, che permette di visitare il caratteristico Monte Penna. La prima parte si svolge per comode stradine sterrate e asfaltate. In seguito, si guadagna lo spartiacque tra Dolo e Secchiello e lo si segue fedelmente, scavalcando alcune cime secondarie e infine il Monte Penna. Durante la salita alla vetta si incontra l’unico passaggio difficoltoso dell’escursione: un breve tratto su roccette gradinate attrezzato con catena.

Usciti dall’autostrada a Modena Nord, si segue la superstrada per Sassuolo. Giunti al suo termine, alla rotonda, si gira a destra lungo la SP467 in direzione di Reggio Emilia. Si supera il ponte sul Fiume Secchia, quindi si svolta a sinistra lungo la strada per il Passo delle Radici, che ne risale la valle. A Ponte Secchia si devia a destra in direzione di Castelnovo ne’ Monti, e si prosegue sulla strada principale fino a trovare la diramazione a sinistra che sale a Cávola. Salendo ancora, si guadagna la dorsale di Toano, dove si gira a destra trascurando le indicazioni per il paese. Giunti a Quara, si va a sinistra fino a Gova; da lì si sale a destra e, passato Sorba, si giunge a Novellano. Si trascura la prima diramazione per il paese e si imbocca la seconda, parcheggiando quasi subito in corrispondenza del piccolo cimitero (992 m).

Dal cimitero di Novellano, si segue la stradina asfaltata in discesa per alcune decine di metri, fino ad un tornante. Abbandonando l’asfalto, si imbocca a destra una stradina sterrata (segnavia CAI 611b) che taglia in dolce salita tra boschetti e prati a sfalcio. Si attraversano due ruscelli e si giunge presto alla Maestà della Sorgiva di Rivano (997 m), dove si trovano: un’edicola sacra, una fonte e tavoli e panche per il picnic.
La carrareccia taglia lungamente a mezza costa, con dolci saliscendi, quindi raggiunge un costone dove si trova un crocevia (quota 1020). Si va dritti in discesa in un bosco di querce, perdendo alcune decine di metri di dislivello, quindi si riprende l’andamento più o meno pianeggiante. Ad un bivio si va a destra e si confluisce in una sterrata più importante. Seguendola verso sinistra, si esce dal bosco; qui compare alla vista il massiccio del Gigante, con i monti Ravino, Alpe di Vallestrina, la Piella e Cusna. Con una dolce salita si raggiunge Roncomezzano (1003 m), situato in bella posizione in mezzo ad amplissimi pendii erbosi.
Contornate le poche case della località, si prosegue in discesa lungo una stradina asfaltata. Quando la rotabile gira a sinistra (quota 985), i segnavia portano a salire a destra, attraverso un prato. Giunti al limite del prato, si prosegue dritti tra gli alberi e in pochi metri si guadagna un costone poco marcato percorso da un sentiero. Lo si rimonta verso destra, con alcuni tratti ripidi. Attraversata una macchia di conifere, si passa accanto ad una casa e si incontra la strada provinciale che collega Novellano al Pian del Monte (quota 1073).

Seguendo la provinciale verso sinistra, si può arrivare in 5-10 minuti all’ampio valico di Pian del Monte (1074 m). Sul valico si incontrano le strade che salgono da Novellano, da Civago e da Villa Minozzo. Inoltre, da lì si diparte il sentiero segnalato che conduce verso il Monte Ravino e l’Alpe di Vallestrina.

