Froumic – Pas de Lona – Cabane des Becs de Bosson – Pas de Lovégno – Froumic

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 950 m circa
Tempo: 4.40 – 5.20 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2023

Percorso ad anello molto vario e di ampio respiro, che permette di visitare il nodo dei Becs de Bosson e la parte più alta della bellissima Val de Réchy. L’itinerario è ricchissimo di motivi d’interesse: i turriti Becs de Bosson, il rock glacier dell’A Vieille, le doline dell’alta Val de Réchy, il vasto lago di le Louché che si osserva dall’alto, il panorama su gran parte dei “4000” delle Alpi Bernesi, le graziose baite di Lovégno… Con due brevi deviazioni è possibile salire alle panoramiche cime della Pointe de la Tsevalire e della Becca de Lovégno.

Accesso

Usciti dall’autostrada a Sion Est, si seguono le indicazioni per la Val d’Hérens, poi, invece che proseguire per la valle, si gira a sinistra per Bramois. Giunti sull’altro lato del paese, si sale a destra seguendo le indicazioni per Nax ed St-Martin. Dopo alcuni tornanti, si lascia a sinistra la strada per Nax e si prosegue dritti per St-Martin, superando le frazioni Mase e Suen. Giunti a St-Martin, si prosegue a sinistra per Trogne, poi, dopo circa 900 metri, si svolta bruscamente a sinistra seguendo l’indicazione per A Vieille. La stradina sale con alcuni tornanti, poi giunge ad un bivio dove si imbocca a sinistra la sterrata per l’A Vieille. Proseguendo su fondo sterrato (buone condizioni) per circa 3,6 km si giunge al piccolo parcheggio dopo il quale la strada è chiusa al traffico (località Froumic; 2105 m).

Il tratto sterrato può essere chiuso in presenza di neve, ghiaccio o lavori forestali. In tal caso, si hanno due possibilità: a) Lo si percorre a piedi (calcolare 1-1.15 ore di cammino in più in salita, e 0.50-1 ora in discesa, nonchè circa 300 m di dislivello in più); b) Si parte a piedi dalla borgata la Crettaz (1662 m) nei pressi di Eison: da lì un sentiero segnalato porta agli Tsalet d’Eison, poco sopra ai quali ci si ricongiunge con il percorso descritto di seguito.

Itinerario

Si prosegue a piedi lungo la strada sterrata che sale dolcemente nel bosco, poi sbuca all’aperto, in un vasto pendio erboso da cui il panorama spazia su gran parte della Val d’Hérens. Tagliando a mezza costa, si passa poco sopra agli alpeggi di Tsalet d’Eison, quindi si incontra il percorso segnalato proveniente da la Crettaz (quota 2178). Poco più avanti si lascia la sterrata per prendere a sinistra una vecchia mulattiera che sale più direttamente. Si attraversa un piccolo canale artificiale, poi si incrocia nuovamente la sterrata. La si trascura e, tagliandone un tornante per mezzo di tracce di bestiame, si giunge alle baite dell’A Vieille (2369 m).

Il piccolo insediamento pastorale è situato all’entrata dell’omonimo vallone, sovrastato dalla severa parete nord-ovest della Sasseneire. Sul fondo del vallone fa bella mostra di sé un gigantesco rock glacier, che ha l’aspetto di un’enorme lingua piena di dossi, conche e cordoni, in gran parte ricoperto d’erba.

Attraversando la strada d’accesso alle baite, si sale in breve ad una palina segnavia. Si lascia a sinistra la diramazione per il Grand Bandon e si continua a destra, aggirando a monte le baite dell’A Vieille e passando poco a valle di una cappelletta. Il sentiero prosegue lungamente a mezza costa per prati, addentrandosi nel suggestivo vallone che fa capo al Pas de Lona. Si passa nei pressi di un baitello isolato (località Plan Levri; 2495 m), quindi si guada il rio di fondovalle e si attraversa un bel ripiano erboso.
Il sentiero riprende a salire e giunge nei pressi di una piccola strettoia rocciosa. Qui si trova un bivio: si va a destra e ci si inerpica per il versante sovrastante, prima tra magre erbe, poi tra ghiaie nerastre. Con un ripido traversone, il sentiero guadagna il Pas de Lona (2788 m).

