Masone – Prato Rondanino – Monte Poggio

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 710 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Gennaio 2015

Si segue il lungo costolone ovest del Monte Poggio, che fa da spartiacque tra le valli dei torrenti Vezzullo e Ponzema (entrambi affluenti dello Stura). Più o meno a metà percorso si passa dal Giardino Botanico di Prato Rondanino, che ospita numerose specie di flora montana, alpina e appenninica. L’unica nota stonata nel paesaggio è la strada asfaltata che collega i Piani di Praglia alle Capanne di Marcarolo che rovina un po’ il panorama nella parte alta dell’itinerario. L’ultima parte del percorso si svolge fuori sentiero, e in caso di nebbia può causare problemi di orientamento.

Accesso

Dal casello di Masone-Campo Ligure si sale a destra raggiungendo Masone. Dopo poco più di mezzo km dall’inizio del paese si prende a sinistra la strada per Prà Rondanino che, uscita dal paese, si affianca al Torrente Vezzullo e raggiunge la vicina chiesa di Santa Maria in Vezzulla, nota come Romitorio (411 m). Qui si parcheggia.

La chiesetta originaria fu probabilmente fondata nel XII secolo dai monaci Benedettini; dopo essere stata gestita dai monaci Regolari di Mortara, dalle Cistercensi e dai Benedettini di Sestri Ponente, venne abbandonata e cadde in rovina. Nel 1946, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu ricostruita, ed è oggi sacrario dei martiri partigiani caduti al Turchino e alla Benedicta.

Itinerario

Si imbocca la stradina sterrata che guida verso l’entrata dell’abbazia; subito prima di arrivarci si nota a sinistra l’inizio del segnavia “rombo giallo pieno”. Si imbocca un ampio sentiero che sale con alcune svolte nel bosco, poi taglia in diagonale fino ad una selletta pianeggiante (quota 593). La si attraversa e si scende brevemente, poi si passa nei pressi di una casa isolata dove si riceve da destra una carrareccia. La carrareccia taglia in lieve salita il versante sud-est del boscoso Monte Tacco, poi passa accanto ad un’altra casa e si spiana, tagliando fino all’ampia sella del Passo della Scisa (702 m).

Posto tra l’allungato dorso del Monte Tacco e la costiera ondulata di Prato Rondanino, sullo spartiacque tra i torrenti Vezzullo e Ponzema, il Passo della Scisa è un buon punto panoramico, frequentato per gite brevi e poco faticose. Il toponimo si pronuncia “s-cisa”, con una pausa tra la s e la c.

Qui si incontra il segnavia “due linee gialle” proveniente da Campo Ligure, che si seguirà fino in vetta al Monte Poggio. Si prosegue dritti sul crinale verso nord-est, seguendo la pista di un metanodotto, e trascurando una diramazione che scende verso sinistra. La pista del metanodotto sale con alcuni tratti abbastanza ripidi. Il sentiero segnalato poi se ne distacca girando a destra e contornando alcune belle radure quasi pianeggianti. Si raggiunge così un crocevia di stradine presso l’entrata del Giardino Botanico di Prato Rondanino (754 m).

Il Giardino Botanico è raggiungibile in pochi minuti seguendo la sterrata di sinistra.
Realizzato dal Gruppo Ligure Amatori Orchidee (GLAO) nel 1983, è entrato a far parte delle aree protette della Regione Liguria nel 1999. Ricopre un’area di circa 6000 mq e ospita molte specie vegetali montane di Alpi e Appennini, oltre che ovviamente la flora locale tipica delle serpentiniti (Viole di Bertoloni). All’interno del giardino si trovano anche due piccoli laghetti, in cui sono ospitate le specie palustri. Il giardino in genere è aperto la domenica, nel periodo da maggio a settembre. Nei pressi del giardino botanico si trova un centro ippico.

Evitando la strada asfaltata che scende verso Masone, si prosegue dritti lungo una sterrata, che sale in diagonale tra radi pini. Si raggiunge quindi un panoramico ripiano erboso, da cui è ben visibile l’ampio cupolone del Monte Poggio. Si attraversa una macchia di pini più fitti in lieve discesa, portandosi ad una selletta dove si trova un bivio (quota 757).

Un tempo la carrareccia di sinistra era segnalata con un rombo giallo pieno, segnavia che adesso si ferma a Prato Rondanino. Seguendola più o meno in piano verso nord si può raggiungere in 20-30 minuti la Cappella dell’Assunta. Là riprendono i segnavia (sempre rombo giallo), che portano sulla Costa Lavezzara.

Si prosegue a destra lungo la sterrata principale, che prende quota decisamente con due tornanti, poi si addolcisce con un lungo traverso a sinistra. Con un’ultima curva, ci si congiunge alla strada asfaltata che collega i Piani di Praglia alle Capanne di Marcarolo (quota 876).
La si attraversa e si seguono i segnavia, che si inerpicano per prati lungo la massima pendenza sul versante ovest del Monte Poggio. Giunti in una macchia di radi pini i segnavia piegano a destra e salgono in diagonale fino ad una spalla erbosa. Si gira a sinistra e, seguendo un sentierino, si giunge ad un rudere da cui si sale in breve sulla cima del Monte Poggio (1081 m).

L'Abbazia Romitorio di Masone
L’Abbazia Romitorio di Masone (24 gennaio 2015)
Casolare isolato al Passo della Scisa
Casolare isolato al Passo della Scisa (24 gennaio 2015)
Il Monte Poggio visto da sud-ovest (17 marzo 2024)
Panorama verso ovest salendo al Monte Poggio; sulla destra il Monte Pracaban
Panorama verso ovest salendo al Monte Poggio; sulla destra il Monte Pracaban (24 gennaio 2015)
Panorama verso est dal Monte Poggio, con il Monte delle Figne e la Catena dell'Antola
Panorama verso est dal Monte Poggio, con il Monte delle Figne e la Catena dell’Antola (24 gennaio 2015)

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