Cascina Sierai – Bric Aguzzo – Giogo di Giusténice – Monte Carmo – Rifugio Pian delle Bosse – Rifugio Cascina Porro – Cascina Sierai
Caratteristiche
Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 1000 m circa
Tempo: 6 – 7 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2017
Interessante giro ad anello nella parte alta della valletta di Giusténice. Il percorso di salita va a toccare la caratteristica vetta rocciosa del Bric Aguzzo, poi prosegue lungo esili sentierini tra boschi e rocce fino al Giogo di Giusténice. Effettuata una consigliabile deviazione alla panoramicissima vetta del Monte Carmo, si imbocca il percorso di discesa, più tranquillo e agevole; si toccano i rifugi di Pian delle Bosse e di Cascina Porro, quindi si ritorna al punto di partenza per stradette sterrate.
Accesso
Si esce al casello autostradale di Pietra Ligure e si scende fino ad incontrare l’Aurelia. La si segue verso sinistra in direzione di Borgio Verezzi, quindi si gira ancora a sinistra per Giusténice. Giunti alla frazione San Lorenzo (sede del comune di Giusténice) si imbocca a destra una stretta stradina con indicazioni per il Monte Carmo e per il Rifugio Cascina Porro. Si segue la rotabile fino a che non diventa sterrata, presso la Cascina Sierai (453 m). Qui si parcheggia, in un ampio spiazzo.
Salita
Si prosegue lungo la stradina, ora sterrata, che sale nel bosco con due lunghi tornanti e giunge ad un bivio. Si lascia a sinistra la diramazione per la Cascina Porro (la si seguirà in discesa) per continuare a destra con altri tornanti nel bosco. Presso uno di essi, a quota 688, si incontra il Sentiero Terre Alte, segnalato con tacche giallo-rosse e proveniente dal Rifugio Cascina Porro. Oltre un lunghissimo tornante tra gli alberi, si inizia a tagliare verso nord-ovest, incontrando un altro importante bivio (quota 799).
Qui si lascia a destra il Sentiero Terre Alte, che prosegue alla volta della Val Marémola, e si continua dritti, procedendo a mezza costa sul versante sud del Bric Aguzzo. Si passa accanto ad un monumento in ricordo dei partigiani caduti nella zona, si lascia a sinistra una diramazione, poi si effettuano altri due tornanti; poche decine di metri dopo l’ultimo tornante (quota 917), presso un ometto di pietre, prende origine un sentiero segnalato con tacche bianco-rosse che sale sulla destra tra boschetti e radure. Giunti presso una caratteristica “casella” si lascia a destra la traccia principale per salire a sinistra lungo la massima pendenza per alcune decine di metri.
Il sentierino, qui ben poco evidente, taglia poi verso destra e man mano si fa più dolce. Con un tratto in piano tra gli alberi si raggiunge il crinale spartiacque tra Val Marémola e Valle di Giusténice presso un caratteristico intaglio ai piedi del dente roccioso del Bric Aguzzo. Si attraversa l’intaglio grazie ad un muretto a secco, quindi si sale per rocce ripide ma facili per guadagnare le placche inclinate sommitali; in breve si è alla vetta del Bric Aguzzo (1083 m; 1.45 – 2.15 ore), sormontata da una croce metallica.
Il Bric Aguzzo è un’imponente vetta rocciosa dalla forma squadrata, ultima quota importante dello spartiacque tra la valletta di Giusténice e la Val Marémola. È formato da solide quarziti, che affiorano abbondantemente sui suoi versanti con pareti rocciose verticali e un lungo costone molto frequentato dagli alpinisti (Cresta Mario). La vetta offre un bel panorama aereo sulle valli circostanti, sul mare e sulla Riviera Ligure da Pietra a La Spezia.
