Difficoltà: E
Dislivello in salita: 1269 m da Grimentz, 726 m da Bendolla
Tempo: 3.40 – 4.15 ore da Grimentz, 2.15 – 2.30 ore da Bendolla
Ultima ricognizione: Luglio 2024

Si tratta di una salita piuttosto lunga, che si svolge lungo il vallone di Marais, al di sopra del noto centro turistico di Grimentz. Purtroppo il vallone è quasi interamente interessato da numerosi impianti di risalita e piste da sci; tuttavia, si osservano anche suggestivi panorami, bei boschi, altopiani con laghetti e doline. In ultimo, si sale al crinale del Roc d’Orzival e lo si segue fino all’aerea cima. L’itinerario può essere notevolmente abbreviato sfruttando la cabinovia che sale da Grimentz a Bendolla.

Si esce dall’autostrada a Sierre Est e, alla rotonda, si imbocca a destra la strada che sale in Val d’Anniviers. Giunti a Vissoie, si imbocca a destra la diramazione che scende ad attraversare il torrente Navisence e risale a Mayoux. Si svolta a sinistra e, passando attraverso St-Jean, si raggiunge Grimentz (1585 m).

Si tratta dell’unico paese della Val de Moiry, ramo sud-occidentale della Val d’Anniviers. Il centro storico, con edifici risalenti al XVI secolo, è tra i più suggestivi del Vallese occidentale. A partire dagli anni ’60, il paese ha avuto un notevole sviluppo come stazione sciistica, che ha portato ad una crescita un po’ incontrollata dell’estensione dell’area urbana.

Il percorso segnalato ha inizio nei pressi dell’enorme stazione di partenza delle due cabinovie di Grimentz: una sale verso Bendolla e l’altra alla Vouarda sul Corne de Sorebois. Si contorna la stazione di partenza di Bendolla sulla sinistra (lato sud), quindi, giunti sul lato a monte, si imbocca un breve tratto di sentiero. Attraversata una stradina asfaltata, si riprende il sentiero che sale in un’ampia fascia erbosa che taglia a metà il paese, fiancheggiando i piloni della cabinovia.
Incrociate altre due stradine asfaltate, si è ormai più in alto del limite superiore del paese. Il sentiero si sposta temporaneamente a destra, poi ritorna verso il centro dell’impluvio percorso dalla cabinovia. Si incontra una stradina (quota 1740 circa) e la si segue brevemente verso destra, quindi si riprende a sinistra il sentiero che sale con un tornante, confondendosi un po’ con le numerose tracce di bestiame. Incrociata nuovamente la stradina, si piega a destra, raggiungendo il costoncino che delimita l’impluvio a nord. Si rimonta il costone con numerosi tornanti, poi si ritrova la stradina sterrata a quota 1850 circa. La si segue verso destra per alcuni metri, poi si devia a sinistra su sentiero e si giunge alla graziosa Chapelle des Meyes (1877 m; fonte).
Si attraversa lo spiazzo a monte della cappella verso destra e si giunge ad un bivio. Piegando a sinistra, si sale in breve ad una baita isolata, quindi si prosegue in salita nel bosco di larici con numerose svolte. Sbucati fuori dal bosco, la pendenza diminuisce, e il sentiero appoggia a sinistra, ormai in vista degli edifici di Bendolla. Percorrendo un piccolo costone in dolce salita, si lascia a destra una stalla, quindi si passa sotto alla stazione di arrivo della cabinovia. Con due svolte, il sentiero raggiunge il ristorante di Bendolla (2128 m), situato immediatamente a sud rispetto alla stazione d’arrivo della cabinovia.

La località di Bendolla, centro nevralgico della stazione sciistica di Grimentz, si trova su un bel ripiano all’entrata del vallone sospeso di Marais.

Si attraversa il piazzale tra il ristorante e la stazione della cabinovia, lasciando a sinistra i due percorsi segnalati per la diga di Moiry e il Lac de Lona. Si percorre una carrareccia per poche decine di metri, poi la si abbandona, per proseguire dritti attraverso un prato pianeggiante, a fianco di un tapis roulant sulla destra e alcuni capannoni e magazzini sulla sinistra. Attraversata una recinzione, si continua ancora dritti, lungo una carrareccia all’interno della bella conca erbosa all’inizio del vallone di Marais.
Giunti al termine della conca, la carrareccia si trasforma in sentiero, e inizia a salire con alcuni tornanti. In questo punto, il vallone di Marais si divide già in due rami poco incavati, di cui quello a sinistra è caratterizzato da una bella cascata. Il sentiero taglia a sinistra verso la base della cascata, quindi si biforca (quota 2259). Qui si hanno due possibilità.

