Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 2.20 – 2.50 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2024

Si tratta di un percorso ad anello poco frequentato, lungo le antiche mulattiere che collegavano Montebruno con le sue frazioni. Non vi sono particolari difficoltà, se non tra Zeppado e Caprili: alcuni tratti della vecchia mulattiera sono scomparsi, e per questo si può avere qualche problema di orientamento.

a) Da Genova si segue la SS45 in direzione di Piacenza. Entrati in Val Trebbia, si scende fino a Montebruno.
b) Da Piacenza, si segue la SS45 in direzione di Genova, risalendo la Val Trebbia fino a Montebruno (661 m).

Principale centro dell’alta Val Trebbia, Montebruno si trova lungo il fiume, e fin dall’antichità ha avuto importanza trovandosi sulla via che collega Genova a Piacenza. Nel 1147 è citato come Castrum Montisbruni, e nel corso dei secoli successivi appartenne ai Malaspina, ai Fieschi e infine ai Doria. Un lungo ponte basso-medievale collega il centro del paese al grande Santuario di Nostra Signora di Montebruno. Il Santuario venne costruito alla fine del XV secolo: secondo la tradizione, a seguito dell’apparizione della Madonna ad un pastorello muto che, dopo l’incontro, riconquistò la parola.

Il percorso ha inizio di fronte al parcheggio di Montebruno, nel punto in cui, dalla strada statale, si dirama la stradina per Zeppado. Si imbocca questa stradina (segnavia: cerchio pieno e linea gialli) che, dopo poche decine di metri, si biforca nei pressi di un lavatoio. Girando a sinistra, si prende una viuzza che attraversa il centro di Montebruno. Usciti dal paese, si prosegue lungo una carrareccia pianeggiante, e quindi lungo una bella mulattiera che sale dolcemente nel bosco.
Si giunge quindi ad un importante bivio (quota 710), dove si svolta bruscamente a destra in salita. La mulattiera si innalza ripida lungo un costone alberato, quindi raggiunge la strada che collega Montebruno a Zeppado a quota 830. Si segue la stretta rotabile verso sinistra e si prende quota con tre lunghi tornanti. Si giunge poi su un costone dove, in posizione panoramica, sorge una casetta ancora abitata. Lasciata a destra la diramazione per Libbie, si prosegue ancora pochi metri su asfalto, quindi si riprende a destra la mulattiera segnalata. Si supera una cappelletta, quindi si attraversa due volte la rotabile; salendo per terrazze ancora in parte utilizzate, si entra nel piccolo paese di Zeppado (985 m; 1-1.15 ore da Montebruno).

Il paesello, circondato da terrazze e prati a sfalcio, si trova in bella posizione panoramica sul versante sud-ovest del Monte Colla. È ben visibile anche dalla strada statale della Val Trebbia, proveniendo da Torriglia e andando verso Montebruno.

Seguendo la viuzza principale si attraversa il paese, quindi si giunge al parcheggio dove arriva la strada asfaltata. Si prosegue dritti su asfalto in dolcissima discesa, fino ad un tornante da cui hanno origine due sentieri (quota 981).

Deviazione – Monte Fracellana. Continuando a seguire il segnavia “linea e cerchio gialli”, si imbocca il sentiero più a destra, che sale ripido in diagonale tra boschetti e radure. In breve si guadagna lo spartiacque tra le valli del Brugneto e del Cassingheno, in corrispondenza della sella (1025 m) che separa il Monte Fracellana dal Monte Colla. Si procede ora nei pressi dello spartiacque e, contornata una piccola gobba, si giunge ad un bivio. Si lascia a destra il sentiero segnalato, diretto a Rondanina, per imboccare a sinistra una diramazione priva di segnavia. Il sentierino, a tratti ridotto ai minimi termini, taglia il versante sud del Monte Fracellana, offrendo qualche bella vista su Zeppado e sull’alta Val Trebbia. Raggiunto un costone, si piega bruscamente a destra e lo si rimonta: la ripida salita porta sul dorso sommitale del Monte Fracellana (1129 m; 40-50 minuti da Zeppado), orizzontale e quasi pianeggiante.
La cima vera e propria è anonima e coperta dal bosco. Tuttavia, poco più avanti sulla sinistra, si trova un aperto spallone erboso che offre un bel panorama sull’alta Val Trebbia e sulla Catena del Monte Ántola.

Si prende la mulattiera sulla sinistra, priva di segnavia, che taglia quasi in piano e passa sotto ad un casone. Incontrata una fonte, si giunge ad un bivio dove si va a sinistra in dolce discesa. Procedendo tra boschetti e terrazze invase dagli arbusti, si attraversa un impluvio dove si trova un’altra fontana semidiroccata. La mulattiera continua a mezza costa in dolce discesa, ed entra nel bosco. Ad un bivio si lascia a sinistra la traccia della mulattiera, per imboccare a destra un sentiero più stretto ma più marcato. Con una dolce salita, si guadagna il contrafforte sud-ovest del Monte Fracellana presso una spalla pianeggiante (quota 975).
Qui il sentiero sembra perdersi. Bisogna scendere per un paio di metri di dislivello sul versante opposto del costone, quindi piegare a destra in piano, lungo una traccia che all’inizio è appena accennata, poi si fa più evidente. Procedendo a mezza costa nel bosco, la vecchia mulattiera attraversa alcuni impluvi. Dopo un altro tratto ridotto ai minimi termini, si giunge in un valloncello dove si trova una fonte con presa dell’acquedotto (quota 950 circa).
Bisogna quindi piegare decisamente a sinistra per scendere lungo il valloncello: sulla sponda sinistra idrografica si trova una mulattiera acciottolata, che nel primo tratto è piuttosto sconnessa, poi diventa agevole. Man mano che si scende, ci si allontana gradualmente dal rio. Ad un bivio si va a destra in discesa, quindi si incontra l’ampia mulattiera del “Sentiero di Einstein”, che collega Montebruno a Conio Avena (paline). Si gira a sinistra e, scendendo dolcemente, si raggiunge in breve il paese di Caprili (856 m; 40-45 minuti da Zeppado).
Attraversato il centro abitato, si segue la strada asfaltata d’accesso fino al primo tornante. Qui si abbandona la rotabile per proseguire dritti lungo una larga mulattiera che scende dolcemente nel bosco. Oltrepassata una cappelletta (825 m), si scende più decisamente fino al Fosso Scuro, che viene attraversato su un ponticello. La mulattiera prosegue con alcuni saliscendi, tra bosco, casoni abbandonati e radure invase dagli arbusti. Si raggiunge infine il bivio di quota 710 già incontrato all’andata, da cui, proseguendo in discesa a destra, si ritorna in breve a Montebruno (40-50 minuti da Caprili).

Un tratto della mulattiera tra Montebruno e Zeppado
Un tratto della mulattiera tra Montebruno e Zeppado (30 novembre 2024)
Una cappelletta poco prima di Zeppado
Una cappelletta poco prima di Zeppado (30 novembre 2024)
Panorama dal Monte Fracellana verso la valle del Cassingheno, con il Monte Carmo sullo sfondo
Panorama dal Monte Fracellana verso la valle del Cassingheno, con il Monte Carmo sullo sfondo (30 novembre 2024)
Panorama su Zeppado dal sentiero per Caprili
Panorama su Zeppado dal sentiero per Caprili (30 novembre 2024)
Entrando a Caprili
Entrando a Caprili (30 novembre 2024)

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