Bocca d’Irghiriai – Cúccuru Cazzeddu – Monte Bárdia
Caratteristiche
Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 630 m circa
Dislivello in discesa: 70 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2016
Seguendo un bellissimo percorso di crinale, si scavalcano alcune cime minori e si raggiunge il terrazzo panoramico del Cúccuru Cazzeddu, e poi si sale sull’aereo Monte Bárdia. Le uniche difficoltà sono costituite da alcuni passi su roccia nella prima salita, verso il Cuile Monte Ruiu.
Accesso
Da Cala Gonone si imbocca la strada per Cartóe e Osalla, che sale diventando cementata. Con alcuni stretti tornanti si varca la Bocca d’Irghiriai (o Passo di Littu; 317 m). Si parcheggia subito dopo, in corrispondenza del primo tornante della discesa verso Cartóe.
La Bocca d’Irghiriai è una stretta e impervia sella rocciosa che divide il muraglione del Monte Bárdia dal massiccio castello del Monte Irveri. Doveva essere un valico frequentato anche nell’antichità: nei pressi dello spuntone che sovrasta ad est la sella si trovano i pochi resti di un nuraghe monotorre in pietra calcarea.
Itinerario
Il sentiero (segnavia CAI 200 e Sentiero Italia) prende avvio dal penultimo tornante prima del valico, sul lato marittimo. Si sale una breve pietraia, poi si supera un ripido canale roccioso e si continua in direzione delle sovrastanti balze calcaree. Entrando nella fitta macchia, si superano due facili canalini rocciosi, poi si prosegue in ripida salita fino ad un ripiano. Tagliando tra gli arbusti si arriva in breve al Cuile Monte Ruiu (460 m circa).
Come altri cuiles della zona di Cala Gonone, anche questo è stato ristrutturato e può offrire riparo agli escursionisti. Nei pressi si trovano spesso capre al pascolo.
Trascurando il sentiero a sinistra che scende in pochi metri al cuile, si prosegue dritti in salita. Si lascia a destra un’evidente serie di ometti che porta sul sentiero per Dorgali e si prosegue sul sentiero principale, che presto si fa ripido e impervio. Si sale in diagonale per rocce rotte, arbusti e tracce di sentiero, poi si sbuca improvvisamente sulla spianata della Punta sos Presettos (608 m), che si attraversa facendo attenzione a non perdere gli ometti. Il sentiero si sposta quindi sul versante marittimo del contrafforte e scende brevemente, poi taglia in piano tra piccoli lecci e rocce affioranti.
Ritornati sul crinale, si entra in un fitto bosco di lecci e si affronta una ripida salita. Si attraversa poi un ripiano per un sentierino poco evidente (attenzione ai segnavia, costituiti in questo tratto da pietre incastrate tra i rami degli alberi) e si riprende a salire ripidamente a zigzag nel fitto bosco dove affiorano rocce calcaree. Il sentierino percorre poi un dorso pianeggiante tra gli alberi, e sbuca improvvisamente all’aperto sul roccioso balcone panoramico del Cúccuru Cazzeddu (744 m), affacciato su Cala Gonone e sul vicino Monte Bárdia.
Il sentierino taglia in diagonale sulla destra, scendendo velocemente alla selletta successiva (quota 705). Si rientra quindi nel fitto bosco di piccoli lecci e si sale ripidamente, con un percorso tortuoso che alterna tratti tra gli alberelli a brevi e facili passaggi su roccia e campi solcati. La ripida salita porta direttamente alla croce di vetta del Monte Bárdia (882 m).
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