Isoverde – Monte Carlo – Cravasco
Caratteristiche
Difficoltà: E/EE fino al Monte Carlo, poi T
Dislivello in salita: 360 m circa
Dislivello in discesa: 120 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2017
Il Monte Carlo è una ripida montagnola costituita da dolomie che si innalza subito a nord di Isoverde. Insieme all’adiacente Monte Carmelo forma una barriera posta trasversalmente rispetto all’andamento della Val Verde, che separa Isoverde dall’ampia conca di Cravasco. Questa breve traversata permette di scavalcare la panoramica cima del Monte Carlo e collegare i due paesi. La salita è ripida e impervia, con un passaggio facilitato da una catena; la discesa è invece molto più tranquilla, e passa accanto a numerosi monumenti sacri posti in ricordo dell’eccidio di Cravasco, avvenuto ad opera dei nazifascisti il 23 marzo 1945.
Accesso
a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Pontedecimo, quindi in corriera (autolinee ATP) fino a Isoverde.
b) Si esce al casello autostradale di Bolzaneto e si segue la SS35 dei Giovi fino a Pontedecimo. Si svolta a sinistra sorpassando Campomorone e salendo fino al piccolo nucleo di Isoverde (198 m).
Itinerario
Si prosegue lungo la strada asfaltata in direzione di Cravasco fino al limite superiore del paese. Qui sulla destra ha inizio il sentiero con segnavia CAI 3, che sale tra le case arrivando subito ad un bivio. Si va a sinistra salendo lungo una carrareccia, che effettua un ampio tornante nel bosco; poco prima di una capanna si abbandona la pista principale per deviare a sinistra su una ripida traccia (segnavia poco evidente, in alto su un albero). Seguendo attentamente le tacche bianco-rosse si sorpassa una zona di boscaglia degradata, dove il percorso è poco evidente, quindi si giunge presso un rudere isolato (quota 355).
Si prosegue lungo un comodo sentiero, ma ad un bivio si gira bruscamente a sinistra in ripida salita; si supera un traverso su roccia un po’ esposto (catena), quindi si continua lungo un esile sentierino che sale con stretti tornanti. Man mano che si prosegue il bosco si dirada, lasciando spazio ad erba e rocce; il sentierino poi piega a destra ed effettua un lungo traverso in direzione est, tra caratteristici dirupi di dolomia. Quando il versante si fa più dolce si incontra il segnavia 2, proveniente da Pietralavezzara; seguendolo verso sinistra si giunge in breve ad un’ampia sella prativa, dove sorge la Cappelletta di Monte Carlo (518 m). Qui si gira a sinistra, si attraversa il pianoro (tavoli e panche da picnic), quindi si sale ripidamente per il breve contrafforte che porta alla vetta del Monte Carlo (551 m).
Sulla cima si trovano un pilone in cemento con Madonnina e una grande croce, eretta dalla Società Operaia Cattolica “San Filippo Neri” di Isoverde nel 1962. Dalla vetta si ha un bellissimo colpo d’occhio sul severo anfiteatro di montagne dal Sejeu al Taccone e al Leco.
Si ritorna alla cappelletta, quindi si prosegue verso nord, sempre seguendo il segnavia 2. Il sentiero dolcemente, attraversando alcuni impluvi; sul fondo di uno di questi si trova un primo cippo commemorativo con una poesia in dialetto. Si giunge quindi al piccolo cimitero dove riposano i trucidati nell’eccidio di Cravasco; si continua su asfalto, scendendo ripidamente fino ad un gruppo di case, quindi pianeggiando fino alla chiesa di San Bartolomeo (445 m).
È la chiesa parrocchiale di Cravasco, posta sul versante poco sopra al nucleo principale del paese. La sua costruzione risale probabilmente all’inizio del 1600, anche se nei secoli successivi ha subito molti interventi di ampliamento e restauro.
Con una breve discesa la stradina si congiunge alla provinciale, presso un tornante poco sopra all’abitato di Cravasco (435 m).
Da qui è possibile tornare a Isoverde in corriera o effettuando un anello a piedi: si segue la provinciale verso destra per alcune centinaia di metri, quindi si imbocca a sinistra una deviazione (segnavia: due croci rosse) che passa accanto al noto Roccione e ad altri nuclei di case. Poco dopo si trova a sinistra via Peschiera, e da qui si ritorna a Isoverde seguendo questo itinerario.




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