Minceto – Colletta di Minceto – Carega do Diao
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 410 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Novembre 2020
Si segue il boscoso spartiacque tra la Valle Scrivia e la Val Vóbbia, aggirandone tutte le cime. La prima parte del percorso si svolge su comode sterrate, la seconda su impervi sentierini poco frequentati; l’ultimo tratto di arrampicata che porta in vetta alla Carega do Diao è consigliabile solo ad escursionisti esperti.
Accesso
Si esce al casello autostradale di Ronco Scrivia, quindi si gira a sinistra seguendo la SS35 in direzione del centro del paese. Giunti tra le case di Ronco Scrivia, si imbocca a destra la diramazione per Pietrafraccia e Minceto. Subito sotto a Pietrafraccia si abbandona la strada principale per imboccare la stretta diramazione che sale a Minceto. Possibile parcheggio in uno spiazzo poco a valle delle case (quota 605).
Itinerario
Il percorso è stato segnalato dalla FIE con due X gialle. Seguendo la stradina asfaltata, si passa attraverso le case di Minceto, poi si piega a destra salendo sulla spalla dove sorge la chiesa (639 m). Si continua lungo la rotabile principale, che diventa sterrata e sale con un tornante. Subito sotto all’intaglio roccioso della Colletta di Minceto (666 m) la stradina si biforca.
Si trascura la diramazione che attraversa l’intaglio, diretta al Monte Reale e si continua a destra lungo la stradina principale, che si porta sulla dorsale spartiacque tra Scrivia e Vóbbia. Si lascia a sinistra una diramazione e si sale una rampa assai ripida dal fondo cementato; si prosegue poi con dolci saliscendi nei pressi del crinale boscoso, aggirando alcuni piccoli dossi. La stradina poi si sposta sul versante del Vóbbia per contornare il Bric dell’Aiuola; si scavalca un contrafforte secondario e si piega decisamente a destra, poi si raggiunge la selletta tra il Bric dell’Aiuola e il Bric delle Ciappe.
Qui si riceve da destra il sentierino segnalato con “tre punti gialli” proveniente da Bastia.
La sterrata prende quota con due tornanti, poi aggira il Bric delle Ciappe sul lato della Val Vóbbia, con tratti panoramici. Attraversato un intaglio, si scende una breve rampa, al termine della quale bisogna abbandonare la strada sterrata (diretta alla Cascina Fobè) per imboccare a sinistra un sentierino che si riporta sul crinale boscoso. Si sale una rampa in diagonale a destra (fonte), poi si giunge all’inizio di una ripida placca rocciosa di conglomerato dove si trova un bivio. Si trascura il sentiero che lo attraversa, segnato con tre punti gialli, per risalire direttamente il lastrone sulla sinistra (attenzione all’esposizione e ai detriti mobili). Rientrati nel bosco, si segue un malagevole sentierino che si inerpica tra gli alberi, poi traversa in diagonale un altro lastrone roccioso.
Ci si innalza con alcune svolte su un versante in gran parte erboso, riportandosi sul crinale spartiacque in corrispondenza di un dosso panoramico. Si segue quindi l’esile cresta spartiacque, tra boschetti e radure, scavalcando un altro dosso e, scesa una balza rocciosa, si raggiunge la selletta ai piedi della Carega do Diao. Qui si incontra il segnavia “quadrato giallo vuoto” proveniente da Crocefieschi. Si contorna l’edificio roccioso sulla destra e si raggiunge l’aereo “sedile sud” del torrione. Si piega bruscamente a sinistra e si traversa per rocce inclinate e leggermente esposte, poi si sale un breve muretto verticale attrezzato con cavo metallico (II) che porta sul ripiano inclinato che costituisce la vetta della Carega do Diao (958 m).
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