Col de Jaman – Col de Bonaudon – Rochers de Naye – la Perche – Col de Jaman

Caratteristiche

Difficoltà: EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 750 m circa
Tempo: 3.15 – 3.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2023

Se si decide di non sfruttare il trenino a cremagliera che sale da Montreux, la via più breve per raggiungere i Rochers de Naye parte dal Col de Jaman. Ci sono vari sentieri, tutti brevi ma piuttosto accidentati. Qui propongo un percorso ad anello: all’andata si sale per la valle di Jaman, il Col de Bonaudon e la parete delle Grottes de Naye. Il ritorno invece si effettua sul versante occidentale, passando per la Perche. Le difficoltà sono concentrate nella risalita della parete delle Grottes de Naye: il percorso comprende alcune scale assai aeree e altri passaggi esposti attrezzati con catene. Il percorso di ritorno, pur avendo qualche brusco saliscendi, non presenta difficoltà.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Montreux e si gira a destra. Effettuati alcuni tornanti, si svolta ancora a destra, e da qui in poi si seguono le indicazioni per les Avants. Attraversato il paese, si svolta a destra sulla stretta stradina per il Col de Jaman. Al primo bivio (non indicato!) si va a destra, mentre al secondo si va a sinistra, giungendo così al Col de Jaman (1512 m).

Si tratta di una marcata sella erbosa, situata sullo spartiacque tra il Lago di Ginevra (bacino del Rodano) e la valle dell’Hongrin (bacino del Reno). A nord del valico si eleva la dirupata dorsale calcarea del Corbé e del Cape au Moine; a sud invece sorge la caratteristica Dent du Jaman. La strada che raggiunge il valico è senza sbocco: sul versante orientale proseguono alcune stradine sterrate, chiuse al traffico privato.

Itinerario

Dal colle si imbocca una stradina sterrata che scende verso sud-est, sul versante dell’Hongrin. Si passa accanto ad una casetta, poi si attraversa un bosco di abeti. La sterrata costeggia una conca dove si trova un laghetto temporaneo, quindi giunge ad un bivio (quota 1477). Continuando dritti, si entra nel vero e proprio vallone di Jaman, compreso tra i suggestivi dirupi stratificati della Dent de Jaman (a destra) e della Dent de Hautaudon (a sinistra). La pista prende quota con alcuni tornanti nei pressi di una seggiovia, quindi lascia a sinistra un’altra conca occupata da una zona umida. Poco dopo si incontra, sulla destra, la piccola Cabane de Lhautaudon (1574 m). Rimontando il fondovalle ingombro di massi, tra erba e radi alberi, si raggiunge la baita di Montagne d’Amont (1650 m).

Alla testata del vallone è ormai ben visibile la grande bastionata rocciosa dei Rochers de Naye.
Circa 150 metri prima della Montagne d’Amont, in corrispondenza di una curva verso destra, si può trovare a sinistra una scorciatoia che porta direttamente al sovrastante Col de Bonaudon. La scorciatoia non è segnalata ed è assai ripida.

Si prosegue in dolce salita in direzione della testata del vallone, dominata dalla parete rocciosa dei Rochers de Naye. Giunti alla base di un piccolo dosso con massi enormi, si abbandona la sterrata per imboccare a sinistra una diramazione. Costeggiando il dosso a sinistra, in breve si è ad un crocevia (quota 1702).

Le diramazioni sulla destra e di fronte portano alla ferrovia a cremagliera Montreux-Rochers de Naye. Andando a destra si può raggiungere la stazione di Jaman, dominata dall’omonima montagna. Salendo dritti, invece, si può salire alla stazione della Perche, dove ci si ricongiunge con il percorso di discesa; questa opzione può essere quindi utilizzata per abbreviare l’anello, oppure per evitare il tratto difficile tra il Col de Bonaudon e la vetta dei Rochers de Naye.

Si piega a sinistra e si taglia il ripido pendio ai piedi della parete dei Rochers de Naye. Una breve salita porta al Col de Bonaudon (1753 m).

Si tratta di una sella piuttosto angusta, situata tra i Rochers de Naye e la cresta dentellata che conduce alla Dent de Hautaudon.

Attraversato il colle, si effettua una corta ma ripida discesa, quindi si lascia a sinistra il sentiero che si abbassa nel vallone di Bonaudon. Si taglia verso destra, attraversando una pietraia, quindi si giunge alla base della parete dei Rochers de Naye, nei pressi dell’ingresso inferiore della principale tra le Grottes de Naye (1740 m circa).

L’ingresso può essere raggiunto con una breve deviazione a destra (indicazioni). All’interno della grotta principale si trova un percorso speleoescursionistico attrezzato con catene e gradini metallici. Sfruttando le attrezzature, si può percorrere integralmente la grotta, uscire dall’ingresso superiore e ritrovare il sentiero escursionistico a quota 1820 circa. Nel caso, sono necessari la torcia frontale, il casco e vestiti adeguati (l’interno della grotta è fangoso e in alcuni tratti bisogna strisciare).