a) Si prende la diramazione a destra, che si sposta verso il ramo settentrionale del vallone di Marais. Si incrocia una pista da sci e si attraversa un ruscello, quindi si sale con alcuni tornanti. Il sentiero confluisce quindi in una sterrata, che va seguita verso sinistra. Passati sotto ad una seggiovia, si giunge ad un crocevia (quota 2386). Sulla destra si dipartono due diramazioni: si imbocca quella che passa più in alto. Salendo in diagonale, si giunge ad un ripiano attraversato da un rio, dove si trovano alcuni ruderi di un vecchio alpeggio.
Si attraversa due volte il ruscello, quindi si rimonta il ripido pendio di erba e massi sovrastante con alcune svolte. Lasciato a destra un laghetto, si risale un valloncello, quindi si sbuca in una conca che ospita una zona umida. Si prosegue dritti in salita, quindi, con altri tornanti, si supera un ultimo ripido pendio, in parte roccioso. Giunti sulla sua sommità, si sbuca nell’altopiano ondulato ai piedi del Col du Tsan; si piega a destra e lo si attraversa, tra dossi erbosi, doline e minuscoli laghetti, fino ad incontrare la pista della variante “b” (quota 2701).

b) Si imbocca a sinistra il sentiero segnalato, che sale con altri tornanti sul versante sinistro idrografico del vallone, poco distante dalla cascata e dalla pista da sci che la fiancheggia. Obliquando a sinistra, alla base di alcune balze rocciose, si arriva a toccare la pista da sci, ma poi ci si allontana sulla destra. Gli ultimi tornanti conducono su un piccolo costone (quota 2520 circa), che si rimonta verso sinistra in dolce pendenza. Si attraversa una pista inerbita, quindi, poco più avanti, si incontra una sterrata più marcata. Seguendola, si passa sotto ad una seggiovia e si raggiunge il BOB (Buvette Orzival Burger; 2587 m).

Il BOB offre servizio di bar-ristorante solamente nel periodo di apertura degli impianti durante la stagione invernale.

Sul retro del BOB, in corrispondenza di un laghetto, si trova un bivio dove si va a destra. La stradina sterrata si innalza tra dolci pendii erbosi, entrando infine nell’altopiano ondulato situato al di sotto del Col du Tsan; sullo sfondo è finalmente visibile la cima del Roc d’Orzival. Si procede tra dossi, doline e piccoli laghetti, quasi paralleli ai piloni di uno skilift. A quota 2701 si riceve da destra il poco evidente sentiero della variante “a”.

La strada giunge quindi al termine dell’altopiano, ai piedi del versante terminale del Roc d’Orzival. Salendo con un tornante, si guadagna lo spartiacque tra la Val d’Anniviers e la Val de Réchy (quota 2760 circa), poco a nord rispetto al Col du Tsan.

Il Col du Tsan (2748 m) è un’ampia sella situata sullo spartiacque tra Val d’Anniviers e Val de Réchy, tra il Roc d’Orzival e il più elevato Roc de la Tza. Se il versante che guarda la Val d’Anniviers è dolce, con dossi e conche erbose, il versante opposto è ripidissimo; è caratterizzato da affioramenti di rocce gessose, che formano curiose creste, canaloni e torrioni. Per questo, il Col du Tsan è raggiungibile solamente dal lato della Val d’Anniviers, e non ha mai avuto grande importanza come punto di passaggio.

La sterrata piega a destra e in breve guadagna una sella pianeggiante (2799 m) all’inizio della cresta sommitale del Roc d’Orzival. Qui si trova l’arrivo dello skilift seguito in precedenza. Si piega a destra, lungo un sentiero che risale il sovrastante dosso erboso fino al suo culmine. Da qui il crinale si fa più sottile e aereo, in parte roccioso. Percorrendolo con un minimo di attenzione, si superano le ultime decine di metri che portano alla vetta del Roc d’Orzival (2854 m).

Salendo alla Chapelle des Meyes
Salendo alla Chapelle des Meyes (8 luglio 2024)
Panorama verso la Val de Moiry
Panorama verso la Val de Moiry (8 luglio 2024)
La stazione di Bendolla
La stazione di Bendolla (8 luglio 2024)
Risalendo il vallone di Marais, verso una suggestiva cascata
Risalendo il vallone di Marais, verso una suggestiva cascata (8 luglio 2024)
Percorrendo l'altopiano sotto al Col du Tsan, con il Roc d'Orzival sullo sfondo
Percorrendo l’altopiano sotto al Col du Tsan, con il Roc d’Orzival sullo sfondo (8 luglio 2024)
La cresta sommitale del Roc d'Orzival
La cresta sommitale del Roc d’Orzival (8 luglio 2024)

Torna a: Alpi del Cervino