Isoverde – Passo di Prato Leone – Laghi del Gorzente
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 510 m circa
Dislivello in discesa: 130 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2014
È il percorso più diretto per raggiungere i Laghi del Gorzente dal versante marittimo. La salita al Passo di Prato Leone è a tratti abbastanza ripida, mentre la discesa nella valle del Gorzente si svolge lungo una comoda stradetta sterrata.
Accesso
a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Pontedecimo, quindi in corriera (autolinee ATP) fino a Isoverde.
b) Si esce al casello autostradale di Bolzaneto e si segue la SS35 dei Giovi fino a Pontedecimo. Si svolta a sinistra sorpassando Campomorone e salendo fino al piccolo nucleo di Isoverde (198 m).
Itinerario
Fino al Passo di Prato Leone si segue il segnavia “quadrato rosso pieno”. All’inizio del nucleo abitato, la strada asfaltata si biforca: si va a sinistra attraversando il Torrente Verde su un ponte, quindi si va ancora a sinistra prendendo la diramazione per Gallaneto (segnavia: quadrato rosso pieno). Ad un bivio si lascia a sinistra via Chiappa e si continua in via Pacinotti, che sale fiancheggiando un corso d’acqua. Ad un certo punto la stradina asfaltata piega a sinistra, attraversando il rio su un ponte, quindi giunge di fronte all’edificio della centrale elettrica dell’acquedotto De Ferrari-Galliera (271 m).
La grande centrale elettrica venne costruita nel 1914 a sostituire tre piccole centraline precedenti poste lungo lo stesso versante della montagna. L’acqua vi arriva dai Laghi del Gorzente attraverso una galleria lunga 2340 m.
Girando a destra, si sale ancora lungo la stradina asfaltata, si effettua un tornante e si giunge ad un bivio. Si va a destra (sempre via Pacinotti), salendo dolcemente con qualche curva fino alle case in località Neppiane (349 m). Qui si trova un bivio, dove si va a sinistra su una stradina sterrata che prende quota con un tornante. La rotabile conduce alle diroccate Case Pacinotti, dove si trova un bivio: si va a sinistra e si prosegue con altre svolte nel bosco. A quota 530 circa si riceve da destra il segnavia CAI 4, proveniente dalle Case Burrano; quasi subito, presso un rudere, lo si lascia a sinistra per continuare sulla stradina.
Subito oltre un tornante accanto ad una casa diroccata si abbandona la stradina (quota 623) per imboccare a sinistra un sentiero che risale la selvaggia e rocciosa valletta che fa capo al Passo di Prato Leone. Si sorpassa una recinzione e si prende quota con ripide svolte tra rocce e arbusti; superata una seconda recinzione il sentiero piega a sinistra e, con un traverso protetto da una ringhiera di legno, scende ad attraversare un piccolo rio e in breve arriva al Passo di Prato Leone (779 m), dove si incontra l’AV.
Sella posta tra il Bric Roncasci e il Bric di Guana, è importante punto di passaggio tra il versante marittimo (in particolare la zona di Campomorone) e la Val Gorzente. Al Passo di Prato Leone si può giungere anche partendo da Pian Lupino o da Praglia.
Da qui in poi il segnavia diventa “quadrato giallo pieno”; si imbocca la stradetta sterrata che scende dolcemente verso ovest, in una bella pineta. Si valica una selletta, poi si taglia in diagonale con alcuni tratti cementati fino alle sponde del Lago Lungo (685 m).
È il più ampio dei tre Laghi del Gorzente (280000 mq), costruito negli ultimi decenni dell’800 con una diga alta 39 metri lungo il corso del torrente omonimo. Venne costruito successivamente al Lago Bruno, in primo luogo per ampiare la capienza totale del complesso, e in secondo luogo, per proteggere la più “fragile” diga del Lago Bruno da pericolose piene. I laghi oggi appartengono all’IREN, e vengono utilizzati per la produzione di energia elettrica alla centrale di Gallaneto e per alimentare gli acquedotti della città di Genova.
La stradina costeggia il lago con percorso pianeggiante, poi oltrepassa la diga. Lasciato a destra il Sentiero naturalistico dei Laghi del Gorzente, diretto al Bric Nasciu, si raggiungono la casa dei guardiani della diga e l’adiacente Cappella della Madonna del Buon Consiglio. La strada piega a sinistra in discesa, e porta rapidamente all’adiacente Lago Bruno (652 m).
Dei tre laghi del Gorzente, il Lago Bruno è quello più antico (la costruzione della diga iniziò nel 1880 e finì nel 1883, ma poi fu più volte ampliata e rinforzata fino al 1926) e quello posto alla quota più bassa. Si estende per 200000 mq ed è sbarrato a valle da due dighe, di cui la principale è alta 38 metri; al centro del bacino artificiale si trova una caratteristica isoletta. Il lago porta il nome dell’ingegnere Nicolò Bruno, ideatore ed esecutore dei lavori.
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