Fugazzolo di Sopra – Monte Cervellino – Monte Maestà di Graiana – Fugazzolo di Sopra

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 710 m circa
Tempo: 4.30 – 5 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2019

Percorso ad anello di media lunghezza, poco faticoso, in gran parte su comode strade sterrate tra boschetti e radure. La salita si svolge lungo la Costa di Fugazzolo, costone poco rilevato che porta direttamente dal paese omonimo alla cima del Monte Cervellino. La discesa è leggermente più lunga; passa dalla curiosa rupe ofiolitica della Maestà di Graiana e poi ritorna a Fugazzolo attraversando belle faggete.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Berceto e, seguendo la statale, si sale al paese. Qui si tiene la destra, seguendo le indicazioni per il Passo della Cisa; sbucati sulla statale della Cisa la si segue  a destra per poche decine di metri, quindi si devia a sinistra per Fugazzolo e Calestano. Poco più avanti si lascia a destra la diramazione per Corniglio e Lagdei e si prosegue fino all’incrocio dove si dipartono le diramazioni per le due borgate di Fugazzolo. Si imbocca a destra la stradina che porta a Fugazzolo di Sopra; possibilità di parcheggio in un ampio spiazzo prativo presso una curva a gomito verso sinistra (quota 824).

Itinerario

Si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata, salendo decisamente tra boschetti e campi. Presso una curva poco marcata verso destra si riceve il segnavia CAI 743A; si può a questo punto imboccare a sinistra una carrareccia che giunge subito ad un bivio. Si prende la diramazione di destra, sorpassando una presa dell’acqua posta ad ingombrare il sentiero e ritornando su asfalto poco sopra. La rotabile sale quindi ad un bivio (quota 915), dove si trascura il segnavia CAI (lo si seguirà al ritorno) per continuare a sinistra. Si trascura l’indicazione per la Casa Lucchi e, dopo circa mezzo chilometro, quando la strada inizia a scendere, si trova un altro bivio. Si prende la diramazione di destra, che con una ripida rampa si porta alla Casa Agnetti (o Casa Faidello; 969 m).
Da qui la strada diventa cementata e, con un tornante verso destra, si innesta sulla Costa di Fugazzolo, crinale ampio e poco marcato che scende dal sovrastante Monte Cervellino. Poco più avanti si lasciano due stradelli a destra: il primo porta alle Case Abeli, mentre il secondo (quota 1093) guida alla Casa Corneglia. La rotabile segue fedelmente l’ampio crinale, alternando lunghi tratti sterrati in dolce salita a brevi tratti più ripidi dove riprende il fondo cementato; le ampie radure offrono bei panorami sul Monte Polo, sul Monte Molinàtico e sull’Appennino Ligure fino al Monte Penna.

A quota 1230 circa si nota sulla sinistra un dosso erboso, percorso da una pista inerbita. Seguendo la pista, si scavalca il dosso, poi si scende ripidamente in un boschetto di faggi e si sbuca in una conca occupata da un grazioso laghetto. Si tratta di un piccolo bacino artificiale, realizzato verso la fine degli anni ’80 per motivi a me ignoti.

La strada sterrata effettua un’ampia curva, poi sale quasi rettilinea tra boschetti, radure e arbusti; sulla sinistra appare finalmente la cupola sommitale del Monte Cervellino, con il fianco sinistro dirupato. Si fiancheggia una linea elettrica, si supera una piccola baracca e ci si congiunge alla pista di crinale (segnavia 741) a poca distanza da una stazione del metanodotto (quota 1405).

In questo luogo, caratterizzato da un bel pianoro erboso, arrivavano uno skilift e una pista da sci. La piccola stazione invernale del Monte Cervellino fu realizzata all’inizio degli anni ’80, ma non ebbe molta fortuna: già nel 1991 dovette chiudere i battenti. Oggi le infrastrutture dello skilift sono state completamente demolite.