Si tratta di un ampio valico pianeggiante situato sullo spartiacque tra la Val d’Hérens e la Val de Moiry. Separa il nodo dei Becs de Bosson dalla tormentata dorsale della Sasseneire. Sul versante della Val de Moiry scende un sentiero che poi si divide in due: a sinistra porta a Grimentz, mentre a destra porta al valico secondario del Basset de Lona e quindi alla diga del Lac de Moiry. Sul dosso a sud del valico si trova una grande croce in legno.

Si piega a sinistra, in direzione dell’ormai visibile Cabane des Becs de Bosson. Il sentiero rimonta l’ampio spartiacque di erba e ghiaie, quindi guadagna un panoramico dosso (2883 m); in basso a destra si notano alcuni graziosi laghetti. Una breve discesa porta ad una sella caratterizzata da un laghetto temporaneo (2849 m). Si passa a sinistra del laghetto, quindi ci si inerpica per la sovrastante pancia di erba e rocce; i tratti più ripidi sono attrezzati con catene che servono come corrimano. Man mano che si sale la pendenza diminuisce e, finalmente, si raggiunge la Cabane des Becs de Bosson (2982 m; 2.30-2.45 ore da Froumic).

Il rifugio è situato al piede sud-ovest dei Becs de Bosson, una delle montagne più caratteristiche della zona, con la cima costituita da due torrioni di brecce calcareo-dolomitiche. È stato realizzato nel 1997 ed ulteriormente ampliato nel 2012, e oggi è dotato di 62 posti letto, elettricità, acqua calda. Il rifugio è generalmente aperto e gestito durante la stagione estiva (da fine giugno a inizio ottobre) e invernale (da fine dicembre ad aprile). Per ulteriori informazioni si rimanda al sito ufficiale.

Si piega a sinistra (ovest) e si taglia un ampio pendio detritico, fino a raggiungere il crinale che collega i Becs de Bosson all’adiacente Pointe de la Tsevalire. Si scende brevemente lungo il crinale e, poco prima di raggiungere il Col de la Tsevalire, si trova un bivio (quota 2970 circa).

Deviazione n. 1 – Pointe de la Tsevalire. Si continua dritti lungo il crinale, raggiungendo in breve il Col de la Tsevalire (2947 m), marcata sella detritica situata ai piedi dell’omonima punta. Si lascia a sinistra il sentiero segnalato e si continua dritti per tracce lungo il crinale. Una ripida salita tra detriti e rocce rotte porta all’aerea cima della Pointe de la Tsevalire (3025 m; 10-15 minuti dal bivio; difficoltà: E/EE).
Il sentiero segnalato che aggira a sud la Pointe de la Tsevalire può essere utilizzato come variante per chiudere l’anello. Si divide in due rami: uno riporta alle baite dell’A Vieille, mentre l’altro scende sul versante ovest della Maya fino a Lovégno.

Si gira a destra, entrando nell’alta Val de Réchy. Dapprima il sentiero scende con numerose svolte per una ripida china ghiaiosa, poi la pendenza diminuisce. A quota 2820 circa, si passa a sinistra di una caratteristica dolina.

Le pendici nord-occidentali dei Becs de Bosson sono caratterizzati da un piccolo affioramento di rocce gessose, che ha permesso lo sviluppo di fenomeni carsici: tra questi il più evidente sono alcune doline dalla forma a coppa, profonde alcune decine di metri.

Il sentiero appoggia a sinistra, tagliando in dolce discesa tra dossi e conche pianeggianti, in direzione dell’evidente torrione squadrato della Maya. Attraversato un ampio prato umido, si attraversa l’alveo ghiaioso di un rio e si giunge ad un bivio (quota 2729). Si lascia a destra il sentiero principale, che scende al Louché e all’Ar du Tsan, e si piega a sinistra seguendo le indicazioni per il Pas de Lovégno.
Contornato a monte un piccolo dosso, si giunge alle pendici della Maya. Qui il sentiero piega a destra, attraversando una pietraia. Si taglia poi un ripido versante di erba e rocce con alcuni brevi saliscendi; in basso a destra compare alla vista il Louché, bel lago naturale circondato da vasti prati. Si doppia un contrafforte e, con l’ultimo breve saliscendi, si raggiunge il Pas de Lovégno (2696 m; 40-50 minuti dalla Cabane des Becs de Bosson).