Il sentiero sale verso sinistra, poi ritorna a destra con un passaggio scavato nella roccia (catene). Si imbocca quindi una lunga scala metallica che permette di superare un salto verticale. Si passa accanto all’ingresso di una seconda grotta, poi, in cima alla scala, si riceve da destra il sentiero proveniente dall’ingresso superiore della grotta principale. Il percorso segnalato rimonta la parte superiore della bastionata, con altre scalette e tratti attrezzati con catene, quindi sbuca sulla cresta est della Grand Chaux de Naye (quota 1850 circa). Qui il panorama si apre improvvisamente sulla catena principale delle Alpi Bernesi.
Si piega a destra per rimontare il panoramico crestone; poco dopo si lascia a sinistra il sentiero segnalato che taglia verso il fondo della conca di Naye. Procedendo nei pressi del filo di cresta, si guadagna la panoramica spalla della Grande Chaux de Naye (1983 m), che marca l’inizio della cresta sommitale dei Rochers de Naye. Il sentiero prosegue nei pressi del filo di cresta, tenendosi in genere sul versante meridionale con brevi saliscendi; attenzione al salto verticale sul lato opposto. Si passa accanto al termine della via ferrata dei Rochers de Naye, quindi si incontra una croce. Poco più avanti si lascia a sinistra il sentiero principale, che taglia verso il capolinea della ferrovia a cremagliera. Si sale invece a destra sulla cresta e, in breve, si guadagna la cima dei Rochers de Naye (2042 m; 1.45-2 ore dal Col de Jaman), occupata dai ripetitori.

Seguendo il largo sentiero che scende a tornanti, si giunge in breve al capolinea della ferrovia a cremagliera (1971 m), dove sorge un albergo-ristorante. Poco più a destra, in corrispondenza di un’ampia sella, si trova un importante crocevia.

Girando a sinistra, e percorrendo il crinale che delimita a sud la conca di Naye, si può raggiungere in 5-10 minuti il Giardino botanico la Rambertia (1980 m), che ospita più di mille specie di flora montana provenienti da diverse parti del mondo.

Seguendo le indicazioni per Sautodoz e la Perche, si piega a destra e si attraversa la sella, quindi si prosegue su un largo sentiero che scende in diagonale sul versante sud dei Rochers de Naye. Si passa ai piedi di placconate calcaree, quindi si raggiunge la cresta sud-ovest della montagna in corrispondenza di un intaglio roccioso. Si passa attraverso l’intaglio e si trova un bivio: andando a destra, in breve si giunge alla baita di Sautodoz (1820 m), in splendida posizione panoramica.
Il sentiero taglia a destra, poi si abbassa in un ripidissimo canalone chiuso tra balze rocciose verticali, effettuando numerosi tornanti. A quota 1680 circa si traversa a destra, si oltrepassa un costoncino e si sbuca sull’aperto versante ai piedi della parete settentrionale dei Rochers de Naye. Subito si incontra un bivio.

Andando a sinistra e poi tenendo la destra ai bivi successivi, si può arrivare comunque al Col de Jaman. Si tratta di una sorta di “variante bassa” rispetto al percorso descritto di seguito. Anche questa variante bassa però presenta numerosi saliscendi, ed è decisamente meno panoramica rispetto al percorso descritto.

Andando a destra, si sale in diagonale tra erba e ghiaioni alla base della parete, fino all’erboso valico della Perche (1793 m).

Il valico, situato tra i Rochers de Naye e il Merdasson, ospita una fermata della ferrovia a cremagliera che sale da Montreux.
Seguendo il crinale verso nord, con una ripida salita si può salire sull’esile cima del Merdasson (1858 m; 10 minuti dalla Perche). Questa piccola montagna a forma di svelto cono è poco frequentata, forse perchè è compresa tra i più noti Rochers de Naye e Dent de Jaman, o forse a causa del toponimo poco invitante. Tuttavia, offre uno spettacolare panorama sul Lago di Ginevra e sulle montagne circostanti.

Lasciando a destra la ferrovia, si cammina sul crinale fino alla base del cono sommitale del Merdasson, quindi si imbocca a sinistra il percorso segnalato. Si percorre una carrareccia quasi pianeggiante, poi si piega ancora a sinistra lungo un sentiero che si abbassa ripidamente tra prati e radi abeti, sul versante che scende a picco verso il Lago di Ginevra. A quota 1700 circa si piega a destra e si doppia il contrafforte ovest del Merdasson, passando sul suo versante nord-ovest.
Giunti ad un crocevia, si lascia a destra un sentiero che sale verso la Dent de Jaman e si prosegue dritti lungo una stradina sterrata. Lo stradello, piuttosto dissestato, attraversa la ferrovia a cremagliera (quota 1650 circa), poi taglia nel bosco ai piedi dell’imponente parete ovest della Dent de Jaman. Qua e là, il ripido versante boscoso è caratterizzato da paravalanghe. Si esce infine all’aperto nelle praterie che precedono il Col de Jaman, a cui si ritorna in pochi minuti (1.30-1.45 ore dai Rochers de Naye).

La baita di Montagne d'Amont
La baita di Montagne d’Amont (22 ottobre 2023)
La Dent de Jaman vista dai pressi del Col de Bonaudon
La Dent de Jaman vista dai pressi del Col de Bonaudon (22 ottobre 2023)
L'ardito sentiero con scale metalliche che supera la parete delle Grottes de Naye
L’ardito sentiero con scale metalliche che supera la parete delle Grottes de Naye (22 ottobre 2023)
Dalla vetta dei Rochers de Naye: il capolinea del trenino e le Prealpi di Vaud in parte coperte da banchi di nebbia
Dalla vetta dei Rochers de Naye: il capolinea del trenino e le Prealpi di Vaud in parte coperte da banchi di nebbia (22 ottobre 2023)
Il sentiero che scende verso Sautodoz
Il sentiero che scende verso Sautodoz (22 ottobre 2023)
Salendo al valico della Perche, con il Merdasson a sinistra
Salendo al valico della Perche, con il Merdasson a sinistra (22 ottobre 2023)
Il Lago di Ginevra visto dal Merdasson
Il Lago di Ginevra visto dal Merdasson (22 ottobre 2023)

Torna a: Prealpi di Vaud.