Difficoltà: E
Dislivello in salita: 350 m circa
Tempo: 1.50 – 2.10 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2024

Si tratta di un percorso ad anello molto breve che si svolge per vecchi sentieri di carbonai, immersi nelle faggete del Monte Trevine. Partendo dalle Sorgenti del Ceno, una ripida salita porta alla sella tra i monti Penna e Trevine, da cui si raggiunge in breve la vetta. Scesi al Faggio dei Tre Comuni, si ritorna al punto di partenza percorrendo comode stradine sterrate e asfaltate.

Il sentiero di salita, dalle Sorgenti del Ceno alla Macchia del Penna, è stato ripristinato e segnalato nell’estate del 2024. È dedicato a Giannino Agazzi, maestro e naturalista di Bedonia, profondo conoscitore del territorio e della cultura di questo angolo di Appennino, scomparso nel 2020.

a) Dal casello di Lavagna (autostrada Genova-Livorno) si segue la strada per la Val d’Áveto fino a Mezzánego, quindi si gira a destra per scavalcare il Passo del Bocco. Poco prima di giungere a Pontestrambo, si gira a sinistra salendo ad Alpe e al Passo della Tabella. Si prosegue in direzione del Passo del Chiodo ma, dopo circa 3 km, si parcheggia presso il tornante da cui ha origine la deviazione per il Faggio dei Tre Comuni.
b) Da Genova, si segue la strada per Piacenza fino alla frazione Eo di Bargagli, quindi si gira a destra per attraversare il tunnel che immette in Val Fontanabuona. Si scende fino a Monleone, dove si imbocca a sinistra la strada che scavalca il Passo della Scoglina ed entra in Val d’Áveto. Raggiunto Rezzoaglio, si gira a destra per Magnasco, Villanoce e Grámizza, quindi si svolta ancora a destra per Amborzasco, le Casermette del Penna e il Passo del Chiodo. Da qui si imbocca a destra la strada che scende sul versante emiliano e si parcheggia al primo tornante, presso la deviazione per il Faggio dei Tre Comuni.
c) Da Piacenza, si segue la strada che rimonta la Val Nure, quindi sale al Passo dello Zovallo e al Passo del Tomarlo. Poco oltre, si svolta a sinistra sulla diramazione che guida al Passo del Chiodo, dove si gira a sinistra per scendere sul versante emiliano. Si parcheggia al primo tornante, presso la deviazione per il Faggio dei Tre Comuni.
d) Dal casello di Borgotaro dell’autostrada Parma-La Spezia, si imbocca la strada per Chiávari, che risale la Val di Taro. Superata la località Pontestrambo, si devia a destra salendo ad Alpe e al Passo della Tabella. Si prosegue verso il Passo del Chiodo ma, dopo circa 3 km, si parcheggia presso il tornante da cui ha origine la deviazione per il Faggio dei Tre Comuni.

Dal tornante (quota 1360 circa) si segue la strada asfaltata in dolce salita nel bosco per circa 800 metri, fino alle Sorgenti del Ceno (1378 m).

Il Ceno prende origine in un bell’avvallamento boscoso ai piedi della parete nord del Monte Trevine. La posizione esatta della sorgente dipende un po’ dalla stagione: in periodi di piena, piccole sorgenti sgorgano nella conca umida a monte della strada asfaltata e da altre conche poco lontano; in periodi più secchi invece l’acqua sorge a valle della strada.

Qui si incontra il sentiero CAI 871c, e lo si imbocca a sinistra. Si attraversano alcune piccole conche boscose, nei pressi dell’alveo di un rio effimero, poi si appoggia a destra e si inizia a salire più decisamente. Il sentiero si innalza in un avvallamento ingombro di enormi massi, immerso dalla faggeta, incontrando alcune piazzole di carbonaie. Un tratto ripido conduce ad un ripiano, sovrastato da un curioso torrione. Proseguendo con alcune brevi svolte, ci si avvicina alla testata del valloncello, dove si trova la Caverna del Vento Freddo (1490 m circa).

Si tratta di un sistema di vuoti e spaccature che attraversano alcuni enormi blocchi basaltici, situati alla base della parete rocciosa del Trevine. La “caverna” ha questo nome perchè dalle spaccature spesso esce uno spiffero di aria fredda.