La sella è situata sullo spartiacque tra la Val d’Hérens e la Val de Réchy. È sovrastata dalla Maya, che da qui mostra il suo profilo più ardito ed elegante. A nord del valico, invece, si eleva la Becca de Lovégno, che vi rivolge un breve versante in gran parte erboso.

Deviazione n. 2 – Becca de Lovégno. Si gira a destra (nord) imboccando un sentierino non segnalato che rimonta il versante erboso. In breve si guadagna una spalla da cui appare alla vista la cima. Il sentiero taglia brevemente a sinistra, poi sale ripido; si contorna un grosso blocco roccioso, si gira a destra e si sbuca sulla cima della Becca de Lovégno (2821 m; 15-20 minuti dal passo). La cima è sormontata da un grosso ometto di pietre e da una croce metallica. Offre un bel panorama su monti e valli circostanti, e specialmente sul circo sommitale della Val de Réchy.

Si attraversa il passo e si inizia a scendere ripidi in direzione dell’ampia conca erbosa sottostante. In breve si incontra un bivio dove si va a sinistra, perdendo quota con numerose strette svolte. Più in basso il sentiero si biforca di nuovo, ma le due diramazioni si riuniscono alcune decine di metri più in basso. A quota 2500 circa si approda nella bella conca sospesa del vallone di Lovégno, caratterizzata da ampi pascoli. Il sentiero procede in dolce discesa, alle pendici del versante destro idrografico del vallone.
Si passa vicino ad un baitello isolato dove si trova una fonte (località les Ouchèlès; 2390 m), quindi si raggiunge la soglia inferiore del vallone sospeso e ci si affaccia sul versante sottostante. Il sentiero taglia in diagonale verso destra, già in vista degli alpeggi di Lovégno; dopo poco si incontra un’altra fonte con vasche abbeveratoio. Con un lungo traversone, si raggiunge una zona caratterizzata da piccole balze rocciose e gruppetti di larici. Qui si trova un bivio: si piega decisamente a sinistra e si scende in breve a Lovégno (2170 m).
Girando ancora a sinistra, si segue la stradina sterrata che attraversa il gruppo di case e poi prosegue in direzione sud-est con dolci saliscendi. Si supera un lembo di bosco, quindi si contorna un ripido valloncello. Poco più avanti, la sterrata termina: si continua allora dritti lungo il sentiero segnalato, che taglia a mezza costa tra i larici con dolci saliscendi. Giunti in un’ampia radura (quota 2130), si trova un altro bivio dove si va a sinistra. Il sentiero rientra nel bosco e dapprima scende dolcemente, poi inizia a salire. Si sbuca infine nel valloncello erboso sovrastante il parcheggio da cui si era partiti; qui si abbandona il sentiero segnalato e, scendendo brevemente a destra, si ritorna al punto di partenza (1.30-1.45 ore dal Pas de Lovégno).

Gli alpeggi dell'A Vieille
Gli alpeggi dell’A Vieille (7 ottobre 2023)
Salendo nel vallone verso il Pas de Lona
Salendo nel vallone verso il Pas de Lona (7 ottobre 2023)
La Cabane des Becs de Bosson
La Cabane des Becs de Bosson (7 ottobre 2023)
I Becs de Bosson visti dalla Pointe de la Tsevalire
I Becs de Bosson visti dalla Pointe de la Tsevalire (7 ottobre 2023)
Attraversando l'alto Vallon de Réchy verso la Maya
Attraversando l’alto Vallon de Réchy verso la Maya (7 ottobre 2023)
La Becca de Lovégno
La Becca de Lovégno (7 ottobre 2023)
Le Louché e i Becs de Bosson visti dalla Becca de Lovégno
Le Louché e i Becs de Bosson visti dalla Becca de Lovégno (7 ottobre 2023)
Il piccolo nucleo di Lovégno
Il piccolo nucleo di Lovégno (7 ottobre 2023)

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