Piano Superiore di Montelago – Costa di Campalto – Monte Igno – Piano Superiore di Montelago

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 530 m circa
Tempo: 3.30 – 4.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2022

Si tratta di un percorso ad anello di grande suggestione, oltre che la via più comoda per salire sul panoramicissimo Monte Igno. Partendo dall’ampio Piano Superiore di Montelago, si guadagna il crinale che fa da spartiacque con la conca di Camerino. Si percorre l’erbosa e panoramicissima Costa di Campalto, poi, con una ripida salita, si guadagna la vetta del Monte Igno. Il tratto iniziale di discesa, fuori sentiero su un ripido pendio erboso, richiede un minimo di attenzione e abitudine al terreno impervio; poi la discesa diventa comoda, su sentieri ben tracciati e carrarecce.

Accesso

a) Si esce dall’autostrada a Civitanova Marche-Macerata, quindi si segue la superstrada SS77var in direzione dell’Umbria. Si imbocca lo svincolo di Serravalle del Chienti e si gira a sinistra; subito prima di giungere in paese si svolta a destra salendo a Copogna e al Passo Salegri. Scesi al Piano Superiore di Montelago, si supera il ristoro omonimo e si parcheggia presso il bivio per Camerino.
b) Si esce dall’autostrada ad Ancona Nord, quindi si segue la superstrada SS76 fino a Borgo Tufico. Si continua lungo la SP256 attraverso Cerreto d’Esi e Matélica, poi, giunti a Castelraimondo, si va a destra fino a Pióraco. Qui si devia ancora a sinistra salendo a Sefro e ai Piani di Montelago; si parcheggia presso il bivio per Camerino.
c) Per chi proviene dall’Umbria, si raggiunge Foligno e si imbocca la SS77var in direzione delle Marche. Usciti a Serravalle di Chienti, si svolta a sinistra, ma, subito prima di giungere in paese si va a destra salendo a Copogna e al Passo Salegri. Scesi al Piano Superiore di Montelago, si supera il ristoro omonimo e si parcheggia presso il bivio per Camerino (919 m).

I Piani di Montelago sono due ampie conche erbose dal fondo pianeggiante, situate alle pendici occidentali della dorsale del Monte Igno e della Costa di Campalto. Si tratta di classici polje: conche di origine tettonica poi modellate dal carsismo, con presenza di numerosi inghiottitoi sul fondo pianeggiante. Il toponimo deriva dal fatto che, nei periodi molto piovosi e durante lo scioglimento delle nevi, gli inghiottitoi non riescono a smaltire tutta l’acqua che arriva, e le conche tendono ad allagarsi. Nel Piano Superiore questo non succede più perchè nel XV secolo è stato costruito un profondo canale di drenaggio, situato proprio in corrispondenza del bivio per Camerino. Il Piano Inferiore invece è in una situazione più naturale, e per brevi periodi, riprende ancora l’aspetto di un lago poco profondo.

Itinerario

Si imbocca l’ampia strada sterrata per Camerino, che percorre il margine settentrionale del Piano Superiore di Montelago in dolcissima salita. Dopo circa 1,3 km si raggiunge la marcata sella posta tra il Monte Torroncello e la Costa di Campalto (Passo delle Scalette; 955 m), da cui il panorama si apre su Camerino. Qui si abbandona la rotabile principale per prendere a destra una diramazione (segnavia CAI 251, radi e poco visibili) che si innalza con ampi tornanti tra erba e macchie di alberelli e arbusti. Si sbuca in uno stradello più marcato e lo si segue verso destra in salita, rimontando un vasto costone erboso. Man mano che si sale la traccia si fa più inerbita e meno evidente; infine, si attraversa un boschetto di faggi e si raggiunge una croce metallica (quota 1207) posta all’inizio della Costa di Campalto.

Con una breve deviazione a sinistra, per tracce non segnalate ma evidenti, si può salire sulla slanciata sommità del Monte di Campalto (1240 m), che sporge dalla dorsale protendendosi in direzione di Camerino. La cima offre un bel panorama.

