Miniera di Gambatesa – Monte Bossea – Case Vassarone – Miniera di Gambatesa
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 420 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2018
Si tratta di un doppio percorso ad anello, tranquillamente percorribile in mezza giornata, e che consiglio vivamente di accoppiare alla visita guidata alla Miniera di Gambatesa. Il primo anellino, detto “Sentiero Natura del Monte Bossea”, accompagna nella visita di questa piccola montagna, ed è corredato da numerosi “stop” per comprendere meglio le caratteristiche naturali e di sfruttamento antropico del luogo.
Il secondo anello (sentiero A12 del Parco dell’Àveto) invece porta intorno al Monte Comarella, permettendo di osservare tutti i tipi di rocce che affiorano nell’area e di godere di bei panorami sul Monte Zatta e su Reppia: si attraversa in questo modo un’intera sequenza ofiolitica, partendo da serpentiniti e basalti (rocce di mantello e rocce magmatiche che costituivano il fondale di un antico oceano) e arrivando alle varie formazioni sedimentarie che vi si depositarono sopra.
Accesso
Si esce al casello autostradale di Lavagna e si imbocca a destra la strada in direzione di Carasco. Giunti ad una rotonda si continua dritti per Nè, entrando in Val Graveglia. Si risale tutta la valle; oltre un ponte, poco prima di giungere a Botasi, si svolta a sinistra lungo la diramazione che sale alla Miniera di Gambatesa; se la sbarra è aperta si può parcheggiare nel piazzale della miniera (502 m; fare attenzione a non rimanere chiusi dentro, consultare gli orari di apertura della miniera!); altrimenti, si parcheggia presso il tornante subito prima della sbarra e si raggiunge il piazzale a piedi (5 minuti circa).
La Miniera di Gambatesa, oggi visitabile, è rimasta attiva fino al 2011; si tratta della più grande miniera di manganese della Val Graveglia, e una delle più grandi in Europa. Per notizie più dettagliate è in costruzione una pagina specifica.
Itinerario
Dal piazzale si risale la lunga Scalinata Carletti, che porta direttamente presso l’ingresso del tunnel della miniera. Si svolta a sinistra, seguendo le rotaie del trenino oltre un ponticello, e si giunge alla biglietteria della miniera (536 m); la si sorpassa e si imbocca una strada sterrata che sale dolcemente in diagonale (segnavia: croce rossa e picchetti del Parco) tra erba, arbusti e rocce. Superato un lungo tornante, si lascia a destra la diramazione che guida al vicino villaggio dei minatori (vale la pena andarci un attimo, dato che non è compreso nella visita guidata alla miniera) e si continua a sinistra in salita.
Con alcuni tornanti nella boscaglia, si passa ai piedi di una grande parete rossastra di diaspro, resto di una miniera dismessa a cielo aperto, quindi si giunge ad un ripiano dove si trova un pannello esplicativo (quota 635). Si effettua una curva verso destra ma, subito dopo, si imbocca a sinistra una diramazione, iniziando così il Sentiero Natura del Monte Bossea. Con una breve salita si giunge ad un bivio (quota 669), dove si continua a sinistra scavalcando un piccolo costone roccioso. Scendendo dolcemente si giunge al crocevia di la Colla (660 m).
Il piccolo valico è sovrastato da una grande edicola sacra, in cui si trova una statuetta del Bambino di Praga.
Seguendo i picchetti in legno del Sentiero Natura, si continua a sinistra lungo un sentiero che taglia in lieve salita il versante orientale del Monte Bossea. Si procede tra arbusti e pini, quindi si trova un bivio dove si gira a destra in salita più decisa. Con alcuni tornanti tra erba e rocce, si guadagna in breve la vetta del Monte Bossea (730 m; 45 – 50 minuti dal piazzale); bel panorama sulla Val Graveglia, sul mare, sull’Appennino e le Alpi Liguri.
Si scende lungo il versante opposto tra rocce affioranti, fino ad un ripianetto coperto da radi pini. Si gira a destra, poi poco dopo si piega a sinistra e si entra nella pineta, percorrendola in dolce discesa. Quando il bosco si riapre, il sentiero inizia a scendere più decisamente lungo un ripido versante di rocce e arbusti, con tornanti a tratti sorretti da muretti a secco. Si confluisce infine in un sentiero più importante, proveniente da Pontori. Lo si segue verso destra fino al vicino valico della Colla (660 m), dove termina l’anellino del Sentiero Natura.
Da qui si ritorna indietro per un tratto lungo il percorso dell’andata, fino al bivio di quota 669; qui si continua a sinistra, tagliando quasi in piano fino all’ampia sella ai piedi del Monte Comarella. Seguendo il segnavia A12 si gira a destra, lungo un ripido sentiero che risale il sovrastante contrafforte tra gli arbusti.
Se la zona del Monte Bossea era costituita da serpentiniti, ora il nostro sentiero sta attraversando una fascia di basalti, visibili a tratti nei tagli del sentiero e negli affioramenti nei pressi.
Si entra in un boschetto di castagni e si evita la cima meridionale del Monte Comarella; raggiunto il costone sommitale, lo si rimonta verso nord-ovest, scavalcando una piccola cima intermedia (798 m).
Come si può vedere dagli affioramenti sparsi tra gli alberi, stiamo adesso camminando su rocce calcaree di colore grigio chiaro o biancastro, appartenenti alla formazione dei Calcari a Calpionelle.
Si contorna la terza cima del monte, sormontata da due ripetitori, quindi si scende ripidamente fino ad una sella percorsa da una strada asfaltata (quota 754; cappelletta nei pressi). Si segue la strada asfaltata in discesa verso destra, effettuando un tornante e giungendo nei pressi delle Case Vassarone (725 m); qui si abbandona la strada per prendere a destra una mulattiera, sempre indicata dal segnavia A12. Ad un bivio si va a destra, salendo brevemente, quindi si piega a sinistra costeggiando una recinzione. Si taglia lungamente nel bosco con brevi saliscendi, quindi si esce all’aperto e si taglia un versante in parte roccioso, con bei panorami sull’alta Val Graveglia.
Questo tratto di versante è invece formato da diaspri, rocce sedimentarie silicee dal caratteristico colore rossastro, riconoscibili per la fitta stratificazione. Sotto i nostri piedi si sviluppano le gallerie della Miniera di Gambatesa.
Con un tratto in piano si giunge ad una piccola selletta erbosa (quota 700). Si gira a destra e si scende con un tornante, entrando nel bosco; il sentiero scende rapidamente e, trasformatosi in carrareccia inerbita, riporta allo spiazzo con pannello esplicativo già incontrato all’andata (quota 635). Da qui si ritorna alla Miniera di Gambatesa con il percorso dell’andata.
Ritorna a: Appennino Spezzino