Si ritorna indietro all’intaglio, dove si imbocca a destra (versante nord, rivolto verso la Val Marémola) un sentierino segnalato con tre punti gialli. Il sentierino, pochissimo evidente, sale in diagonale tra alberi e rocce affioranti, con qualche passaggio malagevole. Si aggirano sulla destra alcuni affioramenti rocciosi dolomitici, quindi si scende ad una selletta erbosa pianeggiante. Attraversata la radura si riprende a salire tra gli alberi, spostandosi questa volta sul lato di Giusténice.
Si esce all’aperto, attraversando una bella prateria molto panoramica, quindi si attraversa un’altra sella (quota 1147) che riporta sul lato della Val Marémola. Si scende brevemente tra grandi faggi e massi quarzitici, quindi si taglia quasi in piano fino a raggiungere la sterrata dell’Alta Via dei Monti Liguri, proveniente dal Colle del Melogno. La si segue verso sinistra e, in breve, si giunge al Giogo di Giusténice (1143 m).
Si tratta di un valico posto su un costone secondario, che si protende sul versante marittimo della catena alpina. Il termine “giogo” è sinonimo di “giovo”, e significa “passo, valico”.
Si abbandona la sterrata per seguire a destra il sentiero AVML, che sale ripido sul crinale, prima prativo, poi boscoso. Giunti sotto ad una balza rocciosa si trova un trivio; si imbocca la diramazione di sinistra (“Sentiero delle Scalette”), che supera un ripido tratto scalinato tra le rocce, attrezzato con cavo metallico. Si taglia poi in salita dolce tra faggi, piccoli ghiaioni e spuntoni rocciosi fino a sbucare sulla sella tra le due vette del Carmo. Qui si incrociano vari sentieri; si piega a destra e, con una ripida salita tra erba, radi arbusti e qualche faggio, si raggiunge la croce di vetta del Monte Carmo (1389 m; 3 – 3.45 ore).
Discesa
Si ritorna al Giogo di Giusténice, da cui si continua lungo la strada sterrata in direzione sud, scendendo dolcemente. Presso il primo tornante si stacca sulla destra il sentiero segnalato con un triangolo rosso pieno, che scende nel bosco. Lasciata a sinistra una diramazione, si taglia in diagonale fino all’ampia sella erbosa a monte del Bric Pratello (975 m; la vetta è raggiungibile con una brevissima deviazione a sinistra). Con una ripida discesa si va ad incontrare il segnavia “due quadrati rossi pieni“, proveniente dalla cresta sud-est del Monte Carmo, quindi si sbuca nell’amena radura del Rifugio Pian delle Bosse (835 m).
Di proprietà del CAI di Loano, il rifugio conta di 50 posti letto ed offre servizio di alberghetto quasi tutto l’anno. Nei periodi di chiusura rimane comunque aperto un locale con 6 ulteriori posti letto. Nei pressi del rifugio si trovano tavoli e panche per il picnic e una fresca fontana.
Senza entrare nella radura si aggira il rifugio a monte e, sempre seguendo il segnavia “triangolo rosso pieno”, si imbocca una stradetta sterrata che attraversa una valletta boscosa e passa accanto ad una bella radura. Si scende nel bosco in diagonale, poi si giunge in una zona arbustiva; qui, presso un tornante, si abbandona la sterrata (e il triangolo rosso) per imboccare a sinistra il Sentiero Terre Alte, che sale in breve a scavalcare un costone. Passando ai piedi di un affioramento roccioso si giunge ad un bivio; si scende a sinistra con ripide svolte, quindi si attraversa il Rio Scarincio su una passerella. Il sentiero si trasforma in carrareccia e guida in breve al Rifugio Cascina Porro (692 m).
Le ristrutturazioni dell’antica Cascina Porro per farne un rifugio escursionistico sono durate più di trent’anni. Finalmente, il 28 maggio 2017 il nuovo rifugio è stato inaugurato; offre servizio di alberghetto e dispone di 25 posti letto.
Si imbocca a destra l’ampia strada sterrata che, scendendo dolcemente nel bosco di latifoglie, si ricongiunge alla strada principale che collega Cascina Sierai con il Giogo di Giusténice. Da qui si ritorna al punto di partenza seguendo il percorso dell’andata.