Il sentiero sale dolcemente lungo la panoramica dorsale pascoliva, quindi percorre un piccolo avvallamento sulla sinistra del filo di cresta, passando accanto a due piccole pozze. Quando l’avvallamento si esaurisce, si continua dritti a mezza costa per tracce di bestiame; mantenendosi pressochè in piano, si aggira l’ultima gobba della Costa di Campalto, quindi si raggiunge la sella (1236 m) che la separa dal Monte Igno. Si lascia a destra il percorso segnalato, che scende verso la Madonna di Monte Igno, e si continua dritti lungo la pista che rimonta il successivo spallone erboso.
Attraversato un lembo di faggeta, si guadagna un’altra selletta (1320 m); sulla sinistra si eleva la spalla del Porrito, sormontata da un piccolo ripetitore. Il sentiero prosegue dritto e attraversa un valloncello erboso, quindi si innalza ripido per guadagnare la spalla successiva. Giunti sul costone, si trascurano le tracce che proseguono a mezza costa per salire a destra nel prato. Senza particolari difficoltà, si raggiunge l’ampio dorso sommitale del Monte Igno (1433 m) e lo si percorre fino alla croce e all’adiacente punto culminante (2 – 2.15 ore dal Piano Superiore di Montelago).

Si prosegue dritti in direzione sud, scendendo in breve ad una piccola sella. Qui si appoggia a destra e, tenendosi al margine di una piccola scarpata, si scende dritti per un ripido pendio erboso; pur non essendoci tracce, non vi sono particolari difficoltà. A quota 1280 circa si incontra un evidente sentiero che taglia a mezza costa (ometti di pietre); lo si segue verso destra in discesa in diagonale, con bel panorama sull’alta Valle del Chienti e sul paese di Serravalle. Si superano alcuni boschetti, poi, quando la traccia si perde, si scende in breve all’ampia sella (1100 m) posta tra il Monte Igno e la dorsale dei Poggi.
Qui si trova un crocevia indicato da paline CAI: si gira a destra (segnavia 251a), seguendo le indicazioni per il Piano Superiore di Montelago. Si procede lungo una stradina sterrata, che scende percorrendo il fondo di un valloncello tra boschetti e radure. Superati alcuni abbeveratoi, la pendenza diminuisce e il valloncello si amplia, aprendosi verso il Piano Superiore di Montelago. Si lascia a destra il Casale Corradino, piccola capanna in cemento, quindi si raggiunge la Fonte della Cerasa (953 m).
Da qui la stradina prosegue quasi in piano, attraversando il Piano Superiore di Montelago. Si passa accanto alla Fonte Smoia e, dopo alcune centinaia di metri, si raggiunge la strada asfaltata che attraversa la conca. Seguendo la rotabile verso destra, si supera il Ristoro di Montelago (servizio di bar-ristorante) e, dopo alcune centinaia di metri, si ritorna al bivio per Camerino, da cui si era partiti (1.30 – 2 ore dal Monte Igno).

Lungo la strada verso il Passo delle Scalette
Lungo la strada verso il Passo delle Scalette (10 aprile 2022)
Il Monte Igno visto dal Monte di Campalto
Il Monte Igno visto dal Monte di Campalto (10 aprile 2022)
Panorama dal Monte Igno verso nord-ovest; in primo piano i Piani di Montelago
Panorama dal Monte Igno verso nord-ovest; in primo piano i Piani di Montelago (10 aprile 2022)
Lungo il sentiero di discesa verso la sella di quota 1100; sullo sfondo il Monte Pennino
Lungo il sentiero di discesa verso la sella di quota 1100; sullo sfondo il Monte Pennino (10 aprile 2022)
Il Casale Corradino
Il Casale Corradino (10 aprile 2022)
Il Monte Igno visto dal Piano Superiore di Montelago
Il Monte Igno visto dal Piano Superiore di Montelago (10 aprile 2022)

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