Rifugio Lagdei – Lago Santo – Monte Marmagna

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 601 m
Tempo: 1.45 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2011

Classica escursione, uno dei sentieri più frequentati del Crinale dei Laghi. Salendo dal Rifugio Lagdei, si tocca il noto Lago Santo, poi si sale tra boschi e prati fino al Monte Marmagna, una delle vette più belle, note e frequentate della zona.

Accesso

Dal casello autostradale di Berceto si prende la strada per Bosco di Corniglio, che sale al Passo del Sillara e poi scende in val Parma. Giunti a Bosco di Corniglio si gira a destra per Lagdei. Giunti al bivio in località Cancelli di Lagdei si va a destra su sterrata; in circa 1 km si sbuca nella conca di Lagdei, dove si trova l’omonimo rifugio (1250 m).

Il Rifugio Lagdei (tel. 0521889353 – 3332443053) sorge in una bella radura nel centro del vallone del Torrente Parma di Lago Santo. Svolge servizio di alberghetto durante tutto l’anno. I posti letto sono in totale 35, di cui 13 si trovano nel rifugio vero e proprio, mentre gli altri 22 sono in una struttura detta “casa nel bosco”, che si trova a 200 metri di distanza. La conca di Lagdei è molto interessante dal punto di vista naturalistico: vi si trova una piccola torbiera che ospita specie rare e relitti glaciali. Intorno alla torbiera si sviluppa un breve sentiero ad anello (percorso naturalistico) percorribile in pochi minuti.

Itinerario

Sul retro del Rifugio Lagdei, accanto ad alcuni bidoni della spazzatura, si trova l’imbocco del sentiero 727 (cartelli indicatori). Il sentiero attraversa un ruscello su una passerella di tronchi, poi procede in piano tra gli abeti rossi, fino a raggiungere una mulattiera proveniente da sinistra. Si segue la mulattiera, a tratti acciottolata, che risale un pendio boscoso con vari tornanti passando sotto un elettrodotto. Giunti su un ripiano, si piega a destra e si raggiunge un bivio (quota 1420). Qui si abbandona la mulattiera principale e si gira a sinistra (percorso 723) su un sentiero che sale in diagonale. Passati nuovamente sotto l’elettrodotto, si raggiunge un bivio dove si va destra. Si passa sotto alla seggiovia che collega Lagdei al Lago Santo, poi si monta sul dosso morenico che chiude a valle il lago. Ad un bivio si va a destra e, con una breve discesa, si raggiunge il Rifugio Mariotti, sulle rive dell’ampio Lago Santo (1508 m).

Il Lago Santo è un lago di origine glaciale, il più ampio lago naturale del Crinale dei Laghi e anche dell’Appennino Tosco-Emiliano. Posto in un’ampia conca tra i monti Marmagna, Aquilotto e Sterpara, esso si estende per 81550 mq ed è profondo 22,5 m. È in genere detto Lago Santo Parmense per distinguerlo dall’omonimo Modenese, ed è una delle mete più frequentate di questo tratto di Appennino.
Il Rifugio Mariotti è una costruzione in pietra posta sulla sponda nord-ovest del lago. «…fu edificato dal CAI di Parma (allora unito a Reggio col nome di Sezione dell’Enza) nel 1882 e successivamente intitolato a Giovanni Mariotti, presidente per oltre 40 anni del CAI parmense, oltre che sindaco di Parma e senatore del Regno nei primi decenni del Novecento. Il rifugio fu ricostruito e ampliato a diverse riprese: dapprima nel 1924 e nel 1929, per adeguarlo all’afflusso di escursionisti portato dalla strada forestale Bosco-Lagdei. La guerra di Liberazione lo vide teatro di un assedio nazi-fascista respinto da soli nove partigiani il 19 marzo 1944, ma occorse poi una nuova ricostruzione, cui seguì un ultimo ampliamento negli anni ’70, quando la nuova seggiovia da Lagdei al Lago Santo portò un ulteriore incremento di turisti.» (M. Salvo – D.Canossini, Appennino Ligure e Tosco-Emiliano, pagg. 210-211). Il rifugio è aperto tutti i giorni da giugno a settembre, solo i fine settimana da dicembre a maggio. È dotato di 40 posti letto e locale invernale sempre aperto. Per informazioni tel 0521.889334; il gestore tel 0521.853733.

Dal rifugio si va a sinistra costeggiando lungamente il lago, sorpassando una peschiera (fonte) e guadando uno degli immissari. Il sentiero piega a destra risalendo il pendio boscoso sovrastante con alcune svolte, fino ad un bivio in località Pineta di Lago Santo (1577 m). Si trascura il sentiero 729 e si va a sinistra (segnavia 723) salendo dolcemente tra gli abeti fino ad un secondo bivio, dove si va a destra. Seguendo sempre il sentiero 723, si sorpassa un piccolo rudere, poi si sale in diagonale poco sopra ad una conca torbosa. Poco dopo si esce dal bosco sbucando alla base degli ampi pendii erbosi superiori. Il sentiero sale quindi in una poco marcata valletta, dirigendosi verso l’evidente Monte Aquilotto. Si piega poi a destra attraversando un ripiano e risalendo in diagonale fino alla Sella del Marmagna (1730 m), situata tra i monti Aquilotto e Marmagna. Da qui si può rimontare il crinale fino in vetta, oppure seguire il sentiero 00, che sale a destra sul versante parmense. Attraversata una breve pietraia si piega a sinistra e si raggiunge un dosso, da cui si sale verso l’ormai vicina croce di vetta del Monte Marmagna (1851 m).

Il Lago Santo e il Monte Sterpara
Il Lago Santo e il Monte Sterpara (23 giugno 2011)
Il Monte Aquilotto sovrasta la parte intermedia del percorso
Il Monte Aquilotto sovrasta la parte intermedia del percorso (25 giugno 2011)
Verso la croce di vetta
Verso la croce di vetta (25 giugno 2011)

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