Cavaglia – Lagh da l’Ombra – Prairol – Cavaglia
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 480 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2019
La Val da Pila è un solitario vallone che, dalla soglia che chiude a sud il Lago Bianco del Bernina, si abbassa verso meridione fino all’ameno pianoro di Cavaglia. Questo percorso ad anello percorre prima il fondovalle, guidando al bellissimo Lagh da l’Ombra, poi aggira il vallone sul lato sinistro idrografico con qualche tratto un po’ impervio.
Accesso
a) In treno (trenino rosso del Bernina, ferrovia Retica) fino alla stazione di Cavaglia.
b) In automobile, da Poschiavo si seguono le indicazioni per Cavaglia, seguendo una stretta stradina che si arrampica con vari tornanti. Si incontrano numerosi bivi, tutti ben segnalati, poi con una breve discesa si entra nella conca di Cavaglia. Si parcheggia presso la stazione ferroviaria (1693 m).
Si tratta di un’ampia conca dal fondo prativo e pianeggiante, scavata da un antico ghiacciaio. Il piccolo paese di Cavaglia, che si trova poco a monte rispetto al parcheggio, è stato edificato nei pressi della centrale elettrica che sfrutta le acque del Lago Bianco del Bernina, e fu abitato principalmente da chi lavorava in questa centrale. Nei pressi si trova il cosiddetto Giardino dei Ghiacciai, un piccolo costone di roccia in cui sono scavate impressionanti “marmitte”; un breve percorso pedonale, consigliatissimo, permette di visitare il particolare geosito.
Itinerario
Si segue la stradina asfaltata, ora vietata ai non aventi diritto, che porta in breve alle case di Cavaglia (1703 m). Si passa accanto all’omonimo rifugio, entrando poi in una piazzetta. Si va a sinistra, poi a destra, seguendo le indicazioni per il Lagh da l’Ombra; l’ampia mulattiera sale con un tornante, passando accanto ad una casa isolata, quindi si entra nel bosco di conifere. Poco più avanti si lascia a sinistra la mulattiera principale, diretta all’Alp Grüm, e si continua a destra lungo il comodo sentiero che si addentra nella Val da Pila. Giunti in una radura, si costeggia un recinto, poi si prosegue in dolce salita passando sotto ad un ponte della Ferrovia Retica.
Subito oltre, si attraversa il rio su una passerella di legno e si prosegue in salita sul lato sinistro idrografico. A quota 1848 si riattraversa il torrentello su un’altra passerella e si sale con un tornante; si procede poi lungamente in diagonale. Il sentiero si allontana dal fondovalle, prendendo quota con una serie di svolte, quindi traversa a destra passando sotto ad un caratteristico dirupo. Con un breve passaggio su fondo roccioso si ritorna nel bosco e si giunge ad un bivio (quota 2007). Si lascia a sinistra un altro sentiero per l’Alp Grüm e si scende a destra per guadare un ruscelletto.
Subito a monte, sulla sinistra, il piccolo rio forma una bella cascata.
Si attraversa una radura, poi si sorpassa un boschetto e si scende brevemente fino al bellissimo Lagh da l’Ombra (1994 m; 1.10 –1.20 ore da Cavaglia).
Si tratta di uno specchio d’acqua piuttosto piccolo (3700 mq) dalle acque di un bel colore verde. A est è sovrastato dai dirupi del Piz Campasc. Un piccolo immissario si immette nel lago sul lato occidentale, mentre generalmente non è presente emissario.
Con percorso a saliscendi, si rimontano i dossi che chiudono a valle il laghetto, poi si imbocca a destra un sentierino che sale in diagonale su ripidi prati. Con percorso a saliscendi, si percorre il versante della Costa Parè, a tratti un po’ scosceso e impervio. Su terreno più comodo, si attraversano alcuni boschetti e si giunge su un dosso di rocce montonate (località Plan Dosdè; 2100 m circa).
Il dosso offre un bellissimo panorama sulla Val da Pila, su Cavaglia e sui grandi ghiacciai dal Piz Palü al Piz Varuna. Attenzione al dirupo strapiombante che precipita sul lato sud.
Il sentierino si abbassa con alcune ripide svolte tra erba, rocce e radi larici, poi taglia con altri saliscendi un altro tratto di versante scosceso. Il percorso si fa poi più agevole e, finalmente in discesa, guida nel bosco di larici. Si supera una piccola radura con caratteristici muri a secco, quindi si scende a destra fino alle case isolate di Prairol (1975 m), dove si trova un bivio.
A destra una buona mulattiera scende all’Alp Dava e poi a Cavaglia. Qui si descrive un percorso alternativo, di uguale lunghezza ma più suggestivo, che permette di visitare anche il giardino dei ghiacciai di Cavaglia.
Si va a sinistra (indicazioni per Puntalta), salendo in breve sul sovrastante dosso erboso; da qui si ha un bellissimo panorama sul Piz dal Teo, sulla Vetta Sperella e sul Sassalbo. Si riprende poi a scendere verso meridione, entrando nel bosco; il sentiero all’inizio è poco evidente, poi diventa man mano più largo. Si supera un tratto ripido, tra roccioni affioranti, quindi ci si congiunge con il sentiero segnalato proveniente da Sfazù (quota 1834).
In questo ultimo tratto, fino al passaggio a livello presso Cavaglia, molti abeti sono caduti. Il sentiero è stato comunque liberato ed è perfettamente percorribile.
Si percorre un piccolo avvallamento, poi, con un tratto ripido, si giunge sul ciglio di una falesia attrezzata per l’arrampicata. Si piega a destra e si scende in diagonale alla base di una parete, poi si piega a sinistra per evitare un tronco caduto. In breve si sbuca su una stradina, che attraversa il torrente Cavagliatsch su un ponte e supera la Ferrovia Retica (passaggio a livello; quota 1681).
Sotto al ponte, il Cavagliatsch ha scavato uno spettacolare orrido, strettissimo e profondo diverse decine di metri.
Da qui, seguendo la strada sterrata che costeggia la ferrovia, si può rientrare in pochi minuti a Cavaglia. È però consigliabile seguire a sinistra il sentiero natura (imbocco con scalette metalliche) che permette di visitare il sovrastante Giardino dei Ghiacciai con le sue spettacolari marmitte dei giganti. Seguendo il sentiero natura, in circa 10-15 minuti, si rientra comunque a Cavaglia.





Torna a: Massiccio del Bernina