Colle di Nava – Colle San Bernardo d’Armo – Monte Ariolo – Rocca Ferraira – Colle di Nava
Caratteristiche
Difficoltà: T (E/EE la deviazione per la Rocca Ferráira)
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 3.30 – 4.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2017
Si tratta di un breve e facile percorso ad anello per prati e boschetti, che permette di salire alla panoramica cima del Monte Ariolo. Si consiglia di effettuare anche la deviazione alla vicina Rocca Ferraira, che offre una spettacolare vista a precipizio sulla Val Tànaro. La salita a questa vetta è un po’ più impegnativa, per il terreno un po’ impervio e per la mancanza di un vero sentiero. Il percorso può essere abbreviato giungendo in automobile al Colle San Bernardo d’Armo.
Accesso
a) Dal casello autostradale di Albenga si seguono le indicazioni per Alassio, girando a sinistra alla prima rotonda e poi ancora a sinistra per imboccare la superstrada. Si imbocca la prima uscita (indicazioni per Pieve di Teco) e si risale la Valle Arroscia incontrando la superstrada proveniente da Imperia. Si prosegue lungo la SS28 fino al Colle di Nava.
b) Si esce dall’autostrada al casello di Imperia Est e si segue la superstrada in direzione di Torino. Giunti in Valle Arroscia la superstrada termina e si prosegue sulla SS28 fino al Colle di Nava.
c) Si esce dall’autostrada a Ceva e si risale tutta la Val Tànaro superando Garessio e Ormea. Giunti a Ponte Nava la strada principale gira a sinistra salendo a Nava e al Colle di Nava (933 m).
Si tratta di un’ampia sella pianeggiante, posta sullo spartiacque principale alpino; partendo dal Colle di Cadibona è l’ultimo punto in cui la displuviale della catena montuosa si abbassa sotto i 1000 metri di quota. Sulle alture circostanti sorgono numerose fortificazioni, edificate tra il 1880 e il 1888 per difendere il valico da un’eventuale avanzata francese proveniente dalla costa. Lo sbarramento di Nava conta di cinque forti (Centrale, Richermo, Bellarasco, Possanghi e Montescio) e da altre batterie di appoggio, che avrebbero dovuto essere armate al momento del bisogno (Monte Ariolo, San Lorenzo e Poggio Possanghi). Il toponimo “nava” è abbastanza frequente in Liguria, e indica generalmente un avvallamento o una conca tra i monti.
Itinerario
Dall’ampio parcheggio subito a nord del valico vero e proprio si imbocca una stradina asfaltata che si dirige verso nord-est (via Martiri d’Ungheria; segnavia dell’Alta Via dei Monti Liguri). Si scende lievemente tra villette e in breve si giunge ad un bivio. Si lascia a destra la diramazione per San Bernardo d’Armo, si attraversa il fondo di una valletta e si lascia la strada principale per imboccare a destra una diramazione che sale ripida ad una stalla.
Qui si piega bruscamente a destra lungo un’ampia pista che taglia tra gli alberi, poi sale ripida verso sinistra. A metà salita si incontra un bivio dove si gira a destra, quindi si sale dolcemente attraversando un rio. Con un ultimo tratto in piano verso destra ci si porta sulla stradina asfaltata per San Bernardo d’Armo. Si sale con un tornante tra gli abeti e in breve si giunge al Colle San Bernardo d’Armo (1061 m). Subito oltre si trova l’omonima chiesetta.
Sugli ameni prati accanto al colle, una prima chiesetta sarebbe sorta già dal 1641. La chiesa attuale è stata invece costruita nel 1953. Da San Bernardo si ha una bellissima vista sul Monte Armetta e sul suo avancorpo meridionale, il Monte della Guardia, che assume l’aspetto di un’aspra vetta dolomitica.
Si continua lungo la strada, ora sterrata, che taglia pressochè in piano il versante sud-est del Monte Ariolo, tra radi alberi e punti panoramici. Giunti ad un bivio si abbandona la strada principale, che scende alla Madonna del Costigliolo e al paese di Armo, e si continua a sinistra, seguendo i segnavia bianco-rossi. Con alcuni saliscendi, la sterrata si riporta sullo spartiacque principale in corrispondenza del Bocchino di Semola (1103 m). Qui il panorama si apre sulla Val Tànaro, con il Pizzo d’Ormea e il Monte Antoroto. Si piega bruscamente a sinistra, rimontando lo spartiacque verso ovest lungo un buon sentiero. Con una ripida salita si va a scavalcare un’anticima poco marcata, quindi si risale brevemente e si arriva sulla vetta del Monte Ariolo (1221 m; 1.20 – 1.45 ore dal Colle di Nava).
Si scende lungo il crinale opposto seguendo un’ampia strada sterrata; dopo circa 200 metri, a quota 1188, si diparte verso destra un marcato sentiero con indicazioni per “Case di Nava” e “la Rocca”. Lo si imbocca e, alternando brevi discese a tratti in piano, si va a percorrere l’ampio costone tra il Monte Ariolo e la Rocca Ferráira, tra boschetti e radure. Si lascia a sinistra un sentiero che scende alle Case di Nava e, procedendo in piano, si arriva alla piatta sella erbosa (quota 1137) ai piedi del versante sud Rocca Ferráira, che è meno ripido e impervio di quello che potrebbe sembrare a prima vista.
Si abbandona il sentiero, che gira a sinistra verso la vicina cava di marmo, e si risale direttamente il pendio sovrastante di erba e radi alberi, fino alla base delle placconate rocciose. Qui, seguendo alcuni ometti, si inizia a tagliare verso destra, attraversando un boschetto su terreno un po’ malagevole. Senza più gli ometti da seguire, si esce in diagonale dal boschetto, quindi si risale il sovrastante versante di erba e detriti. Si gira verso sinistra e si sale a vista alla vicina vetta della Rocca Ferráira (1301 m; 0.50 – 1.15 ore dal Monte Ariolo), segnalata da un ometto di pietre.
Si ritorna al bivio di quota 1188 e si riprende la sterrata, che scende dolcemente nei pressi dello spartiacque principale alpino. Trascurando tutte le diramazioni, ci si congiunge alla stradina asfaltata che collega il Colle di Nava al Colle San Bernardo d’Armo, in corrispondenza dell’ultimo tornante. Da qui si ritorna al punto di partenza seguendo il percorso dell’andata.
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