Gerfalco – Cornate di Gerfalco – Cave di Romano – Gerfalco
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2022
Partendo dal paese di Gerfalco, ci sono varie possibilità di visitare le Cornate compiendo percorsi ad anello. L’itinerario qui proposto concatena due di questi: per un breve tratto segue il Sentiero delle Trincee, percorso di visita alle antiche miniere situate sul versante sud-ovest della montagna, poi si collega all’Anello delle Cornate che percorre la cresta sommitale. Giunti al termine della cresta, si ritorna per comode strade sterrate sul versante sud della montagna.
Accesso
a) Proveniendo da Siena, bisogna imboccare la SP73bis, che passa da Malignano, Rosia e Frosini. Poco dopo si gira a destra lungo la SP31, che supera Chiusdino; giunti a Ciciano si va ancora a destra lungo la SP29. Ai due bivi successivi si va prima a sinistra verso Montieri, poi si gira a destra per Massa Marittima. Dopo circa 5 km si prende ancora a destra la diramazione per Gerfalco.
b) Usciti dalla superstrada SS1 presso lo svincolo di Follonica Est, si prosegue lungo la SR439, che passa nei pressi di Massa Marittima. Si gira poi a destra lungo la Strada Provinciale Pavone, in direzione di Montieri. Prima di giungere a Montieri, si trova a sinistra la deviazione per Gerfalco. Si parcheggia presso il bivio subito prima del paese (736 m).
È consigliabile effettuare una breve deviazione per visitare il suggestivo borgo medievale di Gerfalco, arroccato su un colle tondeggiante. Il paese è dominato dalla chiesa di San Biagio, risalente al 1323. Vale la pena visitare le due porte nelle mura del XII secolo: la Porta Fiorentina e la Porta Senese. Gerfalco sorse probabilmente per via della presenza nei dintorni di notevoli risorse minerarie, sfruttate fin da tempi antichissimi. Fu conteso tra i vescovi di Volterra, gli Aldobrandeschi e i Pannocchieschi, che ne presero il controllo nel XIII secolo.
Itinerario
Partendo dal bivio prima del borgo di Gerfalco, si lascia a destra il paese e si imbocca la stradina a sinistra. La rotabile procede in dolce salita, piegando ancora a sinistra e risalendo un piccolo avvallamento boscoso. Si sbuca quindi ai margini di un bel prato, dove la strada diventa sterrata; sulla destra si innalza il ripido versante meridionale delle Cornate. Proseguendo ancora per circa 300 metri, si giunge all’imbocco del Sentiero delle Trincee (quota 790 circa), indicato da un pannello esplicativo e da segnavia bianco-rossi.
Il Sentiero delle Trincee è un percorso a tema realizzato dal Tuscan Mining Geopark. Permette di visitare gli assaggi minerari (gallerie, trincee, pozzetti) realizzati in tempi più o meno antichi per sfruttare i giacimenti di argento, piombo, rame e zinco delle Cornate. Per abbreviare l’escursione, è possibile arrivare in automobile fino a questo punto, che dista circa 1,1 km dal bivio prima del paese di Gerfalco.
Si prende a destra il Sentiero delle Trincee, che si addentra nella folta vegetazione. Un tratto quasi pianeggiante conduce ad un edificio semidiroccato, da cui il sentiero inizia a salire più ripido. Dopo una curva a sinistra, si incontrano i primi due stop del Sentiero delle Trincee, e subito dopo si trova un bivio (quota 850 circa).
È consigliabile effettuare una deviazione a sinistra di un centinaio di metri, per visitare gli stop dal 3 al 10 del Sentiero delle Trincee. Camminando ai piedi di un piccolo dirupo di calcare massiccio, si notano piccole gallerie, trincee, pozzetti e tagli a cielo aperto. Il Sentiero delle Trincee prosegue lungamente a mezza costa, poi si ricongiunge con la sterrata abbandonata in precedenza, permettendo una veloce chiusura dell’anello.
Trascurando il Sentiero delle Trincee, si piega a destra su un sentiero evidente ma non segnalato. Salendo in diagonale nel bosco, si guadagna la cresta delle Cornate a quota 875, e si incontra il sentiero con segnavia bianco-rosso che sale direttamente da Gerfalco. Si piega a sinistra seguendo il sentiero di crinale: procedendo tra boschetti, radure e rocce affioranti, si incontra un’altra trincea mineraria, quindi si supera un tratto più ripido con alcuni tornanti. La salita porta ad una panoramicissima spalla rocciosa (976 m) sormontata da ometti di pietre.
Da qui il crinale prosegue più dolce e ondulato. Il sentiero procede a tratti in cresta, a tratti sul versante nord per aggirare alcuni piccoli dossi; la boscaglia spesso si apre lasciando spazio a straordinarie vedute panoramiche sui due versanti. Entrati in una pineta, si scavalca la poco evidente vetta delle Cornate di Gerfalco (1059 m), indicata da un piccolo ometto di pietre. Si effettua un breve saliscendi e, in pochi minuti, si raggiunge un’anticima panoramica (1045 m) dove si trova la palina segnaletica di vetta (1 – 1.15 ore da Gerfalco).
Scavalcata l’anticima, si giunge al termine nord-occidentale della cresta sommitale delle Cornate. Da qui il sentiero segnalato inizia a scendere ripido. Lasciata a sinistra una radura dove sorgono molti ometti di pietre, si entra nel bosco misto. Man mano che si scende il sentiero si allarga e diventa più sconnesso e malagevole. A quota 880 circa, in corrispondenza di una palina in legno ormai poco leggibile, si trova un bivio.
La diramazione a sinistra, priva di indicazioni, porta ad una grande cava di calcare “Rosso Ammonitico”, ormai abbandonata da tempo. La cava è assai imponente, e sul fronte si possono osservare le fitte stratificazioni del calcare rosso. Il materiale estratto in questa cava è stato utilizzato nella costruzione del duomo di Siena.
Proseguendo dritti, dopo poche decine di metri si giunge ad un secondo bivio (865 m). Si piega a sinistra (segnavia 13), iniziando a scendere verso sud-est. Lasciata a sinistra una diramazione che porta ad un’altra cava di “Rosso Ammonitico”, la stradina sterrata scende in diagonale tra rocce e arbusti. Dopo alcune centinaia di metri, si giunge alla prima delle Cave di Romano (788 m).
Si tratta di due grandi cave ormai abbandonate, impostate nella grande falda detritica che fascia la base del versante sud-ovest delle Cornate di Gerfalco. Entrando nel piazzale di cava, si può osservare l’aspetto di questo materiale, che è costituito da detrito spigoloso di calcare cementato da materiale più fine di colore giallastro o ocra.
Si lascia a sinistra la cava e, continuando in piano per circa 200 metri, ci si congiunge con l’ampia strada sterrata che collega Gerfalco al Castello di Fosini (località Romano; 780 m). Si piega a sinistra, seguendo la strada in dolce salita verso est. Lasciata a sinistra la seconda Cava di Romano, si prosegue lungamente alla base del versante meridionale delle Cornate.
Lasciato a sinistra il punto di arrivo del Sentiero delle Trincee, la strada scende brevemente. Si riceve da destra una diramazione, poi, con un dolce saliscendi, si scavalca la spalla su cui sorge la Cappella dell’Avveduta (814 m). Poche centinaia di metri più avanti, si lascia a sinistra l’imbocco del Sentiero delle Trincee, seguito all’andata; proseguendo lungo la stradina, si ritorna a Gerfalco (1.30 – 1.45 ore da Gerfalco).






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