Ponte dell’Alpe – Laghetto dell’Alpe – Monte Sobretta

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 1050 m circa
Dislivello in discesa: 40 m circa
Tempo: 3.15 – 3.45 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2020

Si tratta della via più breve per raggiungere il Monte Sobretta senza prendere la funivia. Nel primo tratto si cammina tra i pascoli della Valle dell’Alpe, toccando la curiosa Grotta Edelweiss e il minuscolo Laghetto dell’Alpe; la salita finale invece si svolge per una buona traccia tra interminabili ghiaioni. Il tratto dal Laghetto dell’Alpe alla vetta è interamente segnalato con ometti, ma potrebbe causare problemi di orientamento in caso di nebbia. Fino ad inizio luglio, i nevai che resistono nella conca terminale possono richiedere piccozza e ramponi.

Accesso

Da Sondrio si sale a Bòrmio, da cui si gira a destra per la Valfurva e il Passo Gavia. Superato il paese di Santa Caterina Valfurva si prosegue lungo la strada per il Gavia fino al Ponte dell’Alpe (2286 m), dove si trovano i cartelli che indicano la vicina Malga dell’Alpe.

Itinerario

Sul lato monte del Ponte dell’Alpe, accanto all’omonimo torrente, si dipartono due stradine sterrate. Trascurando quella che costeggia il corso d’acqua, si imbocca la pista che sale a destra (segnavia S519, indicazioni per Laghetto dell’Alpe e Monte Sobretta). Lo stradello si tiene sul lato sinistro idrografico della Valle dell’Alpe, alcune decine di metri più in alto rispetto al torrente.

Dopo circa 1 km dal Ponte dell’Alpe, si può notare un piccolo orrido, scavato dal torrente in una formazione di marmi striati. L’orrido è caratterizzato da una bella sequenza di pozze e cascatelle.

Giunti ad un bivio (quota 2400 circa), si trascura la diramazione per il Passo dell’Alpe e si sale a destra con alcune rampe ripide. In breve si giunge ad un altro bivio, dove si abbandona la sterrata per prendere a sinistra un sentiero inerbito, con indicazioni per la Grotta Edelweiss e il Laghetto dell’Alpe.

Seguendo la sterrata, si raggiunge in circa mezz’ora Sunny Valley, dove arriva la cabinovia che sale da Santa Caterina Valfurva.

Il sentiero taglia in piano o in dolce salita, attraversa alcuni piccoli rii, poi giunge alla base della parete dove si apre la Grotta Edelweiss (2500 m circa).

La grotta si apre alla base di una balza di marmi grigio-giallastri, e ha uno sviluppo totale di una cinquantina di metri. È visitabile senza difficoltà, se dotati di torcia e caschetto. Durante la Prima Guerra Mondiale venne utilizzata come ricovero per le truppe.

Il sentiero, fiancheggiato dalla recinzione di un pascolo, costeggia la base della parete rocciosa. Ad un certo punto (ometti) ci si innalza in diagonale a destra, poi si riprende a traversare in piano superando alcuni ghiaioni. Si entra quindi nel valloncello superiore del Torrente dell’Alpe, che subito sotto forma una piccola gola scavata nei marmi. Ricevuto da sinistra il “sentiero naturalistico”, si entra in un ampio vallone erboso sospeso, dove si trova un bivio. Si va a sinistra, costeggiando il torrente, e poco dopo si giunge ad un altro incrocio.
Seguendo le indicazioni per il Laghetto dell’Alpe, si sale a destra in diagonale su un ripido versante erboso alla base di balze rocciose brunastre. Con due tornanti si valica un dosso e si sbuca nella conca di un primo laghetto temporaneo, spesso in secca a stagione inoltrata. Lo si lascia a sinistra e, superato un altro dosso erboso, si giunge al Laghetto dell’Alpe (2740 m; 1.15 – 1.30 ore dal Ponte dell’Alpe).

Si tratta di un minuscolo laghetto naturale, situato in una conca chiusa tra dolci dossi erbosi, alla base della Costa Sobretta. Si estende per circa 1700 mq, è alimentato da una piccola sorgente che sgorga sulla sponda settentrionale ma è privo di emissario. Sulle rive, tra luglio e agosto, si ha una bellissima fioritura di eriofori (“piumini”).

Subito prima di giungere al laghetto, si trova il cartello indicatore per il Monte Sobretta. Si piega a sinistra, seguendo gli ometti senza sentiero tra dossi di erba e pietrame. Per alcune centinaia di metri si taglia quasi in piano, quindi si scende in fondo ad un piccolo avvallamento da cui sgorga un ruscello. Qui le tracce di passaggio si trasformano in un sentiero vero e proprio, che effettua una salita assai ripida per superare una scarpata ghiaiosa. Si sbuca su un ripiano di detriti e magre erbe (quota 2804) e lo si attraversa in direzione del successivo gradone ghiaioso.

Sulla sinistra si può notare la porzione inferiore dell’enorme sandur del Monte Sobretta. “Sandur” è un termine islandese che indica una grande piana o conca ghiaiosa di origine glaciale, percorsa da numerosi rivoletti che si intrecciano tra loro. Il sandur del Monte Sobretta è uno dei migliori esempi di questa morfologia nel territorio delle Alpi Retiche.

Si sale ripidamente per alcune decine di metri, poi si traversa a sinistra quasi in piano per guadagnare il ripiano successivo. Lasciando a sinistra altre conche ghiaiose occupate da ruscelletti e pozze d’acqua, il sentiero sale ancora tra il pietrame fino ad un altro dosso semi-pianeggiante (quota 2954). Lasciando a destra un laghetto dal caratteristico colore lattiginoso, si continua dritti in monotona salita, seguendo attentamente gli ometti di pietre. Più in alto, le tracce portano nei pressi dell’alveo giallastro di un rio temporaneo, da cui finalmente è visibile (anche se poco evidente) la cima del Monte Sobretta. Si rimonta l’alveo per alcune decine di metri, tenendosi leggermente a sinistra, quindi si segue il sentierino che sale alla conca terminale ai piedi della cresta sommitale (quota 3140).
Si attraversa l’avvallamento pianeggiante, poi si attacca la ripida china detritica sommitale; nella prima parte i nevai possono resistere fino ad agosto inoltrato. Con alcune ripide svolte ci si porta nei pressi della sovrastante cresta, ma, senza raggiungerla, si obliqua a sinistra. Con una faticosa salita tra ghiaie e rocce rotte, si raggiunge la croce di vetta del Monte Sobretta (3294 m), che compare solo all’ultimo, quando ormai si è sulla spianata sommitale. Da qui, seguendo l’ampia cresta di rocce rotte sulla sinistra, in poche decine di metri si raggiunge il dosso roccioso che costituisce il vero culmine del Monte Sobretta (3297 m).

La Valle dell'Alpe
La Valle dell’Alpe (8 agosto 2020)
L'ingresso della Grotta Edelweiss
L’ingresso della Grotta Edelweiss (8 agosto 2020)
Il Laghetto dell'Alpe
Il Laghetto dell’Alpe (8 agosto 2020)
Salita tra i ghiaioni verso il Monte Sobretta
Salita tra i ghiaioni verso il Monte Sobretta (8 agosto 2020)
Ortles, Monte Zebrù e Gran Zebrù visti dal Monte Sobretta
Ortles, Monte Zebrù e Gran Zebrù visti dal Monte Sobretta (8 agosto 2020)

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