Seguendo l’ampia pista del metanodotto verso sinistra, si scende in breve alla sella dove si trova la stazione recintata (quota 1397). Si prosegue poi lungo un sentiero segnalato che entra nella faggeta, poi inizia a salire in diagonale verso sinistra. Effettuata un’ampia curva verso destra, si piega di nuovo a sinistra e si esce all’aperto ai piedi di una spalla prativa. Con una ripida salita si va a scavalcare un’anticima rocciosa (1478 m), poi si percorre una breve crestina e si rientra nel bosco. Ad un bivio si va a destra e, con un’ultima salita tra erba e caratteristici lastroni rocciosi, si raggiunge la croce di vetta del Monte Cervellino (1493 m; 2 – 2.30 ore da Fugazzolo di Sopra).

Si ritorna al bivio di quota 1405 e si prosegue a sinistra lungo il crinale, rimontando l’ampia pista del metanodotto. Si percorre la costiera ondulata di Bocca Spiaggi, scavalcando alcune piccole gobbe con brevi saliscendi.

In realtà il sentiero CAI 741 aggirerebbe il crinale di Bocca Spiaggi sulla destra, effettuando comunque vari saliscendi. Visto che l’imbocco del sentiero, almeno da questo lato, è poco evidente, si consiglia di seguire la pista del metanodotto.

Sorpassato l’ultimo dosso di Bocca Spiaggi (1406 m), il metanodotto piega a destra e scende ripidamente. Più in basso si riceve da destra il sentiero segnalato, e si percorre l’ampia sella pianeggiante posta tra Bocca Spiaggi e il Monte Maestà di Graiana. Giunti ai piedi di quest’ultimo si trova un evidente bivio (quota 1297).

Il Monte Maestà di Graiana (1335 m) può essere raggiunto in pochi minuti: si prosegue dritti per alcune decine di metri, poi si piega a sinistra lungo una ripida e sconnessa diramazione che porta alla piatta vetta. Si tratta di una curiosa montagnola a forma di cupola, in gran parte rocciosa, ben riconoscibile perchè sormontata da ripetitori. È costituita da serpentiniti, e sul versante orientale precipita con dirupi di rocce in sfacelo. Per il suo aspetto dirupato e il colore ferrigno e scuro delle rocce contrasta decisamente con le dolci dorsali circostanti.

Si abbandona la pista del metanodotto, poi si gira a destra (segnavia 743A) sulla sterrata con indicazioni per Fugazzolo. Lo stradello scende dolcemente nella faggeta, poi sbuca all’aperto presso la casa isolata in località la Vecchia (1255 m). Si rientra nel bosco, scendendo ad attraversare il Rio dei Pupi, quindi si taglia quasi in piano verso ovest, lasciando a sinistra una diramazione per la “croce dei quattro ragazzi”.

Si tratta di un piccolo altare che ricorda quattro giovani di Graiana Castello, qui morti assiderati il 24 dicembre 1921 durante una tormenta di neve.

La discesa riprende più ripida, portando ad un bivio (quota 1148); qui si abbandona la sterrata principale per imboccare a destra una pista che scende in breve ad attraversare il Rio dei Pratusi. Ci si ritrova quindi in una zona di bosco diradato; ad un bivio si gira a sinistra e si perde quota decisamente, poi si piega a destra e si va a guadare anche il Rio Coda Lunga a quota 1060. La pista si mantiene parallela al rio, che scorre in fondo ad un canalone dai fianchi ghiaiosi e dirupati, a tratti quasi un orrido; più avanti si gira a destra rientrando nella boscaglia.
Superato un altro rio, si costeggia una balza rocciosa stratificata, quindi si raggiunge la Casa Maddalena (o Casa Gildo). Poco più avanti la pista sterrata si congiunge con la rotabile asfaltata che collega Fugazzolo di Sopra alle Case Abeli (quota 973). La si segue verso sinistra in discesa e in pochi minuti si confluisce nella strada asfaltata percorsa all’andata; da qui, scendendo su asfalto, si ritorna a Fugazzolo di Sopra.

Fugazzolo di Sopra
Fugazzolo di Sopra (6 ottobre 2019)
Il laghetto nei pressi del percorso di salita
Il laghetto nei pressi del percorso di salita (6 ottobre 2019)
La cupola sommitale del Monte Cervellino vista da sud
La cupola sommitale del Monte Cervellino vista da sud (6 ottobre 2019)
Panorama verso sud dal Monte Cervellino
Panorama verso sud dal Monte Cervellino (6 ottobre 2019)
Il Monte Maestà di Graiana
Il Monte Maestà di Graiana (6 ottobre 2019)

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