Si percorre la provinciale per pochi metri verso destra, quindi la si attraversa e, sul lato monte, si imbocca una carrareccia che sale dolcemente (segnavia 611). In breve si guadagna lo spartiacque tra le valli dei torrenti Dolo e Secchiello, e lo si rimonta in direzione nord. Aggirata una gobba a destra per prati, si attraversa la selletta successiva per passare sul versante opposto; da qui, sullo sfondo, compare alla vista il dirupato Monte Penna.
Seguendo una pista inerbita si contorna il dosso successivo, poi, quando la pista si perde, si piega a destra per ritornare sullo spartiacque. Il sentierino segnalato taglia per qualche metro sul versante del Dolo, poi sale verso sinistra attraverso un boschetto di pini. Si scavalca quindi una cima senza nome (1143 m) che offre qualche scorcio sulla valle del Dolo. Scendendo tra i faggi, si giunge ad una sella con pilone sacro (Madonna dell’Abate; 1075 m), dove si incrociano diverse piste.
Si continua dritti lungo lo spartiacque, che per un tratto si presenta boscoso e dolcemente ondulato. Una ripida salita, con un passaggio tra arbusti e rocce affioranti, conduce in direzione della cima successiva. Poco prima di raggiungerla il sentierino taglia a sinistra per aggirarla, e poi scende direttamente alla marcata sella (1125 m) che precede il Monte Penna. Si rimonta un breve costone ghiaioso e si giunge alla base dell’imponente spigolo sud della montagna. Procedendo in ripida salita, si contornano le rocce sulla sinistra, quindi si attraversa una piccola conca boscosa.
Ripresa la salita, si giunge alla base di una fascia rocciosa, che si supera con un elementare passaggio attrezzato con catena (attenzione alla roccia che si sbriciola). Il sentierino poi piega decisamente a destra e si innalza in diagonale al di sopra della fascia rocciosa. Infine, tagliando nel prato, si raggiunge l’estremità del dorso sommitale del Monte Penna, in corrispondenza dello spigolo sud (quota 1246). Si gira a sinistra e si rimonta il panoramicissimo dorso erboso che, in breve, porta sulla vetta del Monte Penna (1261 m; 2-2.15 ore da Novellano).

Proseguendo in direzione nord, il dorso sommitale si copre di arbusti ed alberelli. Si aggira un’anticima, poi si scende ripidi in un avvallamento tra i faggi, sul versante della Val Secchiello. Il sentiero taglia poi a destra e ritorna sullo spartiacque tra Dolo e Secchiello. Man mano che si scende, il crinale diventa più ampio e dolce, e il sentiero si allarga a carrareccia. Si giunge poi ad un importante crocevia (1085 m), dove si abbandona la pista di crinale per deviare decisamente a destra in direzione di Novellano (segnavia 611b).
La pista taglia a mezza costa con alcuni saliscendi, poi scende più decisamente fino ad incontrare la strada provinciale per Novellano (quota 980 circa). Si segue la provinciale verso destra, quasi in piano, passando accanto ad una fonte. Più avanti, si raggiunge il bivio da cui, scendendo a sinistra, si entra nell’abitato di Novellano (972 m). Nel centro del paese, la stradina si biforca: si va a sinistra, passando in una strettoia tra due case. Subito dopo, si piega a destra lungo una diramazione in salita. Passate le ultime case la viuzza diventa sterrata, attraversa un boschetto, e riporta al cimitero di Novellano, da cui si era partiti (1-1.15 ore dal Monte Penna).

Voltandosi indietro verso Roncomezzano
Voltandosi indietro verso Roncomezzano (6 aprile 2025)
La Madonna dell'Abate
La Madonna dell’Abate (6 aprile 2025)
Lo spigolo sud del Monte Penna emerge dal bosco
Lo spigolo sud del Monte Penna emerge dal bosco (6 aprile 2025)
Il passaggio attrezzato per salire alla cima
Il passaggio attrezzato per salire alla cima (6 aprile 2025)
Panorama dalla vetta sulla testata della Val Secchiello e sul Monte Cusna
Panorama dalla vetta sulla testata della Val Secchiello e sul Monte Cusna (6 aprile 2025)
La parete est del Monte Penna
La parete est del Monte Penna (6 aprile 2025)
Ritornando a Novellano
Ritornando a Novellano (6 aprile 2025)

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