Millesimo – Tana dell’Orpe – Bric della Féia – la Colla – Millesimo
Caratteristiche
Difficoltà: E (T senza la deviazione al Bric della Féia)
Dislivello in salita: 550 m circa
Tempo: 3.15 – 4 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2015
Percorso ad anello all’interno del Parco Naturale Regionale del Bric Tana. Per comodi sentieri e mulattiere si attraversano folti boschi di castagno e si possono osservare numerosi fenomeni carsici, tra cui doline e piccole grotte.
Accesso
Si esce dal casello autostradale di Millesimo e si gira a sinistra per Carcare. Al bivio successivo si va a sinistra, giungendo quasi subito ad una rotonda subito a monte del paese di Millesimo; si va a sinistra (direzione Murialdo e Osiglia) e, subito oltre il primo ponte dell’autostrada, si trova una diramazione che sale a sinistra. Si può trovare parcheggio nei dintorni (quota 433).
Itinerario
Si imbocca la piccola diramazione asfaltata (segnavia: due rombi gialli pieni) che sale tra alcune villette, poi, oltre una rampa ripida, si trasforma in un’ampia mulattiera. Si entra quindi nel castagneto del parco naturale e si sale fino sul bordo di un’ampia dolina dal fondo pianeggiante (pannello esplicativo). Il sentiero contorna la dolina sulla destra, salendo in diagonale nel bosco, e raggiunge una sella pianeggiante dove si trova un crocevia (quota 530 circa). Scendendo dritti si arriva quasi subito alla Tana dell’Orpe, nei cui pressi si trovano tavoli e panche per il picnic.
La Tana dell’Orpe (=tana della volpe) è una grotta che si apre sul fondo di una piccola depressione ad imbuto. L’entrata, costituita da una spaccatura in una balza rocciosa, è chiusa da un cancello per motivi di sicurezza. Presso l’entrata della grotta sono stati trovati resti di insediamenti dell’Età del Bronzo. La grotta ha uno sviluppo totale di circa 350 metri.
Si ritorna al crocevia e si seguono le indicazioni per il Bric della Féia, andando a sinistra (per chi proviene dalla Tana dell’Orpe; segnavia: due quadrati gialli pieni). Si risale un dosso, poi si passa nei pressi di una costruzione abbandonata. Continuando in lieve salita si raggiunge un bivio; si va a destra e in breve si trova un seccatoio perfettamente conservato, posto su una cima boscosa (602 m).
La costruzione, risistemata e mantenuta dall’ente parco, era utilizzata fino a tempi abbastanza recenti per raccogliere ed essicare le castagne.
Ritornati al bivio si continua lungo il sentiero principale, e presto si giunge ad un’altra biforcazione in corrispondenza dell’inizio di un lungo spallone erboso (quota 590 circa). Si va a destra, seguendo le indicazioni per il Bric della Féia e rientrando nel bosco. Si contorna una piccola radura, poi si scende brevemente in una valletta dove si trova un altro bivio.
Il sentiero di destra guida in pochi minuti al sito archeologico del “menhir” di Millesimo. Pannelli esplicativi permettono di riconoscere il masso in questione, posto nei pressi di una piccola parete rocciosa.
Si va a sinistra scendendo e ripidamente lungo un costone alberato. Si incrocia una prima mulattiera, che va trascurata; al secondo incrocio si gira a sinistra e si prosegue in lieve discesa a mezza costa, entrando nel’ombrosa valletta del Rio della Féia. Il sentiero si porta ad attraversare il ruscello su una passerella in legno (quota 480 circa), poi sale ripido con alcuni tornanti fino ad un bivio nei pressi di un caratteristico roccione. Si prosegue a sinistra, sul ripido versante di un impluvio boscoso, poi si gira a destra e con ripide svolte si guadagna un contrafforte. Lo si risale, alternando tratti dolci a rampe ripide e, lasciata a sinistra una diramazione, si arriva in vetta al Bric della Féia (672 m).
Si ripercorre l’itinerario dell’andata fino al bivio di quota 590. Qui si gira a destra, seguendo una carrareccia che rimonta un panoramico costone erboso ondulato. Si lascia a sinistra una prima diramazione, si sorpassano le Case Rocchini di Sopra e, aggirato un dosso, si raggiunge un intaglio con bivio (586 m), nei pressi della località la Colla. Si gira a sinistra (indicazioni) lungo una carrareccia che scende in diagonale, poi contorna sulla destra un’ampia dolina erbosa in cui, accanto ad una costruzione, si riconosce un evidente inghiottitoio. La carrareccia rientra poi nel bosco e, con percorso pressochè pianeggiante, si riporta al crocevia di quota 530 nei pressi della Tana dell’Orpe. Da qui si ritorna a Millesimo seguendo il percorso dell’andata.