In breve il sentiero guadagna un piccolo contrafforte. Da qui si prosegue dritti in traverso, sempre nel bosco, alla base delle pareti rocciose ben visibili sulla sinistra. Le ultime ripide svolte portano sul contrafforte tra il Monte Penna e il Monte Trevine, in località Macchia del Penna (1605 m). Qui si incontra il sentiero CAI 871, che collega il Faggio dei Tre Comuni con il Monte Penna.

Seguendo a destra il segnavia 871 si può raggiungere la cima del Monte Penna (difficoltà: EE).

Si piega a sinistra lungo il sentiero segnalato che si tiene nei pressi della dorsale. Dopo un tratto in piano nel bosco, si esce all’aperto e si prende quota tra erba e rocce. Si rimonta un caratteristico canalino roccioso, quindi si sbuca sulla cima ovest del Monte Trevine (1661 m; 1-1.10 ore dal parcheggio).

Lasciando a sinistra il punto culminante, si prosegue lungo il sentiero segnalato, che attraversa un prato e rientra nel bosco. In breve si raggiunge la Sella delle Trevine (1645 m), dove il sentiero si biforca di nuovo.

La diramazione a sinistra (segnavia 871b) conduce, con dolci saliscendi, alla cima est del Monte Trevine (1651 m), particolarmente panoramica sulle valli Ceno e Taro.

Seguendo sempre il segnavia 871, si scende a destra in diagonale nel bosco. Attraversato un rio effimero in corrispondenza di una spalla, si supera un tratto più ripido con alcuni tornanti. Il sentiero poi si allarga e taglia verso sinistra con pendenza man mano più dolce, fino al Faggio dei Tre Comuni (1400 m).

Si tratta di un’ampia sella posta tra il Monte Trevine e il Monte Crociato. Sul valico sorge il rifugio omonimo che però attualmente (2024) è chiuso.

Deviazione – Monte Crociato. Dal Faggio dei Tre Comuni, si imbocca la strada sterrata che taglia verso sud, passando a destra del rifugio. Giunti presso una marcata curva a destra, la si abbandona, per proseguire dritti in salita nel bosco fuori sentiero. Si appoggia quindi a sinistra, puntando verso il crinale sovrastante. Si sale fino a che il versante non diventa troppo ripido, quindi si traversa a destra fino ad spalla. Girando a sinistra, il terreno diventa più agevole: si risale un avvallamento con sottobosco rigoglioso, fino ad una selletta tra l’anticima nord (a sinistra) e la cima del Monte Crociato (a destra).
Si piega a destra, salendo fino alla base del piccolo groppo roccioso sommitale. Lo si aggira sulla sinistra, fino a montare sulla cresta subito a sud della cima. Da qui sono possibili due passaggi: a) Tenendosi in cresta, si passa attraverso un cespuglio di faggio (parecchio scomodo) e si raggiunge la cima; b) Tornando indietro pochi metri a destra, si trova un canalino (I, attenzione al muschio) che porta sull’aerea cima del Monte Crociato (1486 m; difficoltà: EE; 15-20 minuti dal Faggio dei Tre Comuni). Bel panorama sui monti Penna e Trevine, e verso ovest fino al Mar Ligure.

Si piega decisamente a sinistra, lungo la strada sterrata di accesso al Faggio dei Tre Comuni. Scendendo dolcemente verso nord-est, si incontra la strada asfaltata che collega il Passo del Chiodo al Passo della Tabella, in corrispondenza del tornante di quota 1360 dove si aveva parcheggiato (0.50-1 ora dal Monte Trevine).

Camminando nella faggeta presso le Sorgenti del Ceno
Camminando nella faggeta presso le Sorgenti del Ceno (15 settembre 2024)
L'alta Val Ceno vista dal Monte Trevine
L’alta Val Ceno vista dal Monte Trevine (15 settembre 2024)
La parete del Monte Trevine vista dalla cima est
La parete del Monte Trevine vista dalla cima est (15 settembre 2024)
I monti Penna e Trevine visti dal Monte Crociato
I monti Penna e Trevine visti dal Monte Crociato (15 settembre 2024)
Il Rifugio Faggio dei Tre Comuni
Il Rifugio Faggio dei Tre Comuni (15 settembre 